DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] che il D. poneva alla base di quest'opera: la teoria di un unico tipo originario indeterminato che egli contrapponeva alla teoriadei quattro tipi di G. Cuvier, e la teoria dello sviluppo delle forme organiche come serie di metamorfosi della forma ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] senz'altro con la "biologia", ovvero con la teoriadei fenomeni vitali nel più lato senso - cui si era tipi di "cellule midollari", insinuando fondati dubbi sulla presunta metaplasia dei globuli bianchi in globuli rossi, e la conformazione dei ...
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BELLINI, Lorenzo
Giulio Coari
Claudio Mutini
Nacque a Firenze da una modesta famiglia di commercianti il 3 sett. 1643. Studiò presso i gesuiti del collegio fiorentino di S. Giovannino e poi, usufruendo [...] malattie prese in considerazione, ed esanunò anche i vari tipi di febbre con un concetto etiologico che era, per 1957, pp. 66, 174 s., 403 s.; M. G. Nardi, La teoriadei sapori nel pensiero di L. B., in Actes du Symposium international sur les ...
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MANARDI (Manardo), Giovanni
Margherita Palumbo
Nacque a Ferrara il 24 luglio 1462 da Francesco, notaio di famiglia nobile.
Allievo nello Studio cittadino di B. Guarini, F. Benzi e Niccolò da Lonigo [...] 1535, nel 1540 la raccolta apparve infine a Basilea, per i tipi di M. Isengrin, in venti libri, comprendente 103 lettere, di VII, 2; XIV, 4) o ricorrere a oroscopi, amuleti e alla teoriadei giorni critici, tema su cui il M. fu in polemica con G. ...
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BORDA, Siro
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Nato a Pavia il 13 sett. 1764, studiò medicina nell'ateneo della sua città - allievo, tra gli altri, di S. A. Tissot - ove si laureò il 10 apr. 1784. Fu nominato ripetitore di materia [...] di medicamenti allora in uso.
La teoriadei controstimoli nacque sul finire del sec. XVIII a opera di G. Rasori, che, modificando in parte la teoria originale di G. Brown, concepì l'esistenza di due tipi fondamentali di malattie: quelle dipendenti da ...
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GOLGI, Camillo
Guido Cimino
Terzogenito di quattro figli, nacque a Corteno (dal 1956 Corteno Golgi), nel Bresciano, il 7 luglio 1843. Il padre Alessandro, che aveva sposato la cugina Carolina Golgi, [...] reazione nera", ed è corredato da 24 pregevoli tavole che raffigurano vari tipi di cellule nervose. Il libro, arricchito da altri studi e per altre parole formulare "teorie" istologiche. Anzi, a ben vedere, le teoriedei microscopisti non erano solo ...
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DE GIOVANNI, Achille
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Sabbioneta (Mantova) il 28 sett. 1838 da Mario, medico condotto e possidente, prematuramente scomparso, e Rosina Traversi. Adolescente, sentì il richiamo [...] che avrebbe conservato fino alla fine dei suoi giorni.
Durante il lungo periodo conoscenza delle teorie filosofiche sulle A. D. sullo sviluppo della clinica neuropsichiatrica (i tipi morfologici e la clinica del neurovegetativo), in Arch. di ...
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CORTI, Alfonso
Mirko D. Grmek
Nacque a Gambarana in Lomellina (allora provincia del Regno sardo, ora prov. di Pavia) il 15 giugno 1822, primogenito di Gaspare marchese di Santo Stefano Belbo e da Beatrice [...] poi a distinguere, grazie allo sfibramento così realizzato, vari tipi di cellule ganglionari e, come precisa lui stesso, ad acquistare manuale, privo dei tormenti delle astrazioni filosofiche e diffidente delle belle parole e delle teorie audaci, ...
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BIGNAMI, Amico
Francesco Bignami
Nacque a Bologna il 25 apr. 1862 da Francesco ed Eugenia Mazzoni; laureatosi in medicina e chirurgia nell'università di Roma nel 1887, nello stesso anno entrò come aiuto [...] ottenuto da puntura della milza mise in evidenza i vari tipi dì febbre provocata da Plasmodium praecox, le cui forme di stabilita la pluralità dei parassiti malarici, in contrasto con i sostenitori della teoria unitaria, rappresentati soprattutto ...
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FERRI (Ferro), Alfonso
Antonella Pagano
Nacque con ogni probabilità agli inizi del '500 a Napoli (anche se alcuni autori lo dicono nato a Faenza) e si addottorò in arti e medicina, approfondendo nel [...] . Il F., alla luce della teoria umorale allora vigente, considera il guaiaco in cui si analizzano i diversi tipi di ferite, la diversa sintomatologia e II (1911), p. 8; L. v. Pastor, Storia dei papi, V, Roma 1914, p. 689; P. Capparoni, Imaestri ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...