SINAI
A. Guiglia Guidobaldi
Penisola tra l'Asia e l'Africa, nella cui parte meridionale si eleva un massiccio montuoso che culmina nel Jabal Mūsá, la cima sacra legata alla memoria della consegna a [...] della superficie è occupato da una lunga iscrizione con il relativo passo biblico e la menzione della donatrice, una certa Teodora. In base ai dati paleografici, uniti a quelli iconografici e stilistici, sono state proposte una datazione al sec. 6° e ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] (c. 5r), motivo tipico del miniatore usato anche nei frontespizi del De evangelica per Sozino Benzi e nello Svetonio per Teodoro De Lellis, e in cui l'intervento prevalente di G. nell'esecuzione del frontespizio interno si integra con quella del ...
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BECHI, Guglielmo
Arnaldo Venditti
Nacque a Firenze nel 1791. Compiuti nel 1805 i suoi studi, divenne, nel 1815, ufficiale dello Stato maggiore napoletano (Giucci). Stabilitosi definitivamente a Napoli, [...] gli impedì di compiere esperienze architettoniche che ne rivelarono il versatile ingegno. La prima, il palazzo per il duca di S. Teodoro, del 1826, è forse la sua opera di maggiore interesse, poiché in essa il B., imponendo a tutta l'articolaiione ...
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FABRI, Luigi
Antonella Ferri
Pochissime sono le notizie sulla vita di questo incisore romano, del quale però rimane almeno un nutrito numero di stampe con le relative matrici. Nacque presumibilmente [...] di disegnatori di talento quali Tommaso Minardi, Ferdinando Cavalleri, Giacomo Conca, Francesco Giangiacomo, Pietro Savorelli e Teodoro Mancini.
Tra le sue incisioni più importanti sono senz'altro quelle che riproducono la volta della cappella ...
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Vedi BASILEA dell'anno: 1973 - 1994
BASILEA
Red.
Museo di Antichità (Antikenmuseum). - Il museo, sistemato in un nobile edificio neoclassico costruito nel 1826 da Melchiorre Berri, è stato aperto al [...] con gigantomachia (in deposito), del II sec. a. C.; una testa femminile (dono G. Kuhn, già stata in possesso di Teodoro Mommsen), secondo K. Schefold copia di un'opera attribuibile ad Agorakritos (circa 420 a. C.) dalla quale deriverebbe anche la ...
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] opere ascrivibili alla c.d. scuola di Madaba, della quale vanno segnalati, oltre ai citati mosaici della cappella del martire Teodoro e a quelli dei Ss. Lot e Procopio e della cappella del prete Giovanni a Khirbat al-Muḥayyat, datati alla seconda ...
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BRATTEATO
S. Piattelli
L'aggettivo b. si riferisce alla decorazione, impressa su di uno stampo mediante la battitura a martello, di sottili lamine di metallo, in genere prezioso. Il nome b. propriamente [...] W. Holmqvist, Kunstprobleme der Merowingerzeit, Stockholm 1939, pp. 110-120; W.F. Volbach, Un medaglione d'oro con l'immagine di S. Teodoro nel museo di Reggio Calabria, Archivio Storico per la Calabria e la Lucania 13, 1943-1944, pp. 65-72: 66; M.B ...
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Acheropita
J. Lafontaine-Dosogne
La parola greca ἀχειϱοποίητος, che significa 'non fatto da mano (umana)', si riferisce essenzialmente alle immagini miracolose di Cristo, in particolare al Volto Santo [...] persico, II, XII, 22, 26, 27, in J. Haury, Procopii Cesariensis Opera omnia, I, Leipzig, 1905, pp. 207-208;
Teodoro il Lettore, Historia Ecclesiastica, in PG, LXXXVI, col. 165;
Zaccaria Retore, Historia ecclesiastica, in CSCO, SS Syri, s. III, 6 ...
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AMPOLLA (ampulla)
É. Coche de la Ferté
Vasetto di vetro, di argilla, di metallo, a collo sottile e corpo globulare o lenticolare o a tronco di cono, usato in antico per gli olî destinati agli usi del [...] Altre a. analoghe portano l'effigie di San Pietro, di Sant'Andrea, di Santa Tecla, di San Pietro di Alessandria, di San Teodoro di Euchaita e di altri santi. Ve n'è inoltre una che rappresenta la Vergine col Bambino, con un altro personaggio e alcuni ...
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BUONO, Silvestro
Oreste Ferrari
La fisionomia di questopittore, che era attivo a Napoli intorno alla metà del secolo XVI, è stata ricostituita di recente, per merito essenziamente di F. Bologna il quale [...] napoletano del tempo ed al quale si ispirarono quasi tutti i pittori locali, da Decio Tramontano a Cesare Turco a Teodoro d'Errico Fiammingo, compreso perfino il Lama che è pertanto da ritenere seguace (come dimostrano le varie sue repliche dall ...
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russino
s. m. [etimo incerto]. – In numismatica, nome del grosso fatto coniare nella zecca di Chivasso da Teodoro I Paleologo marchese di Monferrato, con le figure di s. Teodoro e di s. Martino, a imitazione del matapane di Venezia.
santese
santése s. m. e f. [dal lat. mediev. sanctensis, der. di sanctus «santo»], ant. – 1. s. m. Chi ha cura della chiesa, sacrestano, o anche amministratore dei beni d’una chiesa: sono vivi alquanti che conobbero Teodoro santese e guardiano...