Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] , poi, il bambino impara ad anticipare gli stati traumatici e a reagire a essi con un tipo di angoscia che tende a prevenire quella automatica, direttamente traumatica. Si tratta dell'angoscia segnale o d'allarme, attivata dal pericolo incombente o ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...] di fatto e ne auspica la conservazione; b) sostiene e promuove il primato della nazione nella vita collettiva, e tende a realizzarlo principalmente nell’istituzione di uno Stato indipendente e sovrano; c) colloca al vertice dei valori civici del ...
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Bambini
Giovanni Grazzini
I bambini attori
Le origini
Sin dalle origini il cinema fece ricorso ai b. come interpreti. Si può addirittura affermare che la nascita del b. attore coincide con la nascita [...] neanche il peso divistico dei ragazzini statunitensi. In generale la loro celebrità resta legata a un solo film e si tende a ricordare più il personaggio che l'interprete. Il binomio artistico Vittorio De Sica - Cesare Zavattini realizzò il primo ...
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Paranoia
Bruno Callieri
La paranoia (dal greco παράνοια, "follia", composto di παρά, "oltre", e un tema affine a νοῦς, "mente") indica, secondo la sempre valida definizione che ne diede E. Kraepelin, [...] tanto l'esistenza di una paranoia come entità nosologica quanto l'esistenza di psicopatici paranoici. Si tende a concludere negativamente sull'autonomia nosologica della paranoia kraepeliniana, dubitando altresì della possibilità di trovare la ...
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forza
fòrza [Der. del lat. fortia, da fortis "forte"] [MCC] In termini elementari, la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo; come tale, cioè in relazione alle modificazioni [...] che percossa, cioè f. tale che il limite del prodotto di essa per la sua durata, detto impulso, sia finito quando la durata tende a zero: v. dinamica impulsiva: II 192 c. ◆ [MCC] F. interne: f. esercitate su un elemento di un corpo o di un sistema ...
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Allucinogeni
Claudio Castellano
Gli allucinogeni, o droghe psichedeliche (rivelatrici della psiche), sono sostanze in grado di determinare l'insorgenza di 'allucinazioni'. Il termine è composto di allucin(azione) [...] della pressione arteriosa, depressione respiratoria.
Assunto per via orale, l'LSD viene assorbito dal tratto gastrointestinale e tende a localizzarsi in diverse aree cerebrali (ipofisi, sistema limbico e diencefalo), in particolare a livello di ...
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Con la locuzione correzione di bozze si indicano complessivamente i diversi tipi di intervento eseguiti sulle prove (o bozze) di stampa per preparare un testo in vista della sua pubblicazione. Si tratta [...] ’uso medio, ma anche in od) davanti a parola che inizia con la stessa vocale.
A livello lessicale si tende alla riduzione dell’allomorfia (➔ allomorfi) optando sistematicamente per una sola forma tra più concorrenti (medievale invece di medioevale ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] Se l’acqua contiene meno anidride carbonica di quella che compete all’equilibrio precedente, parte del bicarbonato presente tende a decomporsi liberando anidride carbonica, facendo precipitare carbonato di calcio ( a. incrostante); se la quantità di ...
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Biologia e medicina
Gruppo di organismi di natura non cellulare e di dimensioni submicroscopiche costituiti da un acido nucleico rivestito da un involucro proteico (capside) incapaci di una sintesi proteica [...] affermare che i v. sono in una continua evoluzione genetica che tende a un sempre migliore adattamento al proprio ospite, processo che acute (v. A ed E a trasmissione orofecale) e v. che tendono a produrre forme croniche di infezione (v. B, C e D a ...
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Biologia
In istologia, aggregato di cellule (e di sostanze da esse prodotte) che hanno forma, struttura e funzioni simili, e, per lo più, origine embriologica comune; i t., di cui si hanno diversi tipi, [...] , le cellule si riuniscono per formare aggregati t.-specifici e non specie-specifici. Per es., disaggregando cellule epatiche, esse tendono a riassociarsi fra loro piuttosto che con altri tipi di cellule dissociate, quali quelle della retina o di un ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...