Neuropsicologia del linguaggio
Gianfranco Denes
(Divisione di Neurologia, Ospedale Civile di Venezia SS. Giovanni e Paolo, Venezia, Italia)
Lo scopo di questo saggio è di illustrare il contributo fornito [...] funzionali ottenute a ogni stadio. La condizione di base, comune per le due modalità di presentazione degli stimoli, consisteva nel fissare un punto su uno schermo televisivo; a questo seguiva una fase di presentazione di parole (nomi) su uno schermo ...
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I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] (ingl. covert prestige «prestigio nascosto»), che trae la propria spinta irradiatrice in particolare dal medium televisivo-cinematografico.
La prima accezione di prestigio è ben rappresentata dall’attuale prevalenza del settentrionale formaggio sul ...
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Si indicano come intercalari quelle sequenze (di varia natura, costituite come sono da parole o espressioni) che il parlante inserisce qua e là nel discorso, come personali forme di routine e in modo per [...] per via di un tramite prestigioso come un attore (per es., Alberto Sordi per ammàzza o ahò) o un personaggio televisivo (per es., Luciana Littizzetto per bon e neh).
Nella sua adozione di intercalari il parlante sembra infatti seguire facilmente ...
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Il termine itangliano è stato coniato, sulla scia dell’antecedente franglais (lo spanglish era di là da venire), per indicare un italiano fortemente influenzato dall’inglese e, soprattutto, caratterizzato [...] influsso angloamericano ha permeato sempre più massicciamente, accanto ai tradizionali, settori nuovi: la cultura hip-hop, le serie televisive di grande successo e seguito, le nuove tecnologie. Ciascuno di questi settori ha portato, accanto ai grandi ...
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La nozione di vocale breve si presta a diverse interpretazioni, anche a seconda dell’intento descrittivo, che può essere orientato verso finalità fonetiche o fonologiche. Nel trattare la vocale breve in [...] del ➔ raddoppiamento sintattico.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi acustica di un corpus, in Atti del XXI congresso internazionale di linguistica e filologia romanza ...
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Il testo narrativo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macroatto (➔ pragmatica) di narrazione, che [...] tali eventi.
Si prenda, ad es., il seguente brano di narrazione storica orale, tratta da un documentario televisivo:
(3) // era la fine dell’ottobre / millenovecentodiciassette / e Rommel / volle raggiungere Longarone / fulcro del sistema difensivo ...
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La derivazione è un processo morfologico che consiste nella formazione di una parola nuova tramite l’aggiunta di un affisso (➔ affissi), cioè di un elemento non libero (tecnicamente, un morfo legato), [...] di «insieme degli impianti, degli edifici e dei servizi necessari alla sosta dei mezzi di trasporto», «programma radiofonico o televisivo», «aerostato».
Un altro fattore che concorre a oscurare la relazione fra base e affisso in una parola derivata è ...
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È difficile ricondurre la lingua dei mezzi di comunicazione di massa (o mass media) a un unico tipo, nonostante alcuni fenomeni comuni. Prendendo in prestito l’abitudine dell’Accademia della Crusca di [...] cui la componente fonetica romana ha un ruolo egemone (comprensibilmente: Roma è tuttora la sede della maggior parte degli studi televisivi e delle sale di doppiaggio), anche se «la totalità della lingua [...], nella totalità dei suoi usi, formali e ...
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In riferimento all’apertura della bocca, allo spazio tra lingua e palato e all’apertura delle labbra le ➔ vocali possono essere aperte o chiuse (nella letteratura meno recente le prime possono esser definite [...] , Liguria, Toscana, Campania.
Albano Leoni, Federico, Cutugno, Franco & Savy, Renata (1998), Il vocalismo dell’italiano televisivo. Analisi acustica di un corpus. Atti del XXI congresso internazionale di linguistica e filologia romanza, Palermo ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] più tollerate (Galli de’ Paratesi 1984: 53; Canepari 19992: 21).
La storia del parlato teatrale, radiofonico, filmico, televisivo è anche la storia della progressiva emancipazione da un tipo di pronuncia spesso avvertito come inautentico (➔ lingua e ...
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televisivo
televiṡivo agg. [tratto da televisione, secondo il rapporto visione - visivo]. – Della televisione, che riguarda la televisione, come particolare sistema di telecomunicazione, e come organizzazione e produzione: le emittenti t....
televisibile
s. m. e f. e agg. (iron.) Personaggio noto al pubblico della televisione; adatto al pubblico televisivo. ◆ «La storia di Cirano», che il regista Gabriele Vacis e il protagonista Eugenio Allegri hanno adattato dall’originale partendo...