metodo numerico
metodo numerico metodo di calcolo che fornisce soluzioni, per lo più approssimate, di problemi di difficile risoluzione analitica e permette la stima dell’errore che può essere contenuto [...] il metodo dei → trapezi e il metodo di → Cavalieri-Simpson. Tutti i metodi numerici sono giustificati da opportuni teoremi di analisi numerica che ne garantiscono sia la convergenza sotto opportune condizioni iniziali, numeriche o geometriche, sia la ...
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deduzione, regola di
deduzione, regola di locuzione equivalente a regola di → inferenza; indica una regola che permette il passaggio da una formula ben formata (ƒbƒ) a un’altra in una catena di deduzione. [...] ridursi a una) sono gli assiomi del sistema formale preso in considerazione, mentre la ƒbƒ a cui si arriva è il teorema. Il → modus ponens (mp), il → modus tollens (mt) o l’introduzione della congiunzione (ic), che permette di dedurre da due formule ...
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logico
lògico [agg. (pl.m. -ci) Der. del lat. logicus, dal gr. log✄ikós, a sua volta da lógos "discorso, ragio-namento"] [LSF] Che concerne la logica o che è conforme a essa come retto modo di ragionare. [...] x; per le rispettive tavole di verità e per i dispositivi che le realizzano, v. circuiti logici. ◆ [ALG] [FAF] Teorema l.: nella logica matematica, è un'espressione del linguaggio simbolico adottato che ha la proprietà di essere deducibile (mediante ...
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In fisica e tecnica, termine usato, con diverse specificazioni, per indicare varie grandezze, scalari o vettoriali, aventi in comune il fatto di poter essere definite come prodotto di una certa altra grandezza [...] un punto materiale P in moto, di massa m, velocità v, il m. suddetto, rispetto a un polo O vale L=OP×mv, e il teorema ora ricordato si esprime nella relazione
dove M0 è il momento rispetto a O, della forza totale F agente su P, L̇ il derivato di L ...
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WALRAS, Marie-Esprit-Léon
Alfonso De Pietri-Tonelli
Economista, figlio del precedente, nato a Evreux (Normandia), il 18 dicembre 1834, morto a Clarens, presso Losanna, il 5 gennaio 1910.
Prese le mosse [...] per primo e ritenendo di averla dimostrata matematicamente.
W. fu primo a voler dare la dimostrazione del teorema di massima soddisfazione nella capitalizzazione, con l'eguaglianza degl'interessi netti dei capitali. Ha proceduto alla determinazione ...
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Matematica, nata a Roma il 12 dicembre 1913 e ivi morta il 13 aprile 2014. Figlia di Guido Castelnuovo e nipote di Federigo Enriques, suo zio materno, si laureò nel 1936 presso l’Università di Roma. Qui [...] cartoncino con cui effettuare la scomposizione e ricomposizione di figure piane e che possono essere utilizzati anche per ricavare teoremi quali quello di Pitagora; per giungere poi, attraverso il confronto di aree, al concetto di uguaglianza e alla ...
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RETTANGOLO (ted. Rechteck)
Attilio Frajese
Quadrangolo convesso (vedi poligono) avente quattro angoli retti. È un particolare parallelogrammo e, fra i parallelogrammi, si può caratterizzare come quello [...] la nota trasformazione d'un rettangolo in un quadrato equivalente. In forza dell'osservazione generale che precede, molti teoremi geometrici, in cui s'enuncia una proporzione tra segmenti, si possono anche esprimere mediante l'equivalenza di due ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. Alternative all'astronomia tolemaica
George A. Saliba
Alternative all'astronomia tolemaica
Fu relativamente facile trovare difetti [...] un eccentrico di centro K e un concentrico con un epiciclo il cui raggio HN è uguale all'eccentricità QK. L'altro teorema è il cosiddetto 'lemma di al-῾Urḍī', che qui è rappresentato schematicamente dalle linee parallele DO e KN, come nel caso del ...
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applicazione lineare
applicazione lineare detta anche omomorfismo di spazi vettoriali, è una applicazione ƒ: V → W tra due spazi vettoriali V e W su un campo K, con le due seguenti proprietà:
• ƒ(v1 [...] e del codominio dell’applicazione e sono legati dall’isomorfismo V/Ker(ƒ) ≅ Im(ƒ) (primo teorema di omomorfismo; → omomorfismo e isomorfismo, teoremi di).
Se sia V che W hanno dimensione finita, allora resta definito un isomorfismo tra lo spazio ...
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Godel, Kurt
Gödel, Kurt
Matematico e filosofo austriaco, naturalizzato statunitense (Brno 1906 - Princeton 1978). Libero docente di matematica nell’univ. di Vienna (1933-38), fu uno degli studiosi che [...] l’insieme degli assiomi in modo che contenga la proposizione né dimostrata né refutata nel sistema. Un’interessante conseguenza del teorema di G. è che nel sistema T non è dimostrabile la proposizione che asserisce la coerenza dello stesso T, o ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile o intellettiva e il relativo oggetto,...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...