Consumi
George Katona
di George Katona
Consumi
sommario: 1. Il mutato ruolo del consumatore. 2. Dati statistici: a) ripartizione del PNL e delle spese dei consumatori; b) le spese discrezionali; c) [...] J. M. Keynes collocò questo problema al centro della sua teoria e propose, al fine di spiegare l'effetto delle variazioni in altri paesi o negli stessi Stati Uniti. L'economia comportamentista non postula principi validi per tutti i tempi e per tutti ...
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Apprendimento
Clotilde Pontecorvo
Introduzione
Il termine 'apprendimento' ha, nella ricerca psicologica attuale, almeno due accezioni: una ristretta e una estesa. Nell'accezione ristretta, che è circoscritta [...] dello 'sviluppo senza strutture' (e quindi per accumulazione quantitativa) proprio del comportamentismo, e delle 'strutture senza sviluppo' proposte dalla teoria gestaltista. Le strutture sono sistemi organizzati di operazioni, sono 'strutture di ...
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Cognitivi, processi
Domenico Parisi
La psicologia cognitiva
Il termine 'cognitivo', benché derivato originariamente dal latino, è stato importato nella letteratura scientifica italiana dalla lingua [...] - e ciò in buona misura sotto l'influenza della teoria linguistica di Noam Chomsky, che negli ultimi decenni è andata scuole psicologiche del passato, dalla psicologia della Gestalt al comportamentismo. E va anche detto che il metodo sperimentale, ...
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Economia
Pier Luigi Sacco
di Pier Luigi Sacco
Economia
sommario: 1. La teoria neoclassica a un bivio. 2. L'economia comportamentale (behavioral economics). 3. La socio-economia. □ Bibliografia.
1. La [...] 'economia comportamentale non solo non fa riferimento al comportamentismo nella sua comune accezione in psicologia, ma anzi nell'aver sottolineato la centralità dei problemi di fairness per la teoria e la politica economica - in fondo, non si può ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento la psicologia è contraddistinta dalla dialettica tra due contrapposte [...] per spiegare diverse illusioni ottiche.
Nell’ambito della psicologia sociale le teorie della Gestalt entrano in conflitto con quelle comportamentiste statunitensi, che descrivono il comportamento sociale come regolato dalle gratificazioni sociali ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] o mentale. Alle riflessioni di C.S. Peirce e di G.H. Mead si può far risalire la prima comparsa di quella teoria pragmatista o comportamentista del s. che, riproposta da C.K. Ogden e I.A. Richards con The meaning of meaning (1923), fatta valere nella ...
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strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] degli statunitensi F. Boas, R. Benedict, E. Sapir, nella teoria economica e nella sociologia fin dal tardo 19° sec., in linguistica con i presupposti antimentalisti dettati dalla psicologia comportamentista, una descrizione del sistema linguistico ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] ogni organismo e la fonte di ogni c.; le stesse ipotesi e teorie scientifiche che determinano il progresso della c. non sono che tentativi di le più varie scienze naturali, dalla psicologia comportamentista (di tipo skinneriano) alla neurofisiologia, ...
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Attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera come esterna a sé.
Orientamenti e sviluppi teorici
Il termine p. abbraccia tutta una serie di processi [...] di processi astratti di pensiero.
Nell’ambito della corrente comportamentista, si riduce il p. a una risposta allo studi sul p. si è avuta con indirizzi di ricerca orientati nel senso della teoria dell’informazione (A. Newell e H. A. Simon). Il p. è ...
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Psicologo statunitense (West Newton, Mass., 1886 - Berkeley, California, 1959). Prof. di psicologia all'univ. di California, fu sostenitore del behaviorismo "molare" (in contraddistinzione e a critica [...] bisogno, ecc.) e cognitive (aspettative, cognizioni, ecc.). Nello sviluppo delle teorie cognitivistiche si è fatto spesso riferimento ai principi del "comportamentismo finalizzato" di Tolman. Rigorosamente fondato su un'ampia sperimentazione (animale ...
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stimolo
stìmolo (ant. stìmulo) s. m. [dal lat. stimŭlus «pungolo, incitamento, stimolo» (affine a instigare «istigare» e al gr. στίζω «pungere»; v. stigma1)]. – 1. a. non com. Pungolo, bastone terminante in una punta di ferro per incitare...
cognitivismo
s. m. [dall’ingl. cognitivism, der. di cognitive «cognitivo»]. – Orientamento della psicologia sperimentale (detto anche psicologia cognitiva) che privilegia lo studio dei processi cognitivi (percezione, memoria, ragionamento,...