Divinità degli antichi Greci: dea del fuoco, così come Efesto e Prometeo, ma simboleggiante, anche essa, un determinato aspetto di questo elemento, prezioso per gli uomini. Come infatti Efesto rappresenta [...] divina foggiata per personificarlo.
Tale divinità fu dunque per i Greci Estia, ignota ancora ai poemi omerici, che conoscono però la richiesta, riconoscendole l'onore di aver sede in tutti i templi degli dei e in tutte le dimore degli uomini, e ...
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Paese della provincia di Roma, a circa 45 km. a NO. del capoluogo, in vista al Tirreno, dal quale dista in linea d'aria meno di 6 km. Cervèteri sorge a 80 m. s. m. su uno sprone tufaceo, che scende con [...] antiche e potenti città della Dodecapoli etrusca. La città fu dai Greci chiamata col nome probabilmente fenicio di Agylla. Come porto di mare si può stabilire l'esistenza in Cere di almeno otto templi. Nell'età romana Cere decadde e l'abitato si ...
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SAGUNTO (A. T., 41-42)
José F. RAFOLS
Giuseppe CARACI
Pietro BOSCH GIMPERA
Città della Spagna, capoluogo di partido judicial nella provincia spagnola di Valenza; il centro s'adagia sul fianco di una [...] bilingui: il nome della città è prima scritto in caratteri greci e dopo anche con caratteri iberici che si sono letti " Marziale). La città possedeva notevoli monumenti (teatro, circo, templi, acquedotto, ecc.) e oltre la località della cittadella, ...
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GERONE II
Gaetano De Sanctis.
. Nacque in Siracusa di modesta famiglia circa il 306 a. C. Si segnalò come ufficiale combattendo contro i Cartaginesi al tempo della spedizione di Pirro in Sicilia. Qualche [...] altre città del regno di G. si arricchivano di edifici, templi, teatri, ginnasî. In Siracusa G. abbellì il teatro, con Roma, che egli visitò personalmente, primo tra i principi greci, nel 237, curò anche quelle con altri stati, particolarmente con ...
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Termine artistico accolto dalla Crusca, che lo definisce: figura umana scolpita dalla cintura in su. Esso deriva dal latino bustium (da [com] bustum), nome del luogo dove s'inceneriva e seppelliva il cadavere. [...] Oltre che negli atria domestici, i busti degli avi venivano dedicati nei templi e collocati nei colombarî. I busti si facevano d'oro, d'argento Il neoclassicismo tornò col Canova al busto tectonico dei Greci. La Vestale ne è il più tipico esempio. ...
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SEMIRAMIDE
Giuseppe Furlani
. Varî scrittori greci e latini dànno il nome di Semiramis ad una presunta regina assira, la quale tra l'altro avrebbe fondato l'impero assiro e la città di Babele. Tra gli [...] l'antichità. Qualche autore narra ancora che S. fondò gli antichi templi della Siria. Una delle porte di Babele avrebbe portato il nome di Assiria e sulla Babilonia che erano penetrate presso i Greci e che gli scrittori stessi poi combinarono o che ...
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Nacque a Terranova nel Valdarno superiore l'11 febbraio 1380. Recatosi a Firenze verso la fine del secolo per attendere agli studî del notariato, vi conobbe Coluccio Salutati, che gli fu largo di consigli [...] decadenza e alla barbarie moderne; ricercò quindi e studiò i templi, i teatri, gli acquedotti, gli archi cadenti, e , XXXVII (1917), p. 15; R. Sabbadini, Le scoperte dei codici latini e greci ne' secoli XIV e XV, I, Firenze 1905, pp. 76-84; M. ...
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. È il nome grecizzato ('Αρταξέρξης) di alcuni sovrani persiani della dinastia degli Achemenidi; nel persiano delle iscrizioni cuneiformi il nome suona aṛtaχšaåā; significa "colui la cui signoria è la [...] , e la pace conclusa fu la base dei rapporti fra i Greci e l'impero persiano sino all'intervento di Alessandro. In Egitto l Ahura Mazdāh. In onore di questi dei egli fece innalzare templi ed erigere statue, discostandosi in tal modo dalla schietta ...
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. Nome spesso usato per un gran numero di serpenti molto diversi fra loro, ma più esattamente riservato ai rappresentanti del genere Coluber L. sensu stricto. Anche di questo si conoscono nondimeno oltre [...] o Saettone, è fra le forme più caratteristiche e comuni da noi. Si suppone fosse questo il serpente allevato nei templi e adorato dai Greci e dai Romani come simbolo del dio della medicina. Si rinviene tanto nel piano che in collina e in montagna ...
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Qualunque azione, volontaria o involontaria, che ecciti lo sdegno degli dei e reclami, perciò, la punizione degli uomini, affinché il diritto umano e sacrale, che quell'azione ha offeso, sia reintegrato [...] fu accusato Eschilo, del secondo Alcibiade), violare i templi e le immagini sacre, sradicare gli ulivi sacri, (v. bibl.). Inoltre, poiché contro l'omicidio, che anche dai Greci era sentito come il più grave dei delitti, non poteva esperirsi che ...
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pronao
prònao s. m. [dal gr. πρόναος, comp. di προ- «avanti» e ναός «tempio» (propr. «posto davanti al tempio»); lat. pronāus]. – Nei templi antichi, lo spazio compreso tra la cella del tempio e le colonne antistanti e, in alcuni particolari...
gorgone
gòrgone (o gorgóne) s. f. [dal lat. Gorgo(n) -ŏnis, gr. Γοργώ(ν); nel lat. e gr. tardi, anche Gorgŏna, Γοργόνη]. – Nome (per lo più con iniziale maiuscola, Gorgone), dato nella mitologia greca a tre divinità, Medusa, Steno e Eurìale,...