CLEMENTE VII, antipapa
Mark Dykmans
Roberto di Ginevra, di illustre famiglia feudale che faceva risalire la sua affermazione politica all'epoca carolingia, nacque nel castello di Annecy nell'anno 1342, [...] luglio 1375 prova che Roberto di Ginevra aveva cercato di evitare che lo stato ditensione esistente fra la Chiesa e convulse trattative subito avviate dal pontefice per impedire una rottura irrimediabile e scongiurare lo scisma, che ora si profilava ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] 1075 e il 1077, rimanendo anche dopo la riconciliazione in un rapporto ditensione con G. VII, senza comunque giungere alla rottura completa come sarebbe avvenuto con Enrico IV di Germania: cfr. Enciclopedia dei papi, II, p. 208.
Per i Regni iberici ...
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DELLA SCALA, Cangrande
Gian Maria Varanini
Terzogenito di Alberto (I), dominus di Verona, e di Verde da Salizzole, Canfrancesco, detto sin dall'infanzia "Canis magnus", nacque - come è ormai pacificamente [...] fu dunque una rottura sotto questo profilo rispetto al recente passato). Sono uomini talvolta di origine modesta, provenienti il D. e il conte di Gorizia dall'altro) in permanente tensione. Neppure l'adesione di Guecellone da Camino all'alleanza fra ...
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CUOCO, Vincenzo
Mario Themelly
Nacque a Civitacampomarano (prov. di Campobasso) il 1° ott. 1770 da Colomba de Marinis e da Michelangelo, un avvocato sensibile alla influenza dei lumi.
Nel piccolo comune [...] delle sue idee" (cap. XVIII), il regicidio segnò la rottura dell'equilibrio, le riforme divennero esagerate e superflue, sino a stato definito "privo di substrato storico" per la sua incapacità di cogliere la tensione morale propria delle società ...
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AMENDOLA, Giorgio
Michele Fatica
Nacque a Roma il 21 nov. 1907 da Giovanni Battista, più noto come Giovanni (sul quale si veda la voce di G. Carocci, in Diz. biogr. degli Italiani, II, pp. 761-765), [...] decisamente. Da questo punto di vista la continuità si giustapponeva alla rottura, dacché mai il padre di ambienti d'epoca, di interni di famiglia, di atmosfere drammatiche e cariche ditensione. Un cenno a parte meritano ancora i suoi libri di ...
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LEONE X, papa
Marco Pellegrini
Giovanni de' Medici nacque a Firenze l'11 dic. 1475, secondogenito di Lorenzo il Magnifico e Clarice Orsini.
Oltre agli insegnamenti del precettore Gregorio da Spoleto, [...] ), L. X, che non intendeva venire a rottura con Federico di Sassonia, adottò un atteggiamento morbido, mantenendo in sospeso religioso non si tradusse in un'autentica tensione e restò confinato a un'attitudine di pensiero espressa in toni ironici e ...
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DOLFI, Giuseppe
Marcello Ralli
Nato a Firenze il 3 maggio 1818, ultimo di tre fratelli, da Valentino e da Annunziata Galvani, subì dapprima l'influsso della madre religiosissima, che avrebbe voluto [...] di Napoleone III e il discorso di Vittorio Emanuele in pieno Parlamento, e il clima ditensione in Europa e di fervida L'infelice conclusione di quel tentativo, fatto naufragare dal Cavour per attuarlo in proprio, e la rottura che ne seguì ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] di Faenza dal fratello, di concerto con Venezia.Questi segni di una spaccatura dell'alleanza tra Milano, Venezia, Firenze e Ferrara e ditensione una rottura con E., ne respinse l'offerta di risolvere la disputa tramite negoziati, gli alleati di quest ...
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GIOLITTI, Antonio
Piero Craveri
Nacque a Roma il 12 febbraio 1915 da Maria Tami, figlia del senatore Antonio Tami, già presidente della Corte dei conti e da Giuseppe, magistrato, poi direttore della [...] protagonista della cosiddetta ‘notte di S. Gregorio’, nel corso della quale si verificò la rottura delle trattative per la vigente e cercava di destabilizzarlo con quella che fu chiamata la ‘strategia della tensione’, caratterizzata da connotati ...
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COLLEONI, Bartolomeo
Michael E. Mallett
Figlio di Paolo di Guidotto e di Riccadonna de' Valvassori da Medolago, nacque nel castello di Solza (Bergamo) probabilmente nel 1400.
La sua famiglia apparteneva [...] incontrò una seria opposizione nell'assumere il titolo e la tensione presto si allentò. Sul finire dell'estate il C. era riunito il suo esercito sperando che una rottura dei negoziati gli offrisse la possibilità di un nuovo attacco. Ma, causa una ...
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rottura
s. f. [lat. tardo rŭptūra, der. di rŭmpĕre «rompere», part. pass. rŭptus]. – L’azione di rompere, il fatto di rompersi o di venire rotto; la cosa stessa e la parte rotta. 1. Nei sign. proprî del verbo: r. di un vetro, di un piatto,...
resistenza
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano. In usi generici, riferito...