MIRANDA, Carlo
Franco Palladino
Nacque a Napoli il 15 ag. 1912 da Giovanni, medico e professore all’Università di Napoli (di cui fu rettore nel 1921-23) e da Elena Nimmo.
Compiuti gli studi secondari, [...] Lewy. Negli anni accademici 1935-37 fu incaricato dell’insegnamento di teoriadelle funzioni all’Università di Roma. Nel 1937 vinse questioni relative ai sistemi di tipo ellittico e all’integrazionedelle forme differenziali esterne di grado n-1 in n ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cesare L. Musatti
Luciano Mecacci
Cesare Musatti è stato l’esponente più rappresentativo della psicologia e della psicoanalisi italiana. Nel corso della sua lunga vita egli poté partecipare personalmente [...] metapsicologia; in secondo luogo, un confronto e un’integrazione con i principi e i concetti di altre teorie psicologiche contemporanee. Questo approfondimento fu svolto in occasione delle lezioni sulla psicoanalisi tenute a Padova negli anni 1933 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] il bene comune, proponendone un’originale integrazione (p. 11). La denuncia che Toniolo fa dell’impatto del capitalismo non potrebbe essere più radicale:
il sistema di Smith coi suoi logici svolgimenti componeva una teoria, la quale si dimostrava più ...
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DEL CASSERO, Martino (Martino da Fano)
Filippo Liotta
Le prime notizie su di lui provengono da fra' Salimbene da Parma che fu suo contemporaneo, in relazione con lui e ospite, per essere stato nascosto [...] si ritrovano come glosse addizionali nei manoscritti della Glossa ordinaria, dove, secondo la probabile intenzione dell'autore, avrebbero dovuto avere funzioni di glosse ad integrazione o ad interpretazione dell'apparato accursiano, come mostra l ...
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GENOCCHI, Angelo
Livia Giacardi
Nacque a Piacenza il 5 marzo 1817 da Carlo, agiato possidente, e da Carolina Locatelli. Fin da giovanissimo il G. si distinse negli studi, in particolar modo in quelli [...] ellittici. Degna di nota è inoltre la memoria Intorno alla formazione ed integrazione di alcune equazioni differenziali nella teoriadelle funzioni ellittiche (in Mem. della R. Acc. delle scienze di Torino, s. 2, XXIII [1866], pp. 223-362), in cui ...
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DUGONI, Enrico
Giuseppe Sircana
Nacque a San Benedetto Po (Mantova) il 12 giugno 1874, da Eugenio, fornaio, e da Adelaide Lambertini. Malgrado le condizioni economiche della famiglia, certo non agiate, [...] teoria sindacalista-rivoluzionaria, solo le leghe, affiancate dalle cooperative, potevano considerarsi organi genuinamente di classe, nel Mantovano si era realizzata un'integrazione . La Federazione naz. dei lavoratori della terra 1901-1926, a cura di ...
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Fisico e matematico (Woolsthorpe, Lincolnshire, 1642 - Londra 1727). Di famiglia agiata ma priva di istruzione, N. fu avviato agli studî dal ramo familiare materno, gli Ayscough (o Askew). Frequentò così [...] delle quadrature di Wallis. Nel 1665 N. è già in possesso delle tre regole su cui si fonda il suo metodo di integrazione e della trattato compiuto di N. e contengono non solo la nuova teoriadella luce e dei colori ma anche la proposta di un nuovo ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] cui esame indusse Pettazzoni ad affinare la sua critica alla teoria del monoteismo primordiale: gli dei unici di cui parlavano i variazione, nelle pagine della stessa rivista, nel 1959, si trova la proposta di un’integrazionedelle due prospettive di ...
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JAJA, Donato
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Conversano, presso Bari, il 16 giugno 1839 da Florenzo e da Elisabetta Pinto. Cominciò gli studi al seminario in vista di una futura carriera ecclesiastica, [...] e la sua integrazione" (ibid., pp. 122 s.). Lo J. poteva già leggere in H. Spencer una concezione dell'evoluzione come un li raccoglie e dà loro un senso.
Nel successivo Ricerca speculativa. Teoria del conoscere (I, Pisa 1893), lo J. insiste sul ...
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Noia
Carlo Maggini
La noia è una condizione, transitoria o duratura, di insoddisfazione frustrante, di indifferenza inquieta e disaffezione dolorosa verso una realtà esperita come priva di significato. [...] o voyeuristiche, nella conflittualità pre-edipica ove l'integrazionedell'Io con le istanze del Super-Io è carente e T.R. Przybeck (1993) hanno proposto una teoria biosociale della personalità che include tre dimensioni temperamentali (una che attiva ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
localizzazione
localiżżazióne s. f. [der. di localizzare, sul modello del fr. localisation]. – 1. a. Il localizzare, il localizzarsi, l’essere situato, o anche circoscritto, ristretto, in un determinato luogo: l. di un’epidemia; l. delle zone...