GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] sue simpatie per i luterani e tradusse la Bibbia ebraica in volgare. È naturale chiedersi cosa può aver accomunato blando, dei luterani sono meno compromettenti del deciso rifiuto della teologia razionale e del gusto per l'aneddotica blasfema, come ...
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FERRARI, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Siena: la sua data di nascita oscilla, nelle fonti, tra il 1582 ed il 1585. Nei vari documenti che lo riguardano, contenuti nei Catalogi dell'Archivum [...] il 30 maggio 1621. Dopo i primi quattro anni di teologia, studiò filosofia con Giuseppe Agostini tra il 1606 ed il 1611al di studi dal 1616 al 1619. Nel 1618 divenne insegnante di ebraico al Collegio Romano, carica che mantenne per ben ventotto anni, ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] di Dio (Be'ur 'al ha-Qaddiš we-ha-Qedušah), commento filosofico alla preghiera ebraica del Qaddiš, che riprende forse il modello dei commenti teologici cristiani al Padre nostro; un commento ai primi quattro libri del Libro della conoscenza (Sefer ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] Francesco Maria de’ Medici il 15 novembre 1707 lo nominò suo teologo.
L’attività di Politi si rivolse ben presto soprattutto ad altri ad apprendere molte discipline con l’ausilio delle lingue ebraica, greca e latina. In questa prima orazione Politi ...
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CASAROTTI, Ilario
Gian Paolo Marchi
Nacque a Verona l'8 luglio 1772 da Antonio e Teresa Cabianca, terzo di sei fratelli. Fu tenuto al fonte battesimale dal marchese Borgia Canossa e dalla contessa Lavinia [...] dopo cinque anni dedicati a studi di filosofia, matematica e teologia, emise i voti solenni. I superiori lo destinarono alla ), sia per l'aperta inclinazione nei confronti della poesia ebraica (maturata anche in seguito alla lettura del trattato di ...
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Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] tradizioni ermetico-magiche del mondo orientale e la teologia cristiana. Tutti questi fermenti si incontrarono felicemente con di ispirazione cristiana e pagana, ma anche di derivazione ebraica e araba e senza escludere il lascito della filosofia ...
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CHIMENTELLI, Valerio
Nicola Longo
Nacque a Firenze il 20 giugno 1620da Giovan Battista e da Antonia Landi di Montevarchi. Il padre era un avvocato assai noto.
Fin da giovinetto il C. si mostrò molto [...] domenicano del convento di S. Marco, gli insegnò fisica e teologia; Cirillo Basileo, monaco greco, lo iniziò allo studio della lingua e letteratura greca; mentre Cosimo Svetonio fece lo stesso per l'ebraico. A dodici anni il C. sostenne in S. Croce l ...
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COPIO (Coppio, Copia, Coppia), Sara (Sarra)
Giorgio Busetto
Nacque a Venezia tra il 1588 e il 1590 (veramente l'atto di morte sposterebbe la data, di nascita all'anno 1600 circa: ma la frettolosa annotazione [...] e versi, profonda conoscitrice dell'Antico Testamento, di storia, tradizioni e religione ebraiche, insieme con le quali studiò filosofia, teologia, astrologia e letterature classiche, mentre appare aver conosciuto in lingua originale almeno testi ...
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DRAGO, Vincenzo
Rita Tolomeo
Nacque a Cattaro in Dalmazia nel 1770 da Serafino.
La famiglia, appartenente alla nobiltà del luogo e ricordata di frequente nei documenti cittadini a partire dal sec. XIII, [...] , che aveva la cattedra di lingua greca e ebraica presso l'Archiginnasio cittadino. La frequentazione del Cesarotti, studi che anzi allargò al campo della filosofia e della teologia, acquistando presto fama di uomo dotto. In quegli stessi anni ...
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IBN TIBBON, FAMIGLIA
CCesare Colafemmina
Nel corso dei secc. XII e XIII il mondo cristiano e il giudaismo provenzale ebbero accesso alla rigogliosa cultura scientifica e filosofica in lingua araba che [...] egli impostato tutte le maggiori questioni della teologia giudaica nei termini di questa filosofia, Studies Review", 6, 1981, pp. 87-123; C. Sirat, La filosofia ebraica medievale secondo i testi editi e inediti, a cura di B. Chiesa, Brescia ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...