sovrappiù In economia, nella teoria fisiocratica e, più in generale, nell’economia classica, il prodotto netto espresso in termini fisici, una volta detratta dal prodotto complessivo la parte che deve [...] condizioni di partenza del processo produttivo (ingl. surplus).
Teoriedel sovrappiù Genericamente le teorie formulate nell’ della produttività, favorita dal processo di divisione dellavoro e dall’affermazione dei metodi di produzione capitalistici ...
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sfruttamento In economia, s. del credito, forma di concorrenza sleale che si attua mediante l’avvicinamento nominativo del proprio prodotto a quello altrui già affermato, per sfruttare il credito e la [...] notorietà di cui questo gode.
È detta teoria dello s. dellavoro la teoria marxista secondo la quale il salario è inferiore al valore delle merci prodotte dal lavoratore: il valore dello s. è dato dal plusvalore (➔) che, in un sistema capitalistico, ...
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TERRITORIO
Franco Fiorelli
. Significati generali della politica del territorio. - "Territorio" significa una divisione della terra - convenzionalmente politico-amministrativa - in cui si svolgono o [...] politici di Parigi nel 1975), dalla teoria politica il termine t. è stato naturali e storici della vita e dellavoro umano - ha tardato ad affermarsi et la planification, ivi 1968; W. Alonso, Valore e uso del suolo urbano, Padova 1972; P. H. Dericke ...
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ZOLFO (fr. soufre; sp. azufre; ted. Schwefel; ingl. sulphur)
Alfredo QUARTAROLI
Carlo RODANO
Federico MILLOSEVICH
Alberico BENEDICENTI
Leonardo MANFREDI
Elemento metalloidico, simbolo S, peso atomico [...] che porta la vischiosità a valori crescenti fino a un massimo,
Teorie sul funzionamento dei calcaroni e dei forni Gill. - Secondo una teoria accettata quale sono in corso i lavori di tracciamento. L'esaurimento del primo livello si compie appiccando ...
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METROPOLITANE, AREE
Enzo Scandurra
Renato Gavasci
Massimo Grisolia
Francesco Filippi
Aurelio Marchionna
Renato Gavasci
Sempre più elevata è la percentuale di popolazione mondiale che è insediata [...] di pendolarismo per motivi di lavoro e di studio; nell'ingovernabilità e lungo le autostrade. Nel caso del piombo, il valore limite di qualità dell'aria attualmente vigente suburbane, è stato chiamato ''Teoria dei buchi neri degli investimenti ...
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STATISTICA ECONOMICA
Giorgio Marbach
Come è norma per ogni disciplina scientifica, e ancor più per le discipline che hanno per oggetto di osservazione i fatti sociali o quelli economici, convinzioni [...] ripensamento sulle nozioni stesse di produzione e di valore aggiunto, fin qui pietre angolari di ogni schema (che hanno rilievo se sono misurabili) e teoria (che ha rilievo se conduce a un' dinamica di breve periodo del mercato dellavoro. A tal fine è ...
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MONETARISMO
Fabio C. Bagliano
Giancarlo Marini
(App. IV, II, p. 499)
Dagli anni Cinquanta all'inizio degli anni Ottanta la teoria economica nota con il nome di m. ha rappresentato la principale alternativa [...] .
La complessità, rispetto alla teoria keynesiana, del meccanismo di trasmissione monetarista sopra la produzione può aumentare rispetto al valore ipotetico ''naturale'' con prezzi stabili in uso nel mercato dellavoro, comporterebbe perdite secche di ...
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SOCIETÀ POSTINDUSTRIALE
Domenico De Masi
Come alla fine del 1700 si avvertì il passaggio dalla società rurale a quella industriale, ma si stentò a individuare e fissare i tratti essenziali della nuova [...] rapporti nuovi che si stabiliscono tra la teoria e la pratica sperimentale, tra la il ''volto nuovo dell'economia'' e del mercato dellavoro che attira Bell: nel 1870 − , demassificherà la cultura recuperando il valore dell'individuo. A una visione ...
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REGOLAMENTAZIONE
Pierluigi Sabbatini
Economia e finanza. - Con il termine ''regolamentazione'' generalmente s'intende un intervento pubblico di carattere amministrativo, realizzato da un ente all'uopo [...] primo ordine di fallimenti del mercato individuati da questa teoria riguarda il monopolio naturale, alla r. delle condizioni di lavoro (normativa antinfortunistica) che si di rendimento ''equo'' sul valoredel capitale, porta a eccessivi investimenti ...
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MACRO- e MICROECONOMIA
Giovanni Demaria
Negli indirizzi classico e neoclassico, e specialmente in quelli culminati nei sistemi dell'equilibrio economico generale proposti dalla scuola di Losanna, le [...] del 1933. Devono però anche ricordarsi, soprattutto come precursori, F. Quesnay (per il concetto di "tableau économique"), R. Malthus e J. B. Say (per il concetto di "domanda effettiva"), C. Marx (per i concetti di "lavoro medio sociale" e di "valore ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...