Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Giovio
Franco Minonzio
Storico tra i più autorevoli nell’età sua, Paolo Giovio andò incontro a un pesante e duraturo discredito a partire dalla seconda metà del Cinquecento fino alla rivalutazione [...] Francesco Guicciardini distingue l’inizio (1494) delle ostilità e la data della rottura dell’equilibrio (1492), fornendo un’immagine della pace come il precario elidersi ditensioni preesistenti, che la morte del Magnifico avrebbe lasciate libere ...
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COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] . Rivelano lo stato ditensione esistente in Roma sia il fatto che la locale Zecca aveva cessato di battere moneta, sia il religioso. Questo atteggiamento, motivato dalla preoccupazione di evitare la rottura, dell'equilibrio delle forze in Italia in ...
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EBOLI (Evoli), Francesco
Felicita De Negri
Primogenito di Domenico, duca di Castropignano, e di Concezia Caracciolo dei marchesi di Barisciano, nacque nel 1688. Nella crisi che segnò il passaggio del [...] realtà i buoni rapporti fra il Tanucci e l'E., dopo la rottura del '39, non si erano più riannodati. In privato, il ministro tensione che ne derivò nei rapporti internazionali del Regno ebbe un immediato riflesso nella lotta fra le fazioni di corte ...
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CORNAGGIA MEDICI CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Silvia Pizzetti
Nato a Milano il 6 dic. 1851, da Giovanni Cornaggia Medici e da Luigia Castiglioni, erede di una antica famiglia milanese risalente al XIII [...] efficacia le tensioni antiliberali e innovatrici dell'intransigentismo e dall'altro evitare ogni aperta rottura con i 16 giugno 1907, pp. 769-774) e su Lo Spettatore (La nuovaenciclica di Pio X e le elezioni politiche, I [1905], pp. 234-239). Per ...
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COSTA, Luigi Maria Pantaleone (Leone), marchese di Saint-Genis di Beauregard
Paul Guichonnet
Primogenito dei sei figli del marchese Vittorio Enrico Maurizio Giuseppe e di Elisabetta de Quinson, nacque [...] dell'incidente, ma l'episodio segnò invece l'inizio della rottura tra i due.
Assente da Torino, il C. non con l'Austria e, per la prima volta, in un clima di forte tensione drammatica, avanzò l'ipotesi d'una unione della Savoia alla Francia: ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Secondo di questo nome, nacque da Mastino (II) signore di Verona e Vicenza e da Taddea da Carrara, in data da fissare - secondo il continuatore del Chronicon [...] notizia fornita dal Villani circa una partecipazione dei Castelbarco al colpo di Stato tentato nel 1354 da Fregnano Della Scala resta infatti molto dubbia. Come momento di vera tensione nella Valle dell'Adige si può dunque ricordare solo quello dell ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] le altre fonti a noi note; in ogni caso, subito dopo la rottura definitiva fra Enrico IV e Gregorio VII, avvenuta dopo mesi ditensione e di attesa agli inizi del mese di dicembre, C., certo fidando nell'appoggio normanno e mantenendo i rapporti con ...
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PERUZZI, Ubaldino
Marco Manfredi
PERUZZI, Ubaldino. – Nacque a Firenze il 2 aprile 1822, primo dei due figli di Vincenzo e di Enrichetta Torrigiani, appartenente a una delle famiglie aristocratiche [...] ruolo eminente e fece da detonatore ai molti fattori ditensione accumulati. Da qui il passo che portò alla «rivoluzione grandi maggiorenti toscani, tenuti all’oscuro di molte manovre e contrari a una rottura definitiva, nel gennaio 1876 Peruzzi fece ...
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CORRER, Giovanni
Angelo Baiocchi
Nacque a Venezia il 20 maggio 1533 da Angelo di Giovanni e da Paola di Vettore Vallaresso, che si erano sposati nel 1522.
Il padre percorse una buona carriera nell'amministrazione [...] dapprima a livello privato, intesa come rottura dell'accettazione dei tradizionali obblighi di condotta, poi a livello politico, non manca di sottolineare, lo conducono ad una certa tensione con Filippo II e ad una politica di mantenimento dello ...
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CORONATA, Bartolomeo
Giovanni Nuti
Nacque a Genova verso il 1520 da Giovanni, ricco mercante ascritto all'"albergo" dei Pallavicino, e da Peretta, figlia di Nicolò Grimaldi Cebà, appartenente ad una [...] in sostituzione di Silvestro Invrea - nel tentativo di giungere ad un compromesso di fronte allo stato ditensione e ai riuscì ad evitare la rottura definitiva col "popolo". Fu eletto deputato col compito di raccogliere informazioni su chi ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...