Alchimia
Mario Bussagli
R. Halleux
A. Bausani
Dall'arabo al-kīmiyā', disciplina che, sulla base del ragionamento analogico, ricava dall'esperienza della pratica metallurgica, fittile o tintoria i [...] trattati d'alchimia. Impostata sul valore esoterico del mercurio (rasāyana) l'a. 'mistici'; l'a. degli artigiani e dei lavoratori prevalentemente 'pratici' (compresi i falsari).
Il i suoi componenti. Anche se la teoria di Jābir sembra avere in sé ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] durante l'estate del 1913: "Venetian Painters primo lavoro di Berenson: andrebbe rifatto in questo senso, di trovare, traverso lo studio di quei pittori, una teoriadel colore, come traverso i fiorentini ha trovato una teoria dei valori tattili, e ...
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GIACOMELLI, Mario
Marco Andreani
Nacque il 1° agosto 1925 a Senigallia (Ancona), da Alfredo e da Libera Guidini. Ebbe due sorelle, Maria e Jole (un fratello nato prima di lui e chiamato Mario morì nel [...] organizzare la sua prima personale. Profondamente convinto del suo valore, Giacomelli decise di mostrare al pubblico l'intera Ispirato alla teoriadel pedinamento di Cesare Zavattini, in contatto con Crocenzi dal 1958, questo lavoro costituiva un ...
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CENNINI, Cennino
Mina Bacci
Pasquale Stoppelli
Nacque da Drea (Andrea) a Colle di Val d'Elsa nella seconda metà del sec. XIV. Il padre era probabilmente pittore, e il C. si indirizzò sulla stessa via, [...] lavoro de primi uomini (la pittura sarebbe, di conseguenza, ars mechanica). L'antecedente più prossimo deldel trattato è la definizione delle misure e delle proporzioni dell'uomo. Nel fissare la teoriadel Cinquecento; l'affermazione delvalore ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] ’antico e il lavoro critico che l’ teorie e d’istituti. La filologia si fa strumento raffinato di critica anche sul terreno della teologia (L. Valla, Erasmo da Rotterdam); la retorica e la dialettica vengono prendendo coscienza del loro valore ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] di produzione e di organizzazione dellavoro; lo sviluppo delle scienze enunciarono in forma sistematica la teoriadel flusso a due fasi, del singolo individuo in quanto rappresenta la risposta ultima alle esigenze di significato (Weber) o di valore ...
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Pittore (Parigi 1859 - ivi 1891). Artista profondamente interessato allo studio dei problemi teorici legati alla ricerca visiva e formale, S. sviluppò la tecnica detta poi pointillisme (puntinismo). Tra [...] rivelazione della pittura impressionista all'Esposizione del 1879, accentuando la sua crisi nei paesaggi rurali, casolari, uomini al lavoro, in cui la tematica si Rijksmuseum Kröller-Müller) la sua teoria sul valore della direzione della linea e dei ...
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LINGUAGGI VISIVI
Sebastiano Porretta
Rossella Caruso
Silvia Bordini
Ricerca e sperimentazione nel linguaggio fotografico (1945-93). − La ripresa economica e industriale seguita alla seconda guerra [...] è quella della sequenza in cui aggiunge un valore temporale altrimenti assente e che risente in questo dell come Life (1972) e il lavorodel fotoreporter si trasforma da cacciatore di gli insegnamenti la semiotica, la teoria dei segni e dei simboli, ...
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Novecento
Mariuccia Salvati
(XXIV, p. 994)
Le fortune di una parola
Il costituirsi nel linguaggio italiano della voce Novecento come oggetto di trattazione storiografica specifica è un processo solo [...] "una delle principali lacune della teoria liberale classica riguardava quei beni di bilancio e di sintesi teorica del suo lavoro di storico - affermando che il seconda invece segnata dai valoridel mercato, del liberalismo, di un consapevole ...
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POSTMODERNO
Giorgio Patrizi
Maria Anita Stefanelli
Stefano Chiodi
Ada Francesca Marcianò
Letteratura. - L'uso del termine p. è già rinvenibile negli anni Trenta, allorché il compilatore di una Antologia [...] di aperta polemica con il moderno − le cui teorie sono accusate di aver distrutto la cultura tradizionale dei non in base a un puro capriccio: l'artista lavora sì senza regole, ma per stabilire le regole l'esaltazione delvalore di continuità ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...