MAGGI, Vincenzo
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri tradizioni nobiliari, il M. nacque, intorno al 1498, in provincia di Brescia, presumibilmente nella località di Pompiano, dove [...] presenti nel testo di Aristotele, ricavando per abduzione dalla teoriadella tragedia una precettistica del terzo genere, la commedia, che sembra reinscrivere più pertinentemente nelle categorie complesse e oscillanti del sincretismo aristotelico- ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Francesco Fuoco
Rosario Patalano
Il contributo analitico di Francesco Fuoco è stato per un lungo periodo offuscato dalla querelle filologica nota come caso Fuoco, che ha concentrato l’attenzione degli [...] è messo in moto da un aumento dei bisogni indotto dall’incremento della popolazione. Si tratta quindi di una teoria che ha elementi di affinità con la complessa posizione di Malthus, che Fuoco definisce «la più elegante, e la più esatta spiegazione ...
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GIOVANNI da Ripatransone (Ripa; Giovanni della Marca)
Roberto Lambertini
I dati biografici accertati a proposito di questo teologo francescano sono assai scarsi e limitati alla sua carriera accademica. [...] , pp. 237-239; F. Prezioso, La teoriadell'intuizione nel pensiero di G. della Marca, in Rassegna di scienze filosofiche, IV (1951 2000; Nei dintorni di G. da Ripa. Una cultura dellacomplessità: la civiltà del XIV secolo. Atti del Convegno… 1997, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Cesare L. Musatti
Luciano Mecacci
Cesare Musatti è stato l’esponente più rappresentativo della psicologia e della psicoanalisi italiana. Nel corso della sua lunga vita egli poté partecipare personalmente [...] dai dati sensoriali e oggetti di ordine superiore costituiti da «complessi» e «relazioni», nelle sue interpretazioni Musatti introdusse i principi della «teoriadella forma» (Gestalttheorie) elaborata a partire dagli anni Dieci del Novecento ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] della modernità e corporativismo
Dalla consapevolezza dellacomplessitàdella società e dell'inadeguatezza dello Stato a dare a questa delle a cui perviene Romano, cioè quelle della nota teoriadella pluralità degli ordinamenti giuridici, non sono ...
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LUCIANI, Luigi
Giuseppina Bock Berti
Nacque ad Ascoli Piceno il 23 nov. 1840 da Serafino e da Aurora Vecchi, sorella dello scrittore e patriota Candido Augusto. Allievo inizialmente di un maestro privato [...] nel 1891 la sua teoria sul ruolo di centro integratore per il controllo della postura e dei movimenti temperare la crudezza della scienza sperimentale, la concezione dellacomplessità armonica e olistica delle funzioni dell'organismo umano.
Il ...
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DALLARI, Gino
Franco Tamassia
Nacque a Modena il 25 dic. 1872 da Gioacchino, tipografo, e da Virginia Chittoni, in una famiglia numerosa (nove figli) e di modeste condizioni, ma che saprà elevarsi (un [...] ufficio delle filosofie particolari", il tentativo di sintesi positivismo-criticismo kantiano; l'osservazione della "complessità " (p. 26).
Un tentativo di applicazione e verifica delleteorie che precedono si ha in un'opera elabcrata per dieci anni ...
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GASPARRI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Portoferraio, nell'isola d'Elba, il 19 maggio 1910 dall'avvocato Giuseppe e da Aurelia Anselmi. Si laureò con lode in giurisprudenza a Pisa, il 7 luglio 1932, discutendo [...] di rapporto di lavoro: queste - "applicazione particolare dellateoriadella pluralità degli ordinamenti" - vanno negate "non tanto è un "tentativo di dare un assetto organico al complessodelle forme di disciplina del mondo economico creato con la ...
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GEROMINI, Felice Giuseppe
Giulia Crespi
Nacque a Cremona il 21 maggio 1792 da due modesti commercianti, Luigi e Teresa Novara. Completata l'istruzione secondaria, studiò medicina all'Università di Pavia, [...] alle stampe si accanì contro un mondo medico perso in elucubrazioni astratte e in assurde teorie, ma del tutto incurante della reale complessità dei fenomeni patologici; contro quel metodo speculativo e avulso da accertate esperienze di base che ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per [...] che non rispettasse la natura molteplice e complessa del reale e della stessa esperienza estetica, M., anche se antichissimo cancro della retorica". Ed è appunto questo l'aspetto storicamente positivo dellateoria e soprattutto dell'esempio manzoniano ...
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complessita
complessità s. f. [der. di complesso1]. – 1. L’esser complesso (nelle varie accezioni dei sign. 1 e 2 di quest’agg.): c. di una questione, di un ragionamento, di una costruzione teorica; c. di un atto giuridico; esaminare una situazione...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...