Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giuseppe Luigi Lagrange
Luigi Pepe
Lagrange fu uno dei maggiori scienziati dell’età dei lumi. Giovanissimo, iniziò una corrispondenza con i più importanti matematici dell’epoca, tra cui Jean-Baptiste [...] e scientifico di altissimo valore che si protrasse per lavoro siamo nel campo delle applicazioni della matematica alle scienze umane, che ebbe nella seconda metà del si veda Una memoria inedita di Lagrange sulla teoria delle parallele, a cura di M.T. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Vezio Crisafulli
Mario Sirimarco
Crisafulli, con Carlo Esposito e Costantino Mortati, è stato tra i più grandi costituzionalisti, e ha offerto a tutta la cultura giuridica del nostro Paese (non solo, [...] normativismo: in coerenza con i primi lavori, è sempre presente la constatazione delle sospesa tra filosofia del diritto, teoria generale e trattazione il rifiuto dello Stato (dello Stato come valore etico, come potere unitario ed unificante, che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Guido Castelnuovo
Pietro Nastasi
Guido Castelnuovo è stato, insieme a Corrado Segre (1863-1924), e ai suoi allievi Federigo Enriques e Francesco Severi (1879-1961), il fondatore della scuola italiana [...] inoltre il Betti, che ha un grande valore come matematico, e specialmente come analista. prima legga se può le litografie di Del Re [incaricato del corso nel biennio 1889-90 e i suoi lavori sui metodi statistici in fisica e sulla teoria delle ...
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BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] grazia del redentore, può operare per raggiungere la salvezza; i meriti del Cristo, comunque, se in teorialavori eruditi commissionatigli nel 1749 dal padre Gioia, cioè la preparazione del Bollario e degli Annali agostiniani. Né grande valore ebbe ...
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BIZZOZERO, Giulio
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Varese il 20 marzo 1846. Compiuti gli studi classici a Milano, s'iscrisse alla facoltà di medicina dell'università di Pavia dopo un'iniziale perplessità [...] con la "biologia", ovvero con la teoria dei fenomeni vitali nel più lato senso nuovo periodico si apriva con un lavorodel B. e del Manfredi Sul mollusco contagioso (pp. per limitare il valore della classificazione del Bizzozero. Riferendoci all ...
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CORNELIO, Tommaso
Vittor Ivo Comparato
Nato a Rovito, nei pressi di Cosenza, nel 1614, il C. fu uno dei protagonisti della rivoluzione scientifica del XVII secolo nell'area meridionale. Della sua giovinezza [...] del 1646). Il C. considerava questa sua operetta imperfetta e tornò a lavorarci molto discorsero "del vero modo di filosofare", di teoria della sensazione da parte degli amici, di affermare il valore intellettuale e politico della svolta da lui ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Leonardo Fibonacci
Veronica Gavagna
Leonardo Fibonacci, noto anche come Leonardo Pisano, fu il matematico più importante nell’Occidente latino del 13° secolo. Le sue opere, che rappresentano una summa [...] viaggi di lavoro in Egitto, preludono alla costruzione di una teoria dei numeri congrui, cioè dei li generava secondo determinati criteri. Nell’esempio del Liber abaci compaiono i primi dodici termini ’attribuire un valore paradigmatico rispettivamente ...
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CERONE, Domenico Pietro
Alessandra Ascarelli
Nacque a Bergamo nel 1566, come si ricava dalla scritta "D. Petrus Ceronus-Bergomum-Anno Aetatis Suae XXXXVII" che incornicia il ritratto che lo raffigura [...] pedagogico che aveva animato il C. nel riprendere il lavoro, già interrotto dal trasferimento in Sardegna, spiega così giudizio sull'opera del C.; infatti se H. Anglès ne loda il valore storico come introduzione alla teoria musicale che si inserisce ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Incluso a buon diritto da Claudius Cantincula nel triumvirato dei grandi riformatori della giurisprudenza rinascimentale, assieme a Guillaume Budé e Adalricus Zasius, Alciato ha dato precocemente voce [...] nell’ultimo cap. del libro XII dei Parerga, edito postumo, nega valore scientifico ai responsa mettere in contatto nel processo teoria e prassi, con giovamento l’attendibilità di tanta parte dellavoro interpretativo dei giuristi medievali.
Quasi ...
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ESPOSITO, Carlo
Fulco Lanchester
Nato a Napoli da Michele, noleggiatore marittimo, e Concetta Angelino il 18 ag. 1902, compì in quella città gli studi medi ed universitari e conseguì - con lode e pubblicazione [...] ) e su Il valore dello Stato in Aristotele (in Rivista internazionale di filosofia del diritto, VII [1927 sottopone altri a valutazione giuridica". Nel lavoro su Organo, ufficio e soggettività dell' anni Trenta per la teoria generale e la dottrina ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...