ṢŪFISMO
Carlo Alfonso Nallino
. Voce coniata, sotto la forma latina Ssufismus, dal tedesco F. A. Tholuck nel 1821, per rendere l'arabo taṣawwuf che, presso tutti i popoli musulmani, designa ciò che [...] fin dal citato al-Giunaid, notano che in ciò v'è gradazione, e, fondandosi sulla triplice partizione della teodicea musulmana ammettono un grado inferiore, quello dell'unione con una delle azioni divine simboleggiate nei novantanove "bellissimi nomi ...
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Imperi
Stefan Breuer
Concetto e tipologia
Definizione
Il termine 'impero' è usato in due accezioni. In quella più ampia, che è anche la più diffusa, esso designa una formazione in cui un gruppo politico [...] terreno e mondo ultraterreno e sull'assunto di un 'continuum ontologico' (v. Eisenstadt, 1987). Nascono nuove forme di teodicea e di speculazione sull'essere, sul divenire e sul significato del cosmo, dalle quali si sviluppano le grandi religioni. Il ...
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Vicino Oriente antico. La creazione dell'uomo
Giovanni Pettinato
Paolo Xella
La creazione dell'uomo
Miti e tradizioni mesopotamiche
di Giovanni Pettinato
I Sumeri e gli Accadi, le due componenti etniche [...] .
Al di fuori di questi due miti si trovano accenni all’antropogonia accadica in diverse opere della letteratura, come la Teodicea, l’Epopea di Gilgamesh, il testo magico Šurpu e il Rituale per la ricostruzione di templi, dove si sottolinea che ...
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MAZZA, Angelo
Marco Catucci
– Nacque a Parma il 16 nov. 1741, ultimo dei ventiquattro figli di Orazio e di Rosa Benelani. Nel 1753, alla morte del padre, entrò nel collegio di Reggio Emilia, dove ebbe [...] , Parmenide e Zenone. Nella conclusiva celebrazione dell’armonia dell’Universo, creazione divina di verità e bellezza, spunti dalla Teodicea di G.W. Leibniz sembrano affiorare tra più riconoscibili e familiari motivi platonici.
Del 1785 è il poemetto ...
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CENNI, Enrico
Fulvio Tessitore
Nacque il 20 nov. 1825 a Vallo della Lucania (Salerno) da Giovanni, sottointendente della provincia, e Marianna Bottino. Trasferito il padre, come intendente a Catanzaro, [...] cui dipende il soddisfacimento dei mali sociali in virtù di giustificazioni che rinnovino le ragioni d'una ammodernata teodicea sociale.
Si chiarisce da tutto questo generoso, anche quando illuso lavorio intellettuale, la scelta politica del C., che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia della teologia del Novecento è caratterizzata dal confronto con una cultura [...] filosofo Hans Jonas fornisce un chiaro esempio di come si riproponga il problema filosofico classico del male (la teodicea) alla luce della Shoah in una conferenza intitolata Il concetto di Dio dopo Auschwitz (1984). Se tradizionalmente – argomenta ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] , né col razionalismo cartesiano, che chiamava Dio a garante della verità deposta nel nostro intelletto, né col Dio della teodicea leibniziana. Davanti a quest'eversiva nozione cadono le pretese di tutte le religioni rivelate: nessuna di esse può ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] A. S. Toaff, Roma 1955, pp. 17-28), sentì il bisogno di rammentare l’episodio (ibid., p. 21): “Contro una parte della Teodicea muoveva una fiera critica il dotto David Castelli, professore a Firenze, come io avevo fatto contro la sua opera Il Messia ...
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metafisica
Termine non utilizzato nella filosofia antica, ed entrato nell’uso in epoca tardo-antica e medievale, dapprima per designare i trattati di Aristotele che seguono quelli di fisica («μετὰ τὰ [...] ). I capisaldi della m. leibiniziana, presenti a partire dal Discorso di metafisica (1686), vanno precisandosi nella Teodicea (1710) e nella Monadologia (1714) e comportano il rifiuto della realtà della sostanza materiale e l’identificazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Friedrich Wilhelm Joseph von Schelling è tra i principali esponenti dell’idealismo tedesco. [...] umana (1809). La contraddizione fondamentale, da sempre per Schelling il motore del dinamismo, non è più assorbita in una teodicea che fa del male e della libertà un’inadeguata prospettiva finita, ma viene ora collocata nell’assoluto stesso. Ne viene ...
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teodicea
teodicèa s. f. [dal fr. théodicée (comp. del gr. ϑεός «dio» e δίκη «giustizia»), introdotto dal filosofo ted. G. W. Leibniz con il titolo del suo libro Essais de théodicée (1710)]. – Termine filosofico che, dopo il significato originario...
ottimismo
s. m. [dal fr. optimisme, der. del lat. optĭmus «ottimo»]. – 1. Nel linguaggio com., la disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, oppure ad attendersi uno sviluppo...