Nome usato dagli antichi per indicare gli oggetti celesti da essi conosciuti (Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) che non occupassero una posizione fissa sulla sfera celeste. Attualmente [...] ) formando direttamente cristalli di ghiaccio. Secondo le teorie astrofisiche ciò ebbe importanti conseguenze; il Sole, più piccola della massa deglianelli di Urano (tutte insieme, le particelle deglianelli di Giove formerebbero un satellite ...
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Parte della elettrologia che ha per oggetto lo studio delle mutue azioni fra circuiti percorsi da corrente ( azioni elettrodinamiche) e, più in generale, delle interazioni fra cariche in moto e campi elettromagnetici. [...] è indipendente dal sistema di riferimento. Una delle forme invarianti della teoria delle perturbazioni consiste nello sviluppare in serie di potenze di e negli ultimi decenni, grazie alla realizzazione deglianelli di accumulazione.
L’e. quantistica è ...
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Anatomia
N. del seno (o n. seno-atriale) Formazione anatomica situata nell’atrio destro del cuore, in corrispondenza dello sbocco della vena cava superiore, importante nella regolazione del ritmo cardiaco.
Astronomia
Per [...] , la cosiddetta teoriadegli atomi vortice, in cui gli atomi erano considerati come mulinelli (vortici) nell’etere (onnipervasivo substrato fluido dello spazio a tre dimensioni). Kelvin immaginava questi mulinelli come anelli di fumo che fossero ...
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Fisico scozzese (Edimburgo 1831 - Cambridge 1879). Contribuì allo sviluppo della fisica con la teoria del campo elettromagnetico e la prima formulazione statistica della teoria cinetica dei gas. Appartenente [...] nuova cattedra di fisica sperimentale. Una ricerca sulla stabilità deglianelli di Saturno (1859), che gli valse l'assegnazione le costanti elettriche dell'etere. Una verifica più diretta della sua teoria sarà opera di H. Hertz (1887). Fra gli altri ...
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(App. II, i, p. 4; III, i, p. 4; IV, i, p. 12; V, i, p. 9)
Fisica
Gli a. di particelle, cioè i dispositivi o impianti per conferire a fasci di particelle elettricamente cariche energie di valore elevato, [...] App.V. Ormai denominati anelli di collisione (AC), contribuiranno alla scoperta di nuove particelle elementari e alla verifica della teoria dell'unificazione delle forze forti e deboli. Nell'App. V si affronta inoltre l'impiego degli a. nella ricerca ...
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MICROSCOPIO (XXIII, p. 221)
Vasco RONCHI
Carlo CASTAGNOLI
Mentre l'avvento della microscopia elettronica e protonica (v. appresso) portava a prevedere per il microscopio ottico una utilizzazione modellata [...] raggio del dischetto (e non vale la pena di occuparsi deglianelli, data la loro lieve luminosità) è visto dal punto v. microscopio, XXIII, p. 221 segg.), a proposito della teoria di Abbe, consideriamo ancora come oggetto un reticolo a frequenza ...
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Negli anni 1949-50 si è verificato un nuovo sostanziale progresso, dovuto principalmente a S. Tomonaga (e collaboratori; questi risultati erano stati in parte ottenuti, in Giappone, già negli anni precedenti, [...] con i dati sperimentali) degl'integrali che risultano divergenti. Evidentemente la teoria è utilizzabile solo nella coppia di fotoni o di muoni. Gli esperimenti vengono compiuti in anelli di accumulazione, fino a energie di molti GeV (miliardi di ...
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Nanotecnologie e nanotubi
Giorgio Benedek e Paolo Milani
sommario: 1. Definizione, storia e fondamenti fisici della nanotecnologia. 2. Tipologie delle nanostrutture. 3. Processi di assemblaggio e manipolazione. [...] oppure come semiconduttori, a seconda dell'orientazione deglianelli esagonali rispetto all'asse del nanotubo. Queste (metodo Car-Parrinello; v. Car e Parrinello, 1985) fondati sulla teoria del funzionale densità (v. Hohenberg e Kohn, 1964) - quanto ...
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Criofisica
CCornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp
D. de Klerk
H. C. Kramers
di Cornelis J. Gorter e W. J. Huiskamp, D. de Klerk, H. C. Kramers
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) definizione; b) la ‛preistoria'; [...] flusso dei due fluidi si vengano a creare delle linee o deglianelli vorticosi, e che a causa del moto di questi, insieme al quanto di flusso non è uguale a h/e, come ci si aspettava dalla teoria, ma ad h/2e (v. sopra, È g). Ciò fa pensare che nella ...
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Quanti, teoria dei
GGian Carlo Wick
Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica, di Gian Carlo Wick
Elettrodinamica quantistica, di Gian Carlo Wick
Meccanica quantistica
SOMMARIO: 1. Introduzione: a) il [...] più sorprendente, la costante h appare come l'anello di congiunzione fra interpretazioni della realtà fisica reciprocamente incompatibili in buona parte a H. A. Lorentz (teoriadegli elettroni), dà inoltre un quadro particolareggiato di molti altri ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, persone, per tener sospesi oggetti...
evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...