Pittore (Venezia 1696 - Madrid 1770). Tra i massimi esponenti del rococò e ultimo grande protagonista della decorazione monumentale in Europa. T. lavorò in Italia e all'estero, lasciando numerose opere, [...] decorativa veneziana tornò a imporsi sulla scena artistica del suo tempo. Tra le opere più significative dell'evoluzione della sua di A. R. Mengs, segno dell'avvento del nuovo gusto neoclassico. Di notevole importanza è l'opera grafica di T.; di ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] , Wittfogel, ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove spiegati attraverso un metodo psicologico e sociale a un tempo. Profondo studioso di Husserl, A. ne condivide l'atteggiamento critico ...
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Pseudonimo del poeta cileno Ricardo Neftalí Reyes Basoalto (Parral 1904 - Santiago 1973). Premio Nobel per la letteratura nel 1971, N. è considerato una delle voci più autorevoli della letteratura contemporanea [...] patria, nel suo rifugio di Isla Negra presso Valparaíso. Con l'avvento alla presidenza della Repubblica di S. Allende (1970), fu dare sfogo alla sua originalità, divenendo, in breve tempo, il maggior rappresentante degli anti-modernisti. Il ...
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Poeta e saggista italiano (Firenze 1914 - ivi 2005); ha insegnato letteratura francese nell'università di Firenze. Fin dall'esordio (La barca, 1935), recò nella cultura poetica dell'ermetismo [...] più risoluta opzione per il "passo profondo" del tempo umano. Alle raccolte apparse negli anni Quaranta (Avvento notturno, 1940; Un brindisi, 1946; Quaderno gotico, 1947), che mostrano la solitudine di "parole esiliate" e pur raccolte in solidarietà ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] delle cose che è disincantata e nello stesso tempo piena di umana curiosità, una ironia corrosiva che si diverte le vicende politiche europee dall'avvento del nazismo allo scoppio della guerra gli ispirano opere di appassionata denuncia (Die Rundköpfe ...
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Scrittore tedesco (Heidelberg 1895 - Wilflingen 1998). Figura tra le più complesse e discusse della cultura tedesca del 20° sec., in provocatorio disprezzo della politicizzazione delle lettere si pose [...] al 1923, quando all'università di Lipsia e poi a quella di Napoli iniziò lo studio della zoologia avvento del nazismo si tenne in disparte, e anzi rifiutò la nomina all'Accademia prussiana (1934). Durante la seconda guerra mondiale fu per lungo tempo ...
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Pseudonimo dello scrittore e uomo politico italiano Secondo Tranquilli (Pescina 1900 - Ginevra 1978). Partecipò alla fondazione del Partito comunista (1921), allontanandosene nel 1931. Attivo nel Partito [...] Tempo presente (1956-68). Scritti nel gusto della narrativa verista, partecipi della drammatica urgenza degli avvenimenti storici e nutriti di comunista, per il quale s'impegnò, dopo l'avvento del fascismo, in un'intensa attività clandestina prima in ...
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Scrittore polacco (Kielce 1919 - Napoli 2000). Autore il cui nome è stato per lungo tempo al libro Inny świat. Zapiski sowieckie (1953; trad. it. Un mondo a parte, 1958), nel quale svelò, tra i primi al [...] e Drugie przyjście oraz inne opowiadania i szkice ("Il secondo avvento e altri racconti e saggi", 1963; trad. it. parziale in Ritratto veneziano, 1995). Accanto alle raccolte di saggi un'importanza fondamentale riveste Dziennik pisany noca (trad. it ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] tempo.
Vita e opere
A Parigi dal 1746, fu allievo prima di F. Boucher e poi (1753-56) di C. van Loo; pensionato dell'Accademia di museo del Louvre. Presto dimenticata dopo l'avvento del Neoclassicismo, l'arte di F. fu rivalutata sul finire del secolo ...
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Scrittore francese (Sacy, Yonne, 1734 - Parigi 1806). Talento paradossale e fecondissimo, autore di successo e al tempo stesso controverso, lasciò nei suoi libri prolissi, tortuosi e licenziosi un'immagine [...] ; caduto in disgrazia all'avvento della Rivoluzione, nel periodo del Terrore rischiò la prigionia, la Convenzione successivamente gli accordò un sussidio, e sotto Napoleone I fu per breve tempo funzionario di polizia. Considerazioni moraleggianti e ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...