La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] dotato su queste basi di una propria strutturazione autonoma, allo stesso tempo si realizza nella vita sociale società agricola a società industriale e postindustriale e l’avvento delle moderne comunicazioni di massa (De Mauro 1976: 51-125) avutesi ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] da milioni di persone. Anche nella seconda parte del secolo, dopo l’avvento della televisione (1954) e di Internet ( 2004: 123).
In generale le esigenze di spettacolarità, quelle di rispetto ditempi e di ritmi legati alla programmazione, quelle del ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] della corte angioina di Napoli (1356). La prassi resta saltuaria fino all’avvento della dinastia aragonese 2005: vol. 1°, XIV) e diventati nel tempo sempre più numerosi. La cancelleria regia di Palermo scriveva generalmente in latino, ma non mancano ...
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Le lettere doppie (dette anche geminate, dal lat. gemino «raddoppio») sono la rappresentazione grafica delle consonanti che, in posizione intervocalica, vengono pronunciate al grado intenso, cioè con energia [...] prefissi latini, quali ad- e sub- (advĕntŭm > avvento, sub + portāre > supportare). Inducono, poi, al ; gabbia, rabbia; obietto che altrimenti è scritto oggetto; e questi tempidi tutti i verbi, amarebbe, leggerebbe, e gli altri; et altresì ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] Ciò non impedisce che la lettera mercantile acquisti nel tempo una scansione stabile delle parti, caratterizzata da un dopo, l’avvento della comunicazione telematica di massa ha fatto entrare nelle nostre case strumenti di comunicazione sempre più ...
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Le frasi concessive esprimono una premessa cui non fa seguito la conseguenza che sarebbe lecito attendersi, bensì una conclusione imprevista (➔ concessione, espressione della):
(1) nonostante si sia mosso [...] ) per quanti limiti possano mettere all’attività di Microsoft, l’avventodi Internet introduce nella società cinese un volume d notizia non avrebbe fatto in tempo ad apparire sui giornali del mattino (Umberto Eco, Il pendolo di Foucault, Milano 1988, ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] (Cortelazzo 1988: 305).
Se fino a qualche tempo fa il «grado più alto di dignità legislativa» (Vassere 2000: 4) era dell’italiano come lingua ufficiale dell’insegnamento, con l’avvento del regime fascista subentra un marcato dirigismo (➔ fascismo, ...
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Dal punto di vista linguistico il fascismo riveste grande interesse, perché il regime si propose di disciplinare l’intero repertorio linguistico italiano, non limitandosi al controllo della lingua nazionale [...] a dubbi fonetici (indizio della coscienza delle difformità dell’italiano del tempo): non règime ma regìme, non rùbrica ma rubrìca, non i interna, all’incremento del livello medio di istruzione e all’avvento della televisione, non già per interventi ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] .
È naturalmente con l’avvento del sonoro (1930: La canzone dell’amore, di Gennaro Righelli) che si dovettero filmica, in ibrido e sterile connubio [...]. Ora, sarebbe tempo che anche il dialoghista cinematografico si associasse con lena e buon ...
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Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] consapevolezza che, un tempo, i confini del tardo repausare > [erpawˈzar] «riposo»;(d) il passaggio di -a atona finale a -o, presente pressoché in tutta l’area francese (lingua confessionale fino all’avvento del fascismo) al livello intermedio ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...