KALLINOS (Καλλίνος)
G. A. Mansuelli
Architetto greco. Nel 343 a. C. era addetto come ὐπαρχιτέκτων alla costruzione del tempiodiApollo in Delfi (il καυνός νεώς) alle dipendenze degli architetti Agathon [...] e Xenodoros.
Bibl.: W. Dittenberger, Sylloge, Lipsia 1883, pp. 320 ss.; E. Bourguet, in Bull. Corr. Hell., XXVI, 1902, p. 83; F. Courby, Fouilles de Delphes, II, i, Parigi 1915; C. Weickert, in Thieme-Becker, ...
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AGASIKRATES (᾿Αγασικράτης)
G. A. Mansuelli
Architetto greco, figlio di Agathon, secondo una iscrizione del 230-29, preposto alla ricostruzione del tempiodiApollo in Delfi nella prima metà del III sec. [...] a. C., attività cui era stato già preposto suo padre.
Bibl: W. Dittenberger, Sylloge inscriptionum Greacarum2, Lipsia 1898-1901, p. 248; id., Griechische Dialektinschriften, II, pp. 699, 2522; E. Fabricius, ...
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PHILISKOS (Φιλίσκος)
L. Guerrini
2°. - Architetto sovrintendente o impresario ai lavori del tempiodiApollo a Didyma verso la fine del II-inizio I sec. a. C. L'iscrizione riporta anche il patronimico [...] (Ph. è figlio di Dionisio), non l'etnico.
Bibl.: F. Noack, Eleusis, Berlino-Lipsia 1927, p. 308, nota 139; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XIX, 1937, c. 2389, s. v.; Th. Wiegand, Didyma (II, Die Inschriften), Berlino 1958, nn. 45 e 46, p. 65 s., con ...
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Vedi ATTALOS dell'anno: 1958 - 1973
ATTALOS (῎Ατταλος)
L. Rocchetti
Scultore ateniese che fece la statua di culto per il tempiodiApollo Licio in Argo. Ne conosciamo soltanto il nome, riportato da Pausania [...] (ii, 19, 3). Rimane dubbio il riferimento di un busto, oggi perduto, trovato nel 1810 da Veli Pasha vicino al teatro con l'iscrizione ῎Ατταλος ᾿Ανδραγάϑου ᾿Αϑηναῖος.
Bibl.: E. Loewy, I. G. B., n. 436; C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, c. 2179, n. 26. ...
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PTERAS (Πτερᾶς)
G. A. Mansuelli
Costruttore, secondo Pausania (x, 5, 10), del secondo tempiodiApollo in Delfi. È probabilmente una figura mitica, per la connessione del suo nome con il concetto di [...] irπτέρινος ναός. La notizia peraltro testimonia la pluralità delle ricostruzioni del tempio.
Bibl.: Hitzig-Blümner, Pausaniae Graeciae descriptio, III, Lipsia 1910, p. 640; C. Weickert, in Thieme-Becker, XXVII, 1933, p. 440; G. Radke, in Pauly- ...
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ERGINOS (῎Εργῖνος)
M. B. Marzani
1°. - Architetto mitico, padre di Trophonios e Agamedes (Hymn. Apoll. Pyth., 116 ss.; Paus., ix, 37, 4-5) i quali secondo l'Inno ad Apollo costruirono il quarto tempio [...] diApollo a Delfi.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 57, 64; E. Bethe, in Pauly-Wissowa, VI, 1909, c. 434, s. v., n. 2. ...
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DECASTILO (dal gr. δέκα "dieci" e στύλος "colonna", lat. decasty̆los)
L. Crema
Si dà tale appellativo agli edifici classici, più particolarmente portici e templi, che hanno sulla fronte dieci colonne. [...] Secondo Vitruvio (iii, 2) i templi di tale tipo erano dipteri e ipetrali. Decastilo era il tempiodiApollo Didimeo, presso Mileto. ...
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LIMOS (Λιμός)
I. Baldassarre
Personificazione della fame, figlia di Eris. Secondo una notizia di Ateneo (x, 452 b), nel tempiodiApollo a Sparta essa era rappresentata "in aspetto di donna".
Bibl.: [...] Hoefer-Schirmer, in Roscher, II, 2, 1894-1897, c. 2052, s. v ...
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HENIOCHE (῾Ηνιόχη)
L. Rocchetti
Figlia del re Creonte che aveva una statua in Tebe davanti al tempiodiApollo Ismenio (Paus., ix, 10, 3).
Bibl.: H. W. Stoll, in Roscher, I, 2, c. 2035. ...
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(gr. Δοῦρα-Εὔρωπος) Antica città della Mesopotamia, accogliendo una colonia militare macedone mutò in Europo il nome Dura, che riprese dopo la conquista dei Romani.
Già nel periodo ellenistico era cinta [...] mura, con base di pietra ed elevato di mattoni crudi. Gli edifici principali erano presso l’acropoli (Strategèion e tempio dedicato a Zeus Olimpo) e nell’area centrale (agorà e tempio dedicato ad Artemide e Apollo). Sotto il dominio partico (seconda ...
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aziaco
azìaco agg. [dal lat. Actiăcus, gr. ᾿Ακτιακός] (pl. m. -ci). – Di Azio, promontorio greco dell’Acarnania (Epiro merid.) con un tempio di Apollo, e più tardi con una città dello stesso nome, fondata da Augusto in memoria della vittoria...
ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; si ripete talvolta come invito a evitare...