Materiale costituito essenzialmente da derivati del silicio, caratterizzato in genere da fragilità e trasparenza (proprietà che in alcuni tipi di v. possono anche mancare), di larghissimo impiego in molteplici [...] inglobando in vetri silicatici ossidi di metalli di transizione a più valenze (Fe, Mn) o elementi quali zolfo, selenio, tellurio o loro miscele con elementi del quarto o del quinto gruppo (silicio, germanio, arsenico, antimonio).
Il v. corrugato è ...
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È noto da tempi antichi il composto dell'ammoniaca con l'acido cloridrico (sale ammoniaco); solo nel sec. XV Basilio Valentino trovò che dal sale ammoniaco con alcali si libera ammoniaca; più tardi quando [...] rapidamente, facendogli perdere la proprietà catalitica. Primissime fra queste, il fosforo, il solfo, il selenio, il tellurio, il boro, l'ossido di carbonio. Bastano tracce piccolissime di queste sostanze per alterare l'azione catalizzatrice del ...
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Operazione con la quale si riconduce una molteplicità di oggetti a un certo numero di tipi gerarchicamente ordinati, per potersi orientare tra di essi conoscendone la dipendenza reciproca. Essenziale al [...] da Zirkel, sempre a base chimica, che comprende sei classi: 1. Elementi, divisi in metalli o metalloidi. 2. Zolfo, selenio, tellurio, arsenico, antimonio e bismuto e loro composti; solfuri e solfosali. 3. Ossidi e idrossidi. 4. Sali aloidi. 5 Sali ...
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S'indicano col nome generico di batterî, o schizomiceti, tutti quei microrganismi vegetali (protofiti), privi di clorofilla, che, nella sistematica, costituirebbero un gruppo intermedio tra i funghi e [...] esser dovuti a semplice precipitazione di materia non organizzata, assumono una tinta bruno-nera dovuta alla riduzione del tellurito a tellurio (in presenza di selenito la colorazione tenderebbe al rossiccio) si ha la prova che essi sono composti di ...
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Laser e fotonica
Paolo Laporta e Orazio Svelto
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Sviluppo storico. □ 3. Le sorgenti laser: a) principî di funzionamento; b) laser a semiconduttore; c) laser a stato solido. [...] irreversibile possono essere diversi. A titolo di esempio, la fig. 11 mostra l'uso di un sottile (~ 10 nm) strato di tellurio in una struttura a tre strati (Te-SiO2-Al). L'impulso laser produce, nell'areola di interazione, l'evaporazione dello strato ...
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Crescita cristallina
CCarlo Paorici
Maurizio Masi
Crescita da liquidi, di Carlo Paorici
Crescita da fase vapore, di Maurizio Masi
Crescita da liquidi
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Aspetti fondamentali: [...] omoepitassiale di GaAs da soluzioni di arsenico in gallio, o la deposizione eteroepitassiale di ZnTe su ZnSe da soluzioni di tellurio in zinco. Il metodo a slitta (v. fig. 8), che è impiegato soprattutto per la deposizione di strutture multiple ...
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Inquinamento ambientale
Giovanni Battista Marini
Bettolo
sommario: 1. Introduzione. 2. L'inquinamento della biosfera: a) le reazioni nella troposfera: inquinanti secondari; b) le reazioni nella stratosfera; [...] ) di iodio-131, oltre a minori quantità di altri radioisotopi quali il cesio-137, il rutenio-103, lo stronzio-90, il tellurio-132, ecc. (Nell'incidente di Three Mile Island l'emissione era stata di soli 13÷17 curie di iodio-131).
Questo materiale ...
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RADIOATTIVITÀ
Franco Rasetti
1. Introduzione. - Alcuni elementi pesanti [tra cui uranio (U), radio (Ra), torio (Th), attinio (Ac), polonio (Po)] emettono spontaneamente radiazioni, che non vengono percepite [...] ione metallico, quello degli elementi "ibridi" (elementi che possono fornire contemporaneamente ioni di valenza diversa: tellurio, tallio, polonio); infine la misura della polarizzazione elettrolitica in soluzioni metalliche ha portato alla notevole ...
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Il nome colloide deriva dal greco κόλλα. Esso è servito in origine a indicare certe sostanze, come la gomma arabica, la gelatina, l'amido, ecc., che avevano in comune l'assoluta mancanza di forma cristallina [...] . Con questo sistema si sono ottenuti idrosoli di molti metalli e anche di metalloidi come carbonio, silicio, selenio, tellurio.
5. Lavaggio dei precipitati colloidali. - È noto che molte volte, lavando a lungo degl'idrogeli fino a eliminare ...
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L'Ottocento: chimica. Analisi chimica
William A. Campbell
Peter Morris
Analisi chimica
Il laboratorio chimico, così come lo si conosce oggi, è nato nel XIX sec., quando furono costruite le strutture [...] l'oggetto del suo primo articolo nel 1851 ‒ e tenne un po' di selenio impuro con l'idea di estrarne il tellurio. In seguito egli decise di analizzare il campione utilizzando lo spettroscopio: dopo aver rimosso il selenio, esaminò lo spettro del ...
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tellurio
tellùrio s. m. [lat. scient. Tellurium, der. del lat. class. tellus -uris «terra»; il nome fu coniato dapprima nella forma ted. Tellur, dal chimico M. H. Klaproth, che isolò l’elemento nel 1789]. – Elemento chimico di numero atomico...