Figlio (Mosca 1661 - ivi 1682) dello zar Alessio Michajlovič, cui succedette (1676); a lui sono dovute varie iniziative e riforme: la fondazione a Mosca del primo ospedale, la traduzione del Corpus iuris civilis di Giustiniano, la fondazione di un'accademia slavo-greco-latina, una maggior centralizzazione del potere e un rafforzamento dell'organizzazione militare ...
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Figlio (n. 1589 - m. Mosca 1605) di Boris Godunov; alla morte di questi (1605) fu proclamato zar, ma fu costretto dal falso Demetrio (v. Demetrio zar di Moscovia) ad abdicare e fu ucciso pochi giorni dopo. ...
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Secondogenito (m. 1444) dell'imperatore Manuele II, succedette (1407) allo zio, Teodoro I; con lui il despotato raggiunse l'apogeo della potenza e dello splendore; nel 1432 annetté il principato di Acaia, [...] unificando tutto il Peloponneso ad eccezione di alcuni luoghi in mano ai Veneziani (Corone, Modone, ecc.). Alla corte di T. visse l'umanista Gemisto Pletone. Lasciò il potere al fratello Costantino, ritirandosi ...
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Primo marchese di Monferrato (m. 1338) della casa dei Paleologhi. Alla morte (1305) di Giovanni I, ultimo degli Aleramici, gli succedette T., figlio di Iolanda (Irene, come imperatrice d'Oriente), sorella di Giovanni e moglie dell'imperatore Andronico II Paleologo. T., dopo una dura lotta contro il pretendente Manfredo IV di Saluzzo, fu riconosciuto e investito da Enrico VII (1310). Nemico dapprima ...
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Fratello (m. 1418) e successore (1381) di Giovanni III, guerreggiò a lungo contro i Savoia, tenendosi per lo più alleato ai Visconti; fu signore di Genova (1409-13) e vicario imperiale di Lombardia (1414); nel 1417 ottenne Casale in cambio di Vercelli da Filippo Maria Visconti ...
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Terzogenito (m. 1407) dell'imperatore Giovanni V, succedette (1384) ai Cantacuzeno nel despotato di Mistrà, dove installò numerosi coloni albanesi. ...
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Figlio (m. 1258) di Giovanni III Ducas Vatatze, succedette (1254) al padre all'età di 33 anni. Energico e risoluto, sconfisse i Bulgari garantendosi i territorî conquistati dal padre in Tracia e in Macedonia; dal despota di Epiro, Michele II, ottenne Durazzo e una fortezza al confine fra Epiro e Bulgaria. Lasciò il trono al figlio di sette anni, Giovanni IV, sotto la reggenza di Giorgio Muzalon ...
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Capo (Monaco 1724 - ivi 1799) della linea rodolfina dei Wittelsbach, dal 1742 principe elettore, successe poi (1777) a Massimiliano Giuseppe di Baviera, unendo questo ducato al Palatinato. Due anni dopo però cedette a Giuseppe II la Baviera inferiore causando la guerra di successione bavarese. Anche l'altro suo progetto, di scambiare la Baviera con i Paesi Bassi austriaci, fu annullato (1785) dalla ...
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Figlio (n. 1250 circa) di Teodoro II, gli successe nel 1258 sotto la tutela del fido ministro Giorgio Muzalone. Ma una congiura di patrizî gli pose accanto sul trono Michele Paleologo (1259). G. dapprima [...] fu messo in disparte, poi accecato e fatto sparire nel castello di Dacivizi ...
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Successore (Didymòthicon 1193 - Ninfeo 1254) di Teodoro I Lascaris (1222), di cui sposò la figlia e assunse il nome di Lascaris che poi trasmise al figlio Teodoro II, ne continuò la politica rivolta a [...] europee occupate dai Latini nel 1204. Sconfitti i crociati (1224), giunse sino ad Adrianopoli, ma trovò un concorrente in Teodoro Angelo Comneno, despota dell'Epiro, che intendeva salire sul trono di Tessalonica. Quando (1230) questi fu sconfitto da ...
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russino
s. m. [etimo incerto]. – In numismatica, nome del grosso fatto coniare nella zecca di Chivasso da Teodoro I Paleologo marchese di Monferrato, con le figure di s. Teodoro e di s. Martino, a imitazione del matapane di Venezia.
santese
santése s. m. e f. [dal lat. mediev. sanctensis, der. di sanctus «santo»], ant. – 1. s. m. Chi ha cura della chiesa, sacrestano, o anche amministratore dei beni d’una chiesa: sono vivi alquanti che conobbero Teodoro santese e guardiano...