. Termine (ingl. Exobiology) introdotto da J. Lederberg nella riunione del COSPAR (Commettee on Space Research) tenutasi a Nizza nel 1957, per denominare il ramo della biologia che indaga sulle possibilità [...] condizioni adatte si svilupperebbero dando origine ai primi organismi, dai quali avrebbe inizio l'evoluzione. Tale sarebbe stata l'origine della vita sulla terra. La teoria di Arrhenius non è oggi ritenuta valida, perché le condizioni fisiche che si ...
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I progressi nel campo delle m. e. offrono un tipico esempio di evoluzione interdisciplinare della scienza e della tecnica. Per quanto riguarda le metodologie, le m. e. hanno beneficiato dell'evoluzione [...] programmazione dell'attività ordinaria e di quella necessaria per ricerca e sviluppo; b) organizzazione dellateoria e della problematica: essi di dispositivi che immagazzinano informazioni sull'evoluzione del segnale in istanti precedenti e le ...
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NEUTRONE (XXIV, p. 704)
Gilberto Bernardini
Questa particella neutra, scoperta tra la fine del 1932 e i primi del 1933 da F. Joliot, sua moglie J. Joliot-Curie e da J. Chadwick, ha una massa quasi uguale [...] tutte le loro proprietà intrinseche. Ha inoltre permesso di dare una teoriadell'emissione dei raggi β (a spettro continuo), che, per quanto ancora in evoluzione, è sicuramente quella secondo la quale si dovrà procedere per risolvere definitivamente ...
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INDIVIDUALISMO
Giovanni Vidari
. In economia individualismo è la dottrina che vede nell'homo oeconomicus il produttore della ricchezza, e nel suo interesse egoistico il principio onde il valore è giudicato. [...] il principio edonistico e utilitario alle leggi dell'evoluzione; nel Nietzsche, che conserva accanto alla erreur individualiste, Parigi 1898; A. L. Martinazzoli, La teoriadell'individualismo secondo John Stuarty Mill, Milano 1905; G. Palante, ...
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ROYCE, Josiah
Guido Calogero
Pensatore americano, nato a Glass Valley in California nel novembre 1855, morto a Boston nel settembre 1916. Dopo avere studiato all'università di California e alla Johns [...] sviluppo che egli dà al suo sistema con la teoriadell'"interpretazione". Quest'ultima, nella sua distinzione dalla evoluzione nel pensiero di J. R., Palermo 1920; S. Galgano, Il pensiero filosofico e morale di J. R., in Giornale critico della ...
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WEISMANN, August
Giuseppe Montalenti
Biologo, nato a Francoforte sul Meno il 17 gennaio 1834, morto a Friburgo in B. il 5 novembre 1914. Studiò medicina a Gottinga, e si laureò nel 1856. Nel 1856-57 [...] ", cioè sulle cellule destinate alla riproduzione, ed è perciò nulla agli effetti dell'eredità e quindi dell'evoluzione. Il W. è inoltre autore dellateoriadella continuità del plasma germinale (v. eredità), secondo la quale le cellule germinali ...
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RITTER, Johann Wilhelm
Maryla Falk
Pensatore tedesco, nato il 16 dicembre 1776 a Samitz in Slesia, morto il 23 gennaio 1810 a Monaco. Giunto a 19 anni a Jena, compie rapidamente, da autodidatta, gli [...] , è solo uno stadio inferiore nella scala dell'evoluzione. Altre osservazioni, accompagnate talvolta da intuizioni geniali teoriadella coscienza passiva tradotta nel moto involontario, teoria che tende a stabilire la continuità tra i processi della ...
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SANARELLI, Giuseppe
Medico, nato a Monte San Savino (Arezzo) il 24 settembre 1864. Si laureò a Siena (1889), dove fu libero docente d'igiene (1893), poi professore titolare (1895). Fondò e diresse l'istituto [...] dell'eredo-immunità (1916-1931) da lui opposta alla teoriadell'eredo-disposizione. Nel 1924 dimostrò la possibilità della primo descrisse tale simbiosi.
Opere principali: Tubercolosi ed evoluzione sociale (Milano 1913); Manuale d'igiene generale e ...
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MAYR, Ernst
Marco Vari
Biologo statunitense, nato a Kempten (Germania) il 5 luglio 1904. Professore di Zoologia alla Harvard University (1953-75), è ora professore emerito. Le sue ricerche in ambito [...] fuscus graelsii e il Larus argentatus argentatus. In altre zone della terra si trovano invece forme aventi caratteri intermedi fra l'una teoria sintetica dell'evoluzione (v. evoluzione, in questa Appendice) egli effettuò una completa revisione della ...
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. È, oggi, tanto il 5° grado delle scale modali maggiore e minore, quanto l'accordo che vi si appoggia. L'accordo di dominante esercita la funzione di moto esplicata specialmente dalla sensibile ascendente, [...] compiuta intorno ad essa la maggior parte dell'evoluzione armonistica, sia pratica sia teorica, fino delle orazioni, ecc. Nella pratica, specie dei canti più antichi, il rapporto fra tonica e dominante non è ben chiaro né stabile; ma in teoria ...
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evoluzione
evoluzióne s. f. [dal lat. evolutio -onis, der. di evolvĕre, propr. «svolgere (il rotolo di papiro per leggere)»]. – 1. Nel sign. proprio, svolgimento, sviluppo, spiegamento; quindi, movimento ordinato a un fine: i due compagni...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...