Scrittore tedesco (Monaco di Baviera 1861 - ivi 1915). Portato alla satira di costume, sia pure in termini di bonaria aggressività, scrisse racconti e romanzi, fra cui l'anticlericale Ein Verrückter (1894); [...] alla commedia, primeggiando in tal senso in una breve stagione, prima dell'avventodi Wedekind. Da ricordare Die Fahnenweihe (1895) e Die Morgenröte (1905), ambientate al tempo della rivoluzione del 1848, comicizzata nei motivi del suo fallimento. ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] N. è inoltre un lemma che riflette, nel clima culturale del tempo, più un'idea del secolo a venire che la reale età di classe operato dal comunismo avrebbe creato una situazione di panico sociale e preceduto, logicamente e cronologicamente, l'avvento ...
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Poesia
Gian Mario Villalta
La fine del 20° sec. e l'inizio del 21° non sembrano aver lasciato un segno decisivo sulla coscienza comune della poesia. L'impressione più generale, anzi, potrebbe essere [...] di interpretazione dei fatti culturali.
Si deve situare all'interno di questo processo anche l'avventodi quel fenomeno di tra esitazioni e conquiste, una condizione di pronunciabilità della parola nel cuore del loro tempo, si ricordano F. Buffoni (n ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] infine l'avvento dello strutturalismo, con la convergenza nel suo quadro epistemologico di vari ambiti di ricerca, addirittura le sue riserve estetiche che nel tempo si rigenerano. Nuove modalità di percezione e conoscenza suggerisce oggi l'universo ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
È insistente la denuncia di una crisi che sembra ormai chiudere quell'età della critica scandita in Italia, forse più che altrove, sulla durata di [...] di quello De Sanctis. Il crocianesimo fu pervasivo; determinò, fino all'avvento del fascismo, un moto generale di rinnovamento soggetti, questioni, scrittori e opere che recuperano nel tempo segni di continuità (per es., tra classico e moderno), ...
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Scienza e letteratura
Carlo D'Amicis
Nel saggio Filosofia e letteratura, pubblicato nel 1967 sulla Fiera letteraria, I. Calvino scriveva che "la scienza si trova di fronte a problemi non dissimili da [...] embriologo torinese G. Levi considera la letteratura una perdita ditempo e si concede solo qualche poliziesco in inglese, per dell'atomica e l'avvento delle biotecnologie, che costringono a ridefinire il concetto stesso di vita, lo scrittore ripensa ...
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WALPOLE, Horace, quarto conte di Orford
Ernest de Sélincourt
Scrittore inglese, nato il 24 settembre 1717 a Londra, ivi morto il 2 marzo 1797. Era figlio di Sir Robert W., il grande primo ministro whig. [...] ma è contenuto anche un vivace "estratto e breve cronaca del tempo". "Le lettere", diceva il W., "non dovrebbero essere altro J. Wilkes e dal suo North Briton, l'avvento e la caduta di ministeri, le battaglie combattute su tre continenti, le ...
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MULISCH, Harry Kurt Victor (App. IV, ii, p. 537)
Jeannette Koch Piccio
Scrittore nederlandese. La notorietà di cui M. ha goduto fin dai suoi esordi letterari ha trovato riscontro in numerosi riconoscimenti [...] sulla relatività del tempo umano. In Voorval (1989, L'accaduto), un ingegnere, mentre cade dal 55° piano di un grattacielo e la vita sulla Terra, ordina a un angelo di predisporre l'avventodi un essere che restituisca al Cielo le tavole dei ...
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PLIVIER, Theodor
P. Ch.
Scrittore, nato a Berlino il 12 febbraio 1892, morto a Avegno (Lugano) il 12 marzo 1955. Figlio di operai, fu costretto assai presto a guadagnarsi il pane e condusse per qualche [...] e redasse il giornale organo del Consiglio dei soldati. Avviatosi alla carriera di scrittore - dopo una avventurosa parentesi oltremare - all'avvento del nazismo emigrò nell'URSS, donde tornò in Germania nel 1945 al seguito dell'esercito ...
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MALAGODI, Olindo
Giorgio PETROCCHI
Scrittore e giornalista, nato a Cento (Ferrara) il 28 gennaio 1870, morto a Parigi il 30 gennaio 1934. Diresse La Tribuna di Roma dal 1910 al 1923, portandola rapidamente [...] e culturale. Nominato senatore nel 1921, con l'avvento del fascismo si ritirò dalla vita politica.
Testimonianza suo mondo poetico, certa amara pacatezza ricca di sensi allegorici, un linguaggio lirico caldo e al tempo stesso quasi opaco, che è come ( ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...