Teologo ed esegeta (Cordova 1532 - Roma 1596). Discepolo a Salamanca di Domenico Soto, conseguito il dottorato si fece gesuita (1558) e, ancora novizio, fu chiamato dal generale D. Laínez a Roma come professore [...] (1563-90) nel Collegio Romano. Nel 1569 fu nominato da Pio V teologo della Sacra Penitenzieria. Ebbe poi varî incarichi diplomatici in Polonia (1572), in Germania e in Belgio (1580), ove promulgò la condanna di Baio. Gregorio XIV lo aggregò ai ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] per la nuova edizione (Kristeller 1970); mentre la maggior parte delle accuse aveva a che fare con la filosofia e la teologia, egli elenca varie proposizioni fisiche, in una delle quali si sostiene che la Terra non è rotonda, ossia non è esattamente ...
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Filosofo (Monaco 1765 - ivi 1841); addottoratosi in medicina, fece il direttore di miniere. Fallito un suo tentativo di fondare a Pietroburgo un'accademia cristiana delle scienze, nel 1826 fu chiamato [...] a insegnare a Monaco come professore onorario di teologia e filosofia speculativa e si distinse per la sua polemica contro la politica della Chiesa cattolica; tuttavia, prima di morire, ritrattò tutte le sue dottrine anticattoliche. Nucleo della sua ...
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temperanza Virtù morale che consiste nel regolare con saggezza ed equilibrio il soddisfacimento dei bisogni e appetiti naturali. Cicerone rende con temperantia il termine greco σωϕροσύνη, con cui Aristotele [...] designa la virtù consistente nella moderazione degli impulsi e appetiti.
Nella teologia cattolica la t. è una delle virtù cardinali; essa modera le tendenze e gli appetiti sensuali. ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] redasse trattati spesso polemici, in latino e in francese, e sermoni. Nell’ultimo periodo della sua vita fondò l’Accademia teologica (1559) (chiamandovi il suo più fedele seguace, T. di Beza), cui si unirono più tardi le facoltà di medicina, diritto ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] etica e di teologia morale. Su quest’ultimo piano il problema del p. è corrispettivo a quello della pena o punizione, concepiti l’uno come necessariamente consecutivo al comportamento virtuoso, l’altra a quello opposto. Questo modo di concepire il p. ...
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Scienziato, teologo, erudito (Vire, Normandia, 1624 - Parigi 1706), prima oratoriano e insegnante di filosofia, poi (1653) parroco a Neuilly-sur-Marne, e (1666) segretario perpetuo della nascente Académie [...] des Sciences, di cui scrisse la storia; si occupò di astronomia, matematiche, filosofia, teologia e Sacra Scrittura. ...
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Lutero, Martino
Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483-ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell’univ. di Erfurt (1501-05), [...] di Dio e dell’uomo non nel loro essere in sé ma nel loro esistere per l’altro nel reciproco riconoscimento, il centro della teologia cristiana è allora la giustificazione per fede, cioè l’opera con cui Dio diviene Dio pro nobis e l’uomo passa dal non ...
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Scienziato e filosofo sciita imamita (Ṭūs 1201 - Baghdād 1274). Diresse l'osservatorio astronomico di Marāgha: tra le sue numerosissime opere, in persiano e in arabo, notevoli un trattato astronomico (az-Zīǵ [...] al-Īlkhānī), uno di etica (Akhlāq-i Nāṣirī) e un'opera di teologia sciita (Taǵrīd). ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] , il B. fu preso con sé dal cardinale Giovanni Salviati come "guida e duce degli studi suoi", rimanendo al suo servizio come teologo per "sedici degli anni suoi migliori". Ciò doveva avvenire tra il 1535 e il 1537 (il Salviati morì infatti nel 1553 ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...
teologare
v. intr. [der. di teologo] (io teòlogo, tu teòloghi, ecc.; aus. avere). – Trattare di teologia, o secondo la dottrina teologica (è forma meno com. di teologizzare).