tenore In ambito musicale, la più acuta delle voci maschili: il termine indica il corrispondente registro e, estensivamente, il cantante che ne è dotato. In relazione alle famiglie strumentali, in funzione [...] abbandono del falsetto e l’uso dell’emissione di petto, valorizzata nella vocalità tenorile verdiana; un diverso tipo di tenore propose W.R. Wagner nella maturità (Heldentenor) e ulteriori trasformazioni di questo tipo vocale – sempre mantenuto su un ...
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– Gruppo musicale italiano. Formato da due tenori e un baritono, P. Barone (n. Agrigento 1993), I. Boschetto (n. Bologna 1994) e G. Ginoble (n. Atri 1995), si è costituito nel 2009 durante la partecipazione [...] dei cantanti al talent show di RaiUno Ti lascio una canzone. All’inizio della loro carriera hanno perlopiù interpretato brani popolari della tradizione italiana e internazionale rivisitandoli in chiave ...
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Cantante (Firenze 1833 - ivi 1888). Fu tra i più acclamati tenori del tempo, in un repertorio basato sulle opere di J. Meyerbeer (aveva esordito nel 1866 con l'Africana), di S. Mercadante e specialmente [...] di G. Verdi (fu nei teatri italiani il primo Radames). Cantò però anche nel Lohengrin di R. Wagner e in opere di altri maestri ...
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. È un manganito di manganese (MnO3Mn) che qualche volta contiene notevoli tenori di silice la cui presenza venne in vario modo interpretata (Marcellina, Eteroclino). Cristallizza nel ditetragonale bipiramidale. [...] Il rapporto parametríco è: a : c = 1 : 0,9850 (Haidinger) corrispondente a {001}: {101} = 44° 34′. I cristalli hanno abito bipiramidale, sfaldatura secondo {001}, durezza = 6 −6,5, peso specifico −4,75 ...
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PINACCI, Giovanni Battista
Fracesco Lora
PINACCI (Pinazzi), Giovanni Battista. – Nacque a Firenze nel 1694 o 1695. Fu tra i più acclamati tenori della prima metà del secolo XVIII, come tale predestinato [...] fu perciò talvolta indicato come basso o baritono (così Goldoni, a proposito del dramma Oronte re de’ Sciti, 1740/41: «il tenore che dovea recitare in quell’anno era il bravo attore Pinacci fiorentino, il quale avea la figura severa, l’azione fortee ...
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Nome d'arte del tenore canadese Jonathan Stewart (Prince Albert, Saskatchewan, 1926 - Ontario 2015). Affermatosi negli anni Sessanta come uno dei più interessanti tenori drammatici della sua generazione, [...] emerse soprattutto come interprete verdiano e wagneriano. Dotato di grande intelligenza scenica e musicale, si cimentò anche nel repertorio barocco (C. Monteverdi) e contemporaneo (B. Britten) ...
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FLÓREZ, Juan Diego
Elvio Giudici
Cantante lirico peruviano, nato a Lima il 13 gennaio 1973. Per la perfetta aderenza tecnica e stilistica si è imposto tra i tenori della sua generazione come il migliore [...] » con la naturali e si bemolle, e nell’aria del secondo atto, tra le melodie più impervie escogitate da Giuseppe Verdi per voce di tenore, che F. affronta con una fluidità e uno squillo quali non si ascoltavano da tempo.
Alla soglia dei 40 anni F. ha ...
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Lega di ferro e carbonio prodotta allo stato fuso con tenore di carbonio minore di 1,7%; le leghe contenenti una percentuale maggiore di carbonio si chiamano ghise.
Cenni storici
Il termine per lungo [...] a. ferritici al 9% di nichel e a. austenitici al cromo-nichel, fino a −200 °C.
A. inossidabili
Sono caratterizzati da un elevato tenore di cromo o di cromo-nichel (composizione tipica 18-8, cioè 18% di cromo e 8% di nichel). Sono di uso diffusissimo ...
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Nome d'arte del tenore Reuben Ticker (New York, 1913 - Kalamazoo, Michigan, 1975). Esordì nel 1945 nella Gioconda al Metropolitan di New York, dove fu attivo per molti anni come protagonista in ruoli del [...] repertorio romantico e verista. È stato uno dei maggiori tenori statunitensi del Novecento. ...
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Tenore spagnolo (n. Barcellona 1946). Dopo il debutto a Barcellona (1970-71) nella Lucrezia Borgia di Donizetti, ha cantato nei principali teatri lirici, interpretando un repertorio che spazia dal melodramma [...] romantico a quello verista, con particolare predilezione per l'opera italiana, qualificandosi tra i migliori tenori per temperamento esuberante e pastosità di colore. La sua carriera subì una brusca interruzione quando (1987) gli fu diagnosticata la ...
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tenor
s. m., lat. mediev. [dal lat. class. tenor «altezza della voce» (v. tenore)]. – Termine che, nel linguaggio musicale, designa sia la voce di tenore sia la parte che in una polifonia esegue il cosiddetto «canto fermo», le note del quale...
tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...