Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] ., lasciandosi piuttosto aperto il campo a una molteplicità di problemi particolari delle singole scienze, oggetto di specifiche ricerche metodologiche.
La c. nella filosofia contemporanea
Nell’ambito della teoria della c. (detta anche epistemologia ...
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Bioetica
Principio-guida dell’azione morale, che include diversi significati: autodeterminazione, autodecisione, diritto alla libertà e alla riservatezza. Tematizzato in particolare nell’ambito della teoria [...] consiste nell’autodeterminazione da parte della collettività, l’a. giuridica si identifica con la capacità di determinati enti e organi di agire in campo giuridico per il raggiungimento delle proprie finalità.
In particolare, si usa distinguere l’ a ...
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Ogni concezione che consideri l’accadere, tanto fisico quanto spirituale, come il prodotto di una pura causalità meccanica e non preordinato a una superiore finalità.
Filosofia
Nel senso più generale, [...] si divisero in due campi: alcuni rimasero fedeli al m., mentre altri si volsero al vitalismo, che risorse con H. Driesch come neovitalismo. Negli anni seguenti, varie teorie (organicismo, olismo ecc.) cercarono di porre fine al dissidio, introducendo ...
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L’attività e l’operazione di rappresentare con figure, segni e simboli sensibili, o con processi vari, anche non materiali, oggetti o aspetti della realtà, fatti e valori astratti, e quanto viene così [...] di commutazione (➔ quantizzazione), gli operatori della teoria. Poiché ogni base ortonormale si può pensare costituita dagli autovettori di un opportuno insieme di algebra, consiste nella ricerca di un gruppo, un anello, un campo ecc. che sia isomorfo ...
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Filosofo greco (n. Licopoli, Egitto, 203-206 - m. in Campania 269-270), massimo rappresentante del neoplatonismo antico. P. è autore delle Enneadi, cioè di sei gruppi di nove scritti ciascuno, raccolti [...] e sul pensiero cristiano in generale. In campo etico, riprendendo le concezioni platoniche e aristoteliche, P. afferma la superiorità della teoria sulla prassi e indica nella contemplazione il modo di attuazione di quella assimilazione al divino che ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] Di qui l’invito a sospendere il giudizio definitivo, a lasciare aperto il campo alla libera discussione e alla scelta di cultura scolastica e come presupposto per una nuova teoria della ragione, capace di costruire, nel suo uso empirico, un sapere ...
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Filosofo tedesco (Prossnitz, od. Prostějov, Moravia, 1859 - Friburgo in Brisgovia 1938). Fondatore della moderna fenomenologia, ha fornito sostanziali contributi allo sviluppo di un concetto di filosofia [...] in ambito tedesco: v. per es. l'etica di M. Scheler). In campo psicologico F. Buytendjik e, per quanto riguarda la significato, propongono la teoria dell'intenzionalità come strumento privilegiato di analisi. Ogni coscienza è "coscienza di" (sia il ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valore del prodotto del lavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] di una coscienza di classe diretta alla «espropriazione degli espropriatori».
Gli sviluppi
In campo la teoria del p. non risolverebbe i problemi sorti dal contrasto tra la teoria del valore-lavoro, oggi superata, e la realtà economica. Di fatto ...
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Chimico e filosofo russo naturalizzato tedesco (Riga 1853 - Grossbothen, Lipsia, 1932). Premio Nobel per la chimica nel 1909, O. fu un eminente cultore di chimica generale e di chimica fisica e contribuì [...] ha importanza grandissima nel campo industriale. Il suo brillante ingegno lo condusse talora a tentativi paradossali come quello di eliminare la teoria atomica nell'insegnamento della chimica e di fondare un nuovo sistema di unità assolute escludendo ...
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Filosofo statunitense (Cambridge, Massachusetts, 1839 - Milford, Pennsylvania, 1914). Nella sua opera più nota, l'articolo How to make our ideas clear, pubblicato nel Popular Science Monthly del gennaio [...] da W. James (1898) col nome di pragmatismo. Le indagini nel campo della logica e le ricerche di un'adeguata teoria della conoscenza indussero infine P. alla costruzione di una semiotica o teoria dei segni, in cui convergono molteplici aspetti ...
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campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...