ESTETICA
V. Stella
La riflessione sull''estetico' nel pensiero medievale non coincide con l'enucleazione di un aspetto in concezioni sistematiche che, come in quell'età fu proprio più che in ogni altra, [...] portando al centro, com'è naturale, una positiva valutazione dell'individualità. Giovanni Duns Scoto (1263 gentiles, Torino 1930; id., Opera omnia, Torino 1946; id., La Somma teologica, 35 voll., Firenze 1949-1975; Ruggero Bacone, The Opus maius, a ...
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CASAROLI, Agostino
Carlo Felice Casula
Nacque a Castel San Giovanni in provincia di Piacenza il 24 novembre 1914. Il padre, Emilio, era sarto e la madre, Giuditta Pallaroni, casalinga.
Le condizioni [...] al liceo classico, e dal 1932 al 1936, quello di teologia e morale, ottenendo sempre risultati eccellenti. Il suo percorso di della persona e della collettività, in quanto la positiva considerazione del fattore religioso va a vantaggio della ...
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GIOVANNI Bosco, santo
Pietro Stella
Stando ai propri ricordi personali G. nacque il 15 ag. 1815, festa religiosa dell'Assunta e perciò beneaugurante secondo la mentalità ecclesiastica; stando ai registri [...] collaboravano sia con G. sia con don Cocchi (tra essi, il teologo G.B. Borel e i cugini Roberto e Leonardo Murialdo). Per iniziativa e moralistici, ma dove anche trapela una presentazione positiva del dominio temporale del papa e della sua funzione ...
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IMMAGINE
J. Baschet
L'uso del termine i. (e delle parole corrispondenti delle varie lingue moderne) in riferimento a opere medievali si è andato diffondendo solamente di recente in relazione ai procedimenti [...] connesse trovarono in tal modo la loro piena giustificazione teologica.Nel corso del Medioevo le concezioni occidentali dell'i. di s. Cristoforo, la cui visibilità favoriva la positiva realizzazione di questo ultimo compito (Rigaux, 1987; 1996 ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] piano la valenza unitaria della persona e il senso positivo della corporeità. Dopo il Concilio vaticano secondo è in . J.M. Law, Indianapolis, Indiana University Press, 1995.
c. rocchetta, Per una teologia della corporeità, Torino, Camillianum, 19932. ...
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FERRETTI, Gabriele
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 31 genn. 1795 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli.
Nel 1799, per sottrarsi alle temute persecuzioni dei novatori, i Ferretti [...] ex omni theologia selectas (Romae 1818).
Il titolo di dottore in teologia arrivò il 6 sett. 18 18, quando già da due anni Zurla perché riuscisse là dove il F. aveva fallito. Più positiva era stata invece la prova dolorosa del colera, dal momento che ...
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BARONE, Francesco
Francesco Traniello
Nato a Torino il 16 giugno 1813, compì gli studi all'Accademia Solariana, addottorandosi in teologia nel 1835, e fu ordinato sacerdote il 2 apr. 1836; due anni [...] d'oltralpe e di leggere direttamente le opere che segnavano, in Germania, la rinascita della teologia storica e positiva. Dopo aver esercitato per qualche tempo la fimzione di precettore privato ed essere stato docente e prefetto al Regio Collegio ...
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Apostolo (n. Tarso in Cilicia inizio sec. 1° - m. Roma tra il 58 e il 68), massimo propagatore del messaggio cristiano nel mondo ellenistico-romano (perciò chiamato l'Apostolo). La ricostruzione della [...] paolino non si ha un'esposizione sistematica della dottrina teologica e morale dell'Apostolo. Ciò dipende dal fatto ); da queste dichiarazioni deriva inevitabilmente per il cristiano una visione positiva del mondo e della storia. ▭ Festa, 29 giugno. ...
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Nella storia delle religioni, manifestazione da parte della divinità di sé stessa, della propria esistenza e natura, dei propri poteri (in tal caso r. può equivalere a epifania, ierofania, teofania), oppure [...] nel piano religioso.
La r. è uno dei motivi fondamentali della teologia biblica: nel Vecchio Testamento Yahweh è il «Dio nascosto» (Is. netta dualità di Dio e del mondo e concepisce la r. positiva come «il canale vuoto nel quale in altri tempi e in ...
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Filosofo e teologo (Breslavia 1768 - Berlino 1834); formatosi in ambiente pietistico, attraversò una fase illuministica quando nel 1787 s'iscrisse all'univ. di Halle per studiarvi teologia. Dopo essere [...] intuizione nuova e originaria del reale. In tal modo, S. abbandonava sia la concezione positiva e storica della rivelazione, sia la sua fondazione a opera della teologia razionale, e poneva al centro della religione la fantasia come ciò che vi è di ...
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teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...
negativo
agg. [dal lat. tardo negativus, der. di negare «negare, dire di no»]. – 1. a. Che nega, che serve a negare, che esprime una negazione (è, in questo senso, il contr. di affermativo), spec. nella locuz. risposta n., di chi risponde...