Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] corpo e si chiama piacere dellamente, dove per mente è da intendere l'interezza dell'uomo. Questo tipo di Natoli, Dizionario dei vizi e delle virtù, Milano, Feltrinelli, 1966.
Id., La felicità. Saggio di teoria degli affetti, Milano, Feltrinelli, ...
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fenomeno
Paolo Casini
Ciò che appare e che deve essere spiegato
Una cosa che appare o si manifesta è detta fenomeno, dal greco phainòmenon, "ciò che appare", ma nel linguaggio corrente la parola ha [...] dellamente umana.
I nuovi fenomeni della scienza moderna
La rivoluzione astronomica del Seicento capovolse l'assetto della comune, adattarsi alla teoriadella relatività di Einstein, che ha introdotto una nuova concezione dello spazio e del tempo ...
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DE GRAZIA, Vincenzo
Roberto Grita
Nacque a Mesoraca (prov. di Catanzaro) il 19 febbr. 1785, da Marco e Laura Brondolillo. A cinque anni fu mandato a Napoli a studiare nel collegio reale di S. Carlo [...] da cui le estrae la nostra mente. Il D. combatté filosoficamente l'apriorismo gnoseologico e specificamente il Galluppi, che aveva sostenuto la soggettività dei rapporti concettuali nella teoriadella conoscenza, considerando questa dottrina come ...
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CANTONI, Carlo
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Nacque a Gropello Cairoli, in Lomellina, il 20 nov. 1840, da Giovanni e da Giuditta Magnaghi. Fin dagli anni degli studi liceali compiuti a Casale Monferrato ebbe in Luigi Ferri un [...] loro causa, perché questi costituiscono un concetto dellamente.
L'interesse per la psicologia da parte fil., IX (1906), 5, pp. 45-152; B. Varisco, C. C. e la teoriadella conoscenza,ibid., pp. 153-167; In memoria di C. C. Scritti vari, Pavia 1908 ( ...
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Indirizzo di pensiero sorto negli USA intorno al 1870 e diffusosi più tardi in Europa, dove ebbe il maggior successo nei primi decenni del Novecento.
C.S. Peirce: dal pragmatismo al pragmaticismo
Il termine [...] teoriadell’evoluzione e dalla concezione della coscienza come forma di comportamento volto alla difesa e all’affermazione della come condizione per il sorgere del ‘sé’, ossia dellamente individuale, attraverso il linguaggio. Con Morris invece si ...
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Filosofo (Wrington, Somersetshire, 1632 - Oates, Essex, 1704), uno dei promotori dell'Illuminismo inglese ed europeo, il primo teorico del regime politico liberale, l'iniziatore dell'indirizzo critico [...] linguaggio, connettendolo strettamente alla propria teoriadella conoscenza. Le parole gli appaiono come segni convenzionali, non però riferiti direttamente alle cose, ma alle idee che di esse ci formiamo nella nostra mente. I termini generali, per ...
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scienza cognitiva L’insieme delle discipline (intelligenza artificiale, psicologia cognitiva, linguistica, psicolinguistica, filosofia dellamente e del linguaggio, neuroscienze, antropologia), che hanno [...] che si fonda sul paradigma dellamente come sistema di elaborazione di informazioni (human information processing) ed è stata largamente influenzata dalla ricerca sull’IA e dall’informatica. Si aggiunga infine l’impatto delleteorie linguistiche di N ...
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verità Conformità o coerenza a principi dati o a una realtà obiettiva.
Filosofia
Definizione e criterio di verità
Nella storia della filosofia il concetto di v. è stato concepito in almeno due diverse [...] il nucleo di quella che è nota come teoriadella v. come corrispondenza. Tale teoria attraversa pressoché immutata l’epoca moderna e, se mente oppure no. L’apparecchiatura è stata utilizzata, in alcuni Paesi, da parte delle autorità inquirenti ...
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intenzionalità Nelle filosofie di F. Brentano e di E. Husserl, il carattere per cui un fatto di coscienza è ‘coscienza di’ qualche cosa, vi si riferisce, pur non essendo tale cosa necessariamente reale [...] attenzione da parte di quanti, nell’ambito della filosofia dellamente, hanno cercato una via d’uscita dalle pastoie della prevalente teoriadell’identità mente-cervello. In tale prospettiva le teoriedell’i. di maggiore rilievo sono quelle di ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] La lussureggiante vivacità delle immagini, la teoriadell’amore e della bellezza, la centralità dell’uomo «copula del nasce su una nuova visione delle cose, verificando le anticipazioni dellamente. Nello sfondo l’immagine dell’uomo come essere non ...
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ìdolo s. m. [dal gr. εἴδωλον «simulacro» poi «idolo», der. di εἶδος «aspetto, figura»; lat. idōlum]. – 1. a. Ogni oggetto, o immagine di oggetto, che sia adorato e venerato in quanto ritenuto una divinità o simbolo di una divinità: il culto...
pensiero
pensièro (ant. pensière, pensièri, e pensèro, pensère, pensèri) s. m. [dal provenz. pensier, der. del lat. pensare «pensare»]. – 1. a. La facoltà del pensare, cioè l’attività psichica mediante la quale l’uomo acquista coscienza di...