D'ACHIARDI, Pietro
Maria Grazia Branchetti Buonocore
Figlio di Antonio, insigne mineralista, e di Marianna Camici, nacque a Pisa il 28 ottobre del 1879. Nella città natale egli si applicò al disegno [...] interesse che non lo distolse dall'attività artistica, rappresentata in questo primo periodo soprattutto da paesaggi e marine eseguiti a tempera. Le sue capacità gli assicurarono una borsa di studio triennale, da utilizzare per due anni a Roma e per ...
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lettering
<lètëriṅ> s. ingl., usato in it. al masch. – Area del progetto grafico che attiene al disegno della forma del carattere tipografico e alla sua messa in pagina, ovvero alla progettazione [...] letteristi attraverso una metodologia che prevedeva la copia di caratteri esistenti utilizzando matite, compasso, tiralinee e tempera. Con l’evoluzione delle tecniche di riproduzione tipografica, dai caratteri in piombo, alla fotocomposizione prima e ...
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DANI, Franco
Nicoletta Cardano
Nacque a Firenze l'11 ag. 1895 da Donato, impiegato delle ferrovie, e da Maria Baud. Autodidatta, non seguì studi artistici regolari. Frequentò tra il 1912 e il 1914 la [...] .
Nel 1914 il D. espose per la prima volta alla mostra della Società promotrice di belle arti di Firenze. La sua opera, una tempera dal titolo L'orto e le case, testimoniava nella "sintesi estrema di piani e di toni in tinte piatte" l'aspirazione a ...
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Kandl, Johanna
Kandl, Johanna. – Artista austriaca (n. Vienna 1954). Dalla fine degli anni Ottanta del 20° sec. viene coinvolta in vari progetti artistici e interventi di cooperazione internazionale, [...] e anonimi, mercati, fiere, parchi divertimenti e così via. Su questa base K. interviene dipingendo con la rara tecnica della tempera all’uovo su legno, innescando un processo di ‘decelerazione temporale’ che trasforma la foto in una pittura storica o ...
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DIPYLON-ANFORA, Pittore della
E. Paribeni
Ceramografo attico, la cui personalità si è tentato di isolare tra i ceramografi che in età geometrica (v.) iniziano la grande tradizione figurativa dei vasi [...] è uno dei più insigni documenti artistici dell'epoca per la sostenuta disciplina formale e per la leggera fantasia che tempera e umanizza quella sorta di sorvegliato intellettualismo che è alla base di tutta la corrente geometrica attica. Il Pittore ...
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DOTTORI, Gerardo
Valerio Rivosecchi
Nacque a Perugia l'ii nov. 1884, da Ezio, artigiano materassaio, e da Colomba Luisa Gambini, primogenito di quattro figli. Il D. interruppe gli studi dopo le scuole [...] murale, seguendo lo stile liberty allora in voga. Questa esperienza gli diede modo di impadronirsi della tecnica della tempera, che coltivò con passione negli anni successivi.
Nel tempo libero dall'accademia iniziò a dipingere en plein air ...
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Figura (disegno o fotografia) stampata o inserita in un volume o in un periodico.
L’uso di illustrare un testo compare in epoca antichissima, prevalentemente circoscritto nell’antico Egitto a opere di [...] è abbandonato, ma la superficie regolare e il supporto pergamenaceo, che permette anche l’uso più consistente della pittura a tempera, originano nuove forme d’impaginazione, in cui l’i. diviene autonoma e svincolata dal testo; si sviluppa anche l’i ...
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Famiglia di pittori olandesi. Pieter, detto Bruegel il Vecchio, nacque tra il 1526 e il 1531 forse nel Brabante settentrionale, secondo altri a Capine nei dintorni di Brée; morì nel 1563. Della sua infanzia [...] di S. Luca di Anversa. Era stato apprendista presso Pieter Coeck che forse l'occupò in lavori di pittura decorativa a tempera, procedimento usato in seguito dal B. Lavorò poi presso Hieronymus Cock, incisore e venditore di stampe ad Anversa. I suoi ...
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Pittore, nato a Lucerna, il 21 febbraio 1909. A 14 anni impiegato presso un geometra e poi presso un architetto, dopo il 1937 andò girovagando per l'Europa (Stoccarda, Parigi, Berlino, Amburgo) e poi in [...] rhei del 1935), vagheggiando un umanesimo socialista.
Nelle opere di questo periodo (O désert, ô perte!, tempera, 1942; Société naturelle, tempera, 1942; L'homme et la machine, 1944; cartelloni pubblicitarî e di propaganda, ecc.) egli utilizza le ...
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MANTOVANI, Alessandro
Sara Parca
Nacque nel 1811 da Giacomo e da Rosa Reali a Ferrara, dove iniziò giovanissimo l'apprendistato come decoratore sotto la guida dell'ornatista e scenografo F. Migliari, [...] il 1840 e il 1850, da palazzo Ariosti (Savonuzzi, p. 48).
Segnalandosi "specialmente nel dipingere animali e fiori, a tempera ed acquerello con buon gusto di colorito" (Scutellari, p. 43), dopo aver completato la sua formazione presso l'Accademia di ...
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tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...
temperamento
temperaménto s. m. [dal lat. temperamentum, der. di temperare «temperare»]. – 1. ant. o non com. In senso ampio, mescolanza di più elementi in giusta proporzione, e anche mescolamento in genere (per es., t. dei colori). È talvolta...