Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , intendendo con i primi quelli che per una civiltà religiosa sono identici con quanto rappresentano, il significato di s. tende ad annullarsi: per es., quando gli esecutori di un rito di popoli a organizzazione totemistica vestono pelli di animali o ...
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Sardegna Regione dell’Italia insulare (24.100 km2 con 1.611.621 ab. nel 2020, ripartiti in 377 Comuni; densità 67 ab./km2), costituita dall’isola omonima (23.833 km2; la seconda, per superficie, del Mediterraneo) [...] è attribuita ai Sardi che nella tradizione erudita antica erano assimilati agli Iberi, popolazione con cui si tende a intravvedere qualche rapporto attraverso i relitti linguistici sopravvissuti nella toponomastica e per affinità riscontrabili nella ...
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Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] che per Benveniste caratterizzano la semiotica vengono, nell'uso prevalente oggi, attribuiti alla "pragmatica". Benveniste, inoltre, tende qui a distinguere "senso" e "significato" in maniera diversa da quella corrente, che collega il senso alla ...
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Lingua e dialetti italiani
Luca Serianni
Seguendo una tendenza già affermatasi nettamente nel secondo dopoguerra, negli anni Ottanta e Novanta l'uso dell'italiano si è consolidato, erodendo l'area dei [...] là dove non sia cristallizzata (può-poteva, uomo-ometto): muovendo, nuovissimo (invece di movendo, novissimo) ecc. La d eufonica nei monosillabi tende a essere usata solo con a ed e davanti a parola cominciante per la stessa vocale (ad amare, ed è ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...]
(26) Carla, mangia la torta? → mangia la torta, Carla?
Nelle interrogative con elemento introduttore, questo e il verbo tendono a formare un blocco unico; di conseguenza il soggetto si trova di solito collocato in posizione iniziale o finale:
(27) a ...
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PASQUALI, Giorgio
Antonio La Penna
PASQUALI, Giorgio. – Nacque a Roma il 29 aprile 1885 da Gustavo e da Anna (Marianna) Lasagni.
Il padre, esperto di diritto internazionale e professionista ben noto, [...] idealista: lo storicismo di Pasquali aveva le sue radici nella concezione tedesca delle Geisteswissenschaften, ma nel suo iter tende ad accusare il distacco dall’eredità positivistica: il concetto di arte allusiva era vicino a quello idealistico di ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] alle altre, abbondando in nessi e insinuando lettere più piccole in altre di formato maggiore; lo spazio di scrittura, inoltre, tende sempre più spesso a disporsi lungo il lato più lungo - e cioè in senso orizzontale - anziché verticalmente lungo il ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] diplomatica a Urbino (dal 1378), a Mantova (dal 1401) a Milano (dal 1438), a Ferrara (dal 1445). Tale uso tende a generalizzarsi verso la metà del Quattrocento. La lingua di queste scritture risulta fin dall’inizio depurata dei tratti municipali più ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] la posizione, la subordinazione grammaticale e il tempo verbale. Nell’ordine lineare, il segmento che occupa la prima posizione tende ad avere un valore informativo basso, e quindi una vocazione per lo sfondo. La relazione di subordinazione mette in ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] , che – fatti salvi i casi in cui ciò non sia di danno alla comprensione del discorso – nell’italiano contemporaneo il soggetto tende a non essere espresso, così nelle interrogative come in tutti gli altri tipi di frase (Patota 1990: 17 e 325-333 e ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...