GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] di dialoghi fra G. e i suoi tre amici (IV-XXXI); i discorsi di Eliu (XXXII-XXXVII), interlocutore affatto nuovo; e infine la teofania con i discorsi di Iahvè (XXXVIII-XLII, 6). Salvo il prologo e l'epilogo, che sono in prosa, tutto il resto del libro ...
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POMPOSA (A. T., 24-25-26)
Mario LONGHENA
Augusto CAMPANA
Mario SALMI
Frazione del comune di Codigoro (Ferrara) a 6 km. dal capoluogo, presso la Valle Giralda, sulla strada che conduce da Codigoro [...] , l'insegnamento di Giotto. Poi (1316-20 circa) il refettorio (già decorato anch'esso nel Duecento) accolse una scena di teofania, storie di Cristo e del santo abate pomposiano Guido degli Strambiati, dovute a Pietro da Rimini, che sintetizza in uno ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli artisti rinascimentali avvertono l’urgenza di rendere sulla superficie bidimensionale [...] primi decenni del Quattrocento (1426-1428), scardinando le convenzioni figurative del suo tempo e dando vita alla prima reale teofania della storia della pittura. L’osservatore si trova davanti a uno spazio visivamente illusorio, a un muro che “pare ...
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Scoto Eriugena (o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena)
Scoto Eriugena
(o Erigena o Ierugena), Giovanni (lat. Iohannes Scotus Eriugena o Erigena o Ierugena) [...] di partecipazione (da intendere come gratuito dono divino). Il molteplice spazio-temporale si definirà pertanto come manifestazione o teofania delle cause e, tramite esse, di Dio.
La dottrina del peccato originario
Questa ulteriore fondazione del ...
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FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] in memoriam.
La pala, ancorata al tormento espressionistico dell'ultima maniera romana di A. Lilio, ripete il modulo della teofania in luce in alto e dei primi piani sbalzati plasticamente su un fondo in penombra. E la scalatura prospettica ha la ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
San Pietro e San Paolo
Alessandra Acconci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le basiliche intitolate agli apostoli Pietro e Paolo sorgono [...] Ignoriamo quale fosse la composizione absidale prevista in età paleocristiana e solo in via ipotetica si può pensare ad una teofania con Pietro e Paolo ai lati del Salvatore, uno schema cui materialmente danno vita Innocenzo III (1194-1216) e Onorio ...
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Dio
Kenelm Foster
L'idea che D. ha di Dio riflette molte influenze convergenti, ma la sorgente immediata è un desiderio tenace di comprendere e valutare la realtà. Essa rappresenta le intuizioni più [...] il modo in cui un'intelligenza creata conosce finalmente D., se cioè mediante una visione diretta o una qualche teofania. Egli trae la sua conclusione soprattutto dal principio secondo cui ciascuna cosa massimamente desidera la sua perfezione, e in ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] espressioni dell'arte paleocristiana, si sviluppa e si precisa attraverso tutto il Medioevo, nella duplice valenza di teofania trinitaria e di evento salvifico per eccellenza. Nell'organizzazione spaziale dell'immagine vengono di norma raffigurati su ...
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LAMBACH
N. Wibiral
Città dell'Austria Superiore, nel distretto di Wels-Land, sulla riva sinistra del fiume Traun.Già nel 1035, sulla striscia collinosa tra il Traun e il torrente Schwaig esisteva un [...] in quello inferiore scene della Vita pubblica di Cristo, mentre nella volta sicuramente si trovava una raffigurazione di Teofania. Nel transetto il ciclo cristologico - che doveva continuare nel corpo longitudinale e nel coro orientale - prosegue con ...
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VEZELAY
L. Cabrero-Ravel
VÉZELAY (lat. Viseliacum)
Città della Francia sudorientale (dip. Yonne), nella regione storica della Borgogna.
V. prende origine da un monastero femminile fondato probabilmente [...] l'apostolato e la Chiesa nata dalla Pentecoste si iscrivono attraverso il Tempo (Salet, 1947; 1995; Palazzo, 1984).
La teofania del portale centrale è introdotta dall'iconografia di quelli laterali. Il portale di destra, che si riferisce all'Infanzia ...
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teofania
teofanìa s. f. [dal lat. mediev. theophania, gr. ϑεοϕάνεια e ϑεοϕανία, comp. di ϑεο- «teo-» e ϕαν- di ϕαίνομαι «apparire»]. – Apparizione, manifestazione sensibile della divinità (anche indirettamente, attraverso nature create): la...
epidemia2
epidemìa2 s. f. [traslitt. del gr. ἐπιδημία; cfr. la voce prec.]. – Presso gli antichi Greci, presenza o apparizione di una persona, e soprattutto di una divinità, in un luogo (in quest’ultimo caso, detta anche teofania).