BALDACCHINI GARGANO, Michele
Mario Quattrucci
Fratello di Francesco Saverio, nacque a Barletta l'11 febbr. 1803; morto dopo pochi anni il padre, si trasferì con il resto della famiglia a Napoli. La [...] che rivelano una esagerata preoccupazione per la perfezione formale. Il B. pubblicò in seguito Due Novelle e garantire la obiettività della critica storica (Alcune idee intorno alla teoria della certezza,in Museo di scienze e letteratura, II[1845 ...
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Léger, Fernand
Gianni Rondolino
Pittore, scenografo, costumista, cineasta francese, nato ad Argentan (Orne) il 4 febbraio 1881 e morto a Gif-sur-Yvette il 17 agosto 1955. I suoi rapporti con il cinema [...] 18). Sono in realtà, quei 'giochi', frammenti di cinema che si inseriscono in un discorso formale rigoroso, tanto da essere considerati elementi di una nuova teoria della visione. Da questo punto di vista ‒ in rapporto con altri film dell'avanguardia ...
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INSOLERA, Filadelfo
Gaetano Siringo
Nacque, primo di cinque fratelli, a Lentini il 29 febbr. 1880 da Rosario e Carmela Greco. Ben presto, per assecondare le notevoli attitudini allo studio del figlio, [...] oggi universalmente adottati, che esprimono rispettivamente, nella teoria delle rendite, il termine di ammortamento e quello capitale unitario: simboli che, di là dall'aspetto formale, consentono di evidenziare con semplicità alcune relazioni tra gli ...
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BUCCI, Antonio
Ugo Baldini
Nato a Faenza il 18 ag. 1727 da Filippo e da Lucrezia Gori, in una famiglia agiata, compì i primi studi nel seminario locale, ove discusse anche alcune tesi teologiche. Frequentò [...] retto uso della ragione, non in senso puramente formale né valido solo nell'ambito culturale (come la fisiologiche la genesi della mente individuale. I tradizionali problemi di teoria della conoscenza, quali l'origine delle qualità e dei concetti ...
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CATENA, Pietro
Giulio Cesare Giacobbe
Della sua vita si conoscono pochissimi elementi: nacque a Venezia nel 1501; nel 1547 fu nominato lettore di matematiche presso l'università di Padova (la stessa [...] nel sec. XVI, a porsi il problema della valutazione formale ed epistemologica della matematica euclidea, naturalmente dal punto di di Euclide, della Sphaera del Sacrobosco. della teoria dell'astrolabio, della geografia di Tolomeo, dell'astronomia ...
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Bruno, Edoardo
Bruno Roberti
Critico e studioso del cinema, nato a Roma l'11 settembre 1928. La sua riflessione sulla centralità dell'esperienza cinematografica, si è articolata tanto attraverso saggi [...] di teoria del film quanto attraverso la sua ininterrotta attività, dal 1950, di direttore di "Filmcritica", rivista con cui degli equivoci contenutistici o ideologici. Ma quello stesso dato formale è capace di veicolare un pensiero, di muovere, nella ...
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Kelsen, Hans
Giurista e filosofo della politica austriaco (Praga 1881-Berkeley, California, 1973). Professore di diritto pubblico e di filosofia del diritto all’Università di Vienna (1911-29), K. collaborò [...] non può quindi essere ritenuta attività teoretico-conoscitiva. La teoria pura del diritto di K. elimina il dualismo tra della democrazia, da lui pensata nella sua pura essenza formale e procedurale. Di orientamento politico socialdemocratico, K. ha ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...