(gr. Δοῦρα-Εὔρωπος) Antica città della Mesopotamia, accogliendo una colonia militare macedone mutò in Europo il nome Dura, che riprese dopo la conquista dei Romani.
Già nel periodo ellenistico era cinta di mura, con base di pietra ed elevato di mattoni crudi. Gli edifici principali erano presso l’acropoli (Strategèion e tempio dedicato a Zeus Olimpo) e nell’area centrale (agorà e tempio dedicato ad Artemide e Apollo). Sotto il dominio partico (seconda metà del 2° sec. a.C.), la città divenne fortezza e centro carovaniero; l’agorà si riempì allora di case-botteghe e furono elevati vari santuari dedicati ad Artemide Nanaia (33-32 a.C.), Zeus Megistos, Atargatis (31-91 d.C.), Artemide Azzanathkona, Bel (prima del 50-51 d.C.), Aphlad (54 d.C.), Adone, Zeus Kyrios, Zeus Theòs, Gadde («delle fortune»). Si trattava di complessi a pianta quadrangolare chiusi da mura, al cui interno era una corte con ambienti addossati al muro di recinzione e con il tempio ubicato sul fondo. Le abitazioni, con un unico ingresso, avevano una parte riservata alle donne ed erano articolate in un cortile principale sul quale si aprivano diversi vani.
La città romana cambiò radicalmente aspetto, soprattutto in quanto sede di una guarnigione militare (II coorte Ulpia): nel 168 d.C. fu costruito un mitreo, mentre nell’agorà fu eretto un mercato circondato da portici. Furono realizzati impianti termali, un anfiteatro, il pretorio (che in parte rimaneggiò il tempio di Artemide Azzanathkona, trasformato in archivio) e il palazzo del dux ripae (220 d.C.) composto da 2 vaste corti colonnate intorno alle quali si articolavano gli ambienti. Da ricordare l’erezione di un tempio di Giove Dolicheno, una chiesa cristiana e una sinagoga affrescata con episodi dell’Antico Testamento.
La successione delle dominazioni portò a un sincretismo culturale che si riscontra sia nello stile delle decorazioni pittoriche, che esprimono l’originalità di artisti locali nell’uso di rappresentare la figura umana frontalmente in composizioni paratattiche, sia nelle raffigurazioni dei culti religiosi, con divinità semitiche dai nomi greci e con abbigliamento e acconciature orientali.