Niccolo da Cusa (o Nicola Cusano; lat. Nicolaus Cusanus; ted. Nikolaus Chrypffs o Krebs von Cues)
Niccolò da Cusa
(o Nicola Cusano; lat. Nicolaus Cusanus; ted. Nikolaus Chrypffs o Krebs von Cues) Teologo, [...] superando le diversità dei culti. Tra le opere di filosofia e teologia: De docta ignorantia (1440; trad. it. La dotta teologia negativa, Le congetture vanno considerate come l’aspetto positivo della conoscenza umana: «ogni asserzione positiva ...
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BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] d'oltralpe e di leggere direttamente le opere che segnavano, in Germania, la rinascita della teologia storica e positiva. Dopo aver esercitato per qualche tempo la fimzione di precettore privato ed essere stato docente e prefetto al Regio Collegio ...
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storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] e norma di vita in sé, senza giustificazioni teologiche a legittimarne l’ammirazione. La capacità di riflessione rispetto allo Stato; per Comte la s. dovrebbe essere ricerca positiva delle leggi uniformi e costanti dell’accadere sociale, cioè una ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] nel piano religioso.
La r. è uno dei motivi fondamentali della teologia biblica: nel Vecchio Testamento Yahweh è il «Dio nascosto» (Is. netta dualità di Dio e del mondo e concepisce la r. positiva come «il canale vuoto nel quale in altri tempi e in ...
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Movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Inghilterra negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in tutta l’Europa nel corso del 19° secolo.
Letteratura
Definizione
Il [...] della morale (in polemica quindi non solo contro la teologia razionale, ma anche contro la fondazione morale della religione anche ogni distinzione sostanziale tra religione naturale e religione positiva in quanto la rivelazione non è un fatto storico ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] paolino non si ha un'esposizione sistematica della dottrina teologica e morale dell'Apostolo. Ciò dipende dal fatto ); da queste dichiarazioni deriva inevitabilmente per il cristiano una visione positiva del mondo e della storia. ▭ Festa, 29 giugno. ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] intuizione nuova e originaria del reale. In tal modo, S. abbandonava sia la concezione positiva e storica della rivelazione, sia la sua fondazione a opera della teologia razionale, e poneva al centro della religione la fantasia come ciò che vi è di ...
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Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] di n. è infine quello composizionale, per cui dalla voce positiva si forma, con l’aggiunta di prefissi, la corrispondente voce associa alla funzione di verità Non (➔ funzione).
religione Teologia negativa (o apofatica) È così definita la corrente che ...
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In teologia, virtù e. o in grado eroico: stato di perfezione, per cui l’uomo, sotto l’influsso dei doni dello Spirito Santo e in modo permanente, compie atti virtuosi in grado superiore. È propria dei [...] si distingue dall’esercizio abituale della virtù in grado eroico. Teologi e moralisti ritengono che solo la legge divina naturale possa imporre piuttosto che rinnegare la fede. Per la legge divina positiva, o umana, sia ecclesiastica sia civile, vale ...
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Teologo luterano (Norimberga 1502 - Wittenberg 1574), prof. di teologia (1536) e dal 1542 rettore all'univ. di Wittenberg. È noto per la disputa che da lui prese il nome ("majoristica"), derivata dalla [...] sua opinione sull'importanza positiva delle buone opere per la salvezza, contrastata dai luterani intransigenti (N. Amsdorf, M. Flacio Illirico). Prese parte al colloquio di Magdeburgo del 1546, e collaborò all'edizione ("di Wittenberg") delle opere ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...
negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella locuz. risposta n., di chi risponde...