Poeta romano (1º sec. d. C.) del tempo di Nerone, autore di poesie bucoliche di tipo virgiliano ispirate anche al modello teocriteo. Delle sette egloghe riconosciute autentiche dalla critica moderna (fra [...] undici prima assegnategli), quattro sono di argomento pastorale; una (I) canta il prossimo ritorno dell'età dell'oro; una celebra l'imperatore (IV); un'altra descrive gli spettacoli dell'anfiteatro neroniano ...
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ARCHILOCO (᾿Αρχίλοχος)
G. Sena Chiesa
Poeta giambico greco. Nato a Paro, fiori nella I metà del VII sec. a. C. È considerato il fondatore della lirica greca.
Di A. non conosciamo alcuna statua o testa [...] di un ritratto dell'erma bicipite del Vaticano, ora identificata con Omero e Stesicoro. In Anth. Pal., xxi è un epigramma teocriteo, che sembra essere stato scritto per una statua innalzata ad A. dai suoi concittadini. Ma è probabile che la serie di ...
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(lat. Bucolĭca [carmina], trasposizione latina del gr. βουκολικά [ἔπη] "poesie pastorali") Titolo di un'opera di Virgilio, comprendente dieci composizioni poetiche, di carattere idillico-pastorale, di [...] Gl'incantesimi; 9a, Licida e Meri; 10a, Gallo). Il carattere allegorico di molte di esse è più sensibile che nel modello teocriteo.
Innumerevoli le imitazioni e le opere che recano lo stesso titolo, da quelle di Calpurnio Siculo, 1° sec. d. C., e ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] l'uomo nel suo vivere e sentire all'universa natura. Che qui si presenta ancora esteriormente come la natura dell'idillio teocriteo, purissimo mito artistico; se non che spesso anche questo limite formale si spezza e in versi di ampio respiro si ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo
Nicola Merola
Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, era un apprezzato [...] suo capolavoro, i XII sonetti polifemici - costruiti su un fortunato motivo delle Metamorfosi ovidiane, e prima ancora teocriteo, già sfruttato nella Lira dal Marino e recuperato dagli Arcadi - denunciano una certa fiacchezza nell'invenzione, anche ...
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LAMPRIDIO, Giovanni Benedetto
Stefano Benedetti
Nacque a Cremona nel 1478 dal notaio Leonardo Bellintendi, assumendo poi il cognome di Lampridio (forse coniato sul greco αῶ ἰδέα, "bell'intendere"; [...] , R.102 sup.), che raccoglie cinque lezioni (datate a partire dal 2 maggio 1533) sui primi versi del I idillio teocriteo, e documenta un metodo solidamente ancorato agli aspetti lessicali e grammaticali del testo, commentato anche con il ricorso ad ...
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