BELTRAMI, Eugenio
Nicola Virgopia
Nacque a Cremona il 16 nov. 1835. Compiuti gli studi secondari nel ginnasio liceo di Cremona, s'iscrisse nel 1853 alla scuola di matematica dell'università di Pavia, [...] fra loro quelle di una medesima coppia; dimostrò i teoremidi Mathet mediante i 471-480.
Bibl.: M. Lévy, Commemorazione di E. B., in Comptes rendus, CXXX (1° sem. 1900), pp. 677-681; E. Pascal, Commemor. di E. B., in Rendic. Ist. lombardo, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Renato Caccioppoli
Luca Dell'Aglio
Figura chiave nello sviluppo del pensiero matematico in Italia durante la prima parte del Novecento, le sue ricerche spaziano nei vari rami dell’analisi matematica, [...] riguarda proprio la considerazione dei limiti che il teoremadi Brouwer presenta dal punto di vista delle applicazioni, in primo luogo per il fatto di costituire un teoremadi esistenza e non di unicità. Su queste basi Caccioppoli giunse all’inizio ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] il liquido, come afferma il principio sperimentale diPascal, dimostrato analiticamente da A.-L. Cauchy, e ultima ha un'espressione che dipende dal tipo di moto (in partic., per moti laminari, vale il teoremadi Bernoulli): v. idrodinamica: III 151 e ...
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macchina
màcchina [Der. del lat. machina, dal gr. machaná o mechané] [LSF] Dispositivo costituito da un complesso di parti collegate in modo da ottenere un certo scopo, che spesso è la produzione di [...] diPascal, 1642) o anche operazioni più complesse realizzate come sequenze di operazioni semplici (m. di Leibniz discreti del comportamento di m. o dispositivi automatici reali o realizzabili; in partic., m. di Turing (v. Gödel, teoremadi: III 56 f ...
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logica
lògica [Lat. logica, dal gr. loġiké (sottinteso téchne "arte"), a sua volta da lógos "discorso, ragionamento"] [ELT] [INF] Il complesso dei circuiti logici che fanno parte di un dispositivo elettronico [...] la quantificazione dei predicati è detta l. del secondo ordine: v. Gödel, teoremadi: III 54 e. ◆ [FAF] L. enunciativa: lo stesso che l. a B. Pascal, P. Fermat, G.W. Leibniz, che introdussero e approfondirono il concetto di probabilità; J.S ...
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LOGICA E INFORMATICA
Carlo Cellucci
I. McCarthy (1963) afferma che è ragionevole sperare che le relazioni tra l'i. e la l. matematica nel prossimo secolo saranno altrettanto fruttuose di quelle tra [...] stessa β−forma normale. Vale questo in generale? Una risposta affermativa è data dal teoremadi Church-Rosser (1936): Se P ▷β M e P ▷β N, allora esiste soddisfatta se si prende y=Dante oppure y=Pascal.
Come mostra questo esempio la risoluzione SLD è ...
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Statistica applicata alle scienze sociali
Italo Scardovi
La statistica e l'immanenza della variabilità
Statistica è parola dai tanti, forse troppi, significati. Essi riflettono, nella loro varietà, [...] partita a dadi: la grande partita dell'evoluzione, che la genetica di popolazioni traduce in una relazione tra probabilità (il principio di equilibrio allelico e genotipico, detto 'teoremadi Hardy-Weinberg', 1908). È l'irriducibile casualità a fare ...
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L'Ottocento: matematica. Geometria superiore
David E. Rowe
Geometria superiore
Per gran parte del XIX sec., i matematici non ebbero un'idea ben definita del campo di ricerca che è possibile chiamare [...] a una rotazione e a una traslazione lungo l'asse di rotazione, in una sorta di movimento a vite (screw-motion). Unendo il teoremadi Chasles alla caratterizzazione di Poinsot dei sistemi di forze agenti su un corpo rigido, si evidenziò un importante ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Gottfried Wilhelm Leibniz
Massimo Mugnai
Gottfried Wilhelm Leibniz
Gli anni giovanili
Gottfried Wilhelm Leibniz nasce a Lipsia il 1° luglio 1646, da famiglia [...] von Tschirnhaus, cultore della matematica, ammiratore della filosofia cartesiana e amico di Spinoza; con lui Leibniz discute gli scritti matematici postumi diPascal. Inoltre conosce personalmente Nicolas Malebranche, con il quale inizia a discutere ...
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Pappo
Pappo [gr. Páppos] [STF] Geometra gr. della fine del sec. 3° d.C. ◆ [ALG] Teoremadi P.: dato un esagono (vertici 1÷6 nella fig. 1), se tre vertici alterni appartengono a una retta e gli altri [...] 'altra retta, allora i punti d'incontro di coppie di lati opposti (L,M,N) sono allineati (sulla retta diPascal); un caso particolare è il piccolo teoremadi P. (il teorema precedente è detto anche grande teoremadi P.), in cui le due rette anzidette ...
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pascaliano
agg. – Relativo allo scienziato e filosofo fr. Blaise Pascal (1623-1662), alla sua opera, alle sue teorie filosofiche e scientifiche: geometria p., la geometria di uno spazio nel quale valga il teorema di Pascal (o di Pappo-Pascal,...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...