Severini
Severini Carlo (Arcevia, Ancona, 1872 - Pesaro 1951) matematico italiano. Professore di calcolo infinitesimale presso le università di Catania (1906) e di Genova (1918-42), ha dato importanti [...] e delle serie doppie di Fourier. È noto per aver dimostrato per primo, nel 1910, e indipendentemente da D.F. Egorov, il cosiddetto teoremadi Severini-Egorov sulle successioni di funzioni misurabili (→ Lebesgue, funzione misurabile secondo). ...
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Luzin, teoremadi
Luzin, teoremadi o teoremadi Lusin, in analisi, stabilisce che se f è una funzione misurabile secondo Lebesgue, non necessariamente continua, definita in un insieme E ⊆ Rn dotato [...] di misura m(E) finita, allora ∀ε > 0 è possibile determinare un insieme compatto K tale che m(E K) < ε, e la restrizione di ƒ a K sia continua (→ Lebesgue, funzione misurabile secondo). ...
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Vitali Giuseppe
Vitali Giuseppe [STF] (Ravenna 1875 - Bologna 1932) Prof. di analisi matematica nelle univ. di Modena (1923), Padova (1926) e Bologna (1930). ◆ [ANM] Teoremadi derivazione diLebesgue-V.: [...] v. misura e integrazione: IV 4 c ...
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Si dice nel linguaggio comune che la linea ha una sola dimensione, cioè lunghezza; che la superficie ne ha due: lunghezza e larghezza; che il solido ne ha tre: lunghezza, larghezza e altezza. Queste locuzioni [...] di accumulazione.
Infatti E. Netto e J. Lüroth (1907), e con maggiore precisione e generalità L. E. Brouwer (1911) e H. Lebesgue cap. 7°. - Sul teorema d'invarianza delle dimensioni per le varietà algebriche e sul principio di Plücker-Clebsch: F. ...
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LUNGHEZZA (fr. longueur; sp. longitud; ted. Länge; ingl. length)
Giovanni Lampariello
Negli elementi di geometria si suole designare con tal nome la misura di un segmento di retta in relazione a un segmento [...] . Jordan. Il suo classico teorema afferma che l'arco è rettificabile solo quando le due funzioni ϕ(t) e ψ(t) nell'intervallo (t0, t1) sono a variazione limitata (v. funzione: n. 15).
Gli studî più recenti di J. Lebesgue e di L. Tonelli hanno posto in ...
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integrale
integrale termine, introdotto da Jakob Bernoulli nel 1695, usato per indicare una delle nozioni fondamentali dell’analisi matematica, collegata sia al problema della determinazione dell’area [...] derivazione, cioè della ricerca di una funzione di cui sia nota la derivata (→ calcolo integrale, teorema fondamentale del). Se fu proposta all’inizio del secolo da H. Lebesgue. I due tipi di problemi che hanno portato alle prime formulazioni del ...
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Riesz
Riesz Frigyes (Györ 1880 - Budapest 1956) matematico ungherese. Studiò matematica a Göttingen, dove fu allievo di D. Hilbert e H. Minkowski, e a Budapest, dove ottenne il dottorato nel 1902 con [...] Le sue ricerche si basano sulle idee introdotte da M.R. Fréchet, H.-L. Lebesgue, D. Hilbert e altri. Nel 1920, da Kolozsvár dove insegnava, fu chiamato all’università di Szeged, dove fu tra i fondatori dell’Istituto matematico János Bolyai. Nel 1946 ...
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Matematico francese (Beauvais, Oise, 1875 - Parigi 1941), prof. all'univ. di Parigi, socio straniero dei Lincei (1925). Uno dei maggiori esponenti dell'indirizzo critico nella teoria delle funzioni di [...] ha come limite una funzione anch'essa integrabile: in questo teorema appare necessario introdurre il concetto che oggi porta il nome di integrale di L.; interessante è anche il teorema secondo il quale ogni funzione continua e a variazione limitata ...
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