LOMBARDO RADICE, Lucio
Albertina Vittoria
Piervittorio Ceccherini
Nacque a Catania il 10 luglio 1916, da Giuseppe e da Gemma Harasim, terzogenito dopo Giuseppina e Laura.
Come lui stesso scrisse, i [...] altri incarichi di insegnamento: teoria deinumeri (1960-61), geometria superiore e originale", che era appartenuto ai pedagogisti di primo Novecento, fra i quali era suo padre (ibid deiteoremi proiettivi conseguita attraverso la nozione di S-teorema ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Romano Gatto
Cristoforo Clavio
Cristoforo Clavio fu una delle figure più rappresentative della matematica del suo tempo. Benché non italiano, esercitò soprattutto in Italia la sua attività di studioso [...] 25 marzo 1538 a Bamberg, in Franconia (Germania). Deiprimi anni della sua vita non si sa nulla, e prima volta nel 1581, Clavio fornì i fondamenti della teoria degli orologi, risolse numerosi problemi di natura teorica e pratica, dimostrò vari teoremi ...
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MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] allora concentrato un numero notevole di illustri primo momento gli studiosi impegnati in queste ricerche provvedono ad assicurare una messe di teoremi che garantiscono l’esistenza di «punti fissi». Alcuni dei più celebri e utili di questi teoremi ...
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FAGNANO (Fagnani, Toschi di Fagnano), Giulio Carlo
Ugo Baldini
Nacque a Senigallia (prov. di Ancona) il 26 sett. 1682 da Francesco e da Camilla Caterina Bartoli.
La sua biografia fino al 1752 e la storia [...] a contenere numerositeoremi nuovi - come già riconobbe J.-E. Montucla - fu forse il primo manuale tendenzialmente delle scienze matematiche e fisiche; in particolare: F. Siacci, Sul teoremadei conte di F. (pp. 1-26); B. Boncompagni, Intorno ad ...
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LEVI, Beppo
Salvatore Coen
Nacque a Torino il 14 maggio 1875 da Giulio Giacomo e Sara Diamantina (Mentina) Pugliese. Presso l'Università di Torino compì i suoi studi fino al conseguimento della laurea [...] logica e anche il L. diede, a principiare dai suoi primi anni di ricerca, alcuni validi contributi. In una nota ( deinumeri, fino a una sua completa dimostrazione nel 1942 a opera di G. Hajós; il risultato, ora, è generalmente conosciuto come teorema ...
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GUCCIA, Giovan Battista
Aldo Brigaglia
Nacque da Giuseppe Maria e da Chiara Cipponeri il 21 ott. 1855, a Palermo. La famiglia paterna apparteneva a un ramo cadetto dei marchesi di Ganzaria, il cui titolo [...] dei sistemi lineari di curve ellittiche e sopra un teorema generale delle curve algebriche di genere p, ibid., pp. 169-189. Nel primo , X (1990), pp. 77-97; P. Nastasi, Numeriprimi, in Cronache parlamentari siciliane, suppl. giugno 1990, pp. 59 ...
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Eulero
Eulèro [STF] Forma italianizz. assai frequente del cognome di L. Euler. ◆ [ALG] [MCC] Angoli di E.: terna di angoli con cui s'individua l'orientamento di un solido intorno a un punto o, che è [...] Lagrange: locuz. usata raram. come equivalente di principio di Hamilton (←). ◆ [TRM] Relazione di E.: v. termostatica: VI 205 a. ◆ [ALG] Teorema di E.: v. sopra: Formula di E. dei poliedri. ◆ [ALG] Teorema di E. sui numeriprimi: → numero: N. primi. ...
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rappresentazione galoisiana
Massimo Bertolini
Sia ℚ il campo deinumeri razionali e si indichi con ℚ_ la chiusura algebrica di ℚ. Il campo ℚ_ è il sottocampo del campo deinumeri complessi contenente [...] esempio, se K è il campo ℂ deinumeri complessi, la condizione di continuità equivale a di numeri). Se S è un insieme di numeriprimi, si dice che ϱ è non ramificata fuori di S se per ogni primo ℓ nella dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat.
→ ...
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minimo
mìnimo [agg. e s.m. Der. del lat. minimus "il più piccolo", superlativo di parvus "piccolo"] [LSF] (a) agg. Oltre che come superlativo di piccolo, si usa spesso in contrapp. a massimo. (b) Sostantivato, [...] numeri interi, il più piccolo tra i numeri interi che sono divisibili per tutti i numeri dati; è dato dal prodotto di tutti i fattori primi, comuni e non comuni, deinumeri [TRM] Teorema della m. produzione di entropia: v. termodinamica dei processi: ...
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asintotico
asintòtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di asintoto] [LSF] (a) Di ciò che tende ad avvicinarsi sempre più a qualche cosa, senza mai raggiungerla o coincidere con essa. (b) Con signif. affine, il [...] la funzione che dice quanti sono i numeriprimi minori di n. ◆ [MCQ] Campo a.: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 d. ◆ [ALG] dicono tangenti a. alla S in P. ◆ [MCQ] Teorema a.: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 d. ◆ [MCF] Velocità a., o ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...