BRESCIANI-TURRONI, Costantino
Amedeo Gambino
Nato a Verona il 26 febbr. 1882, da Alessandro Bresciani ed Erminia Turroni, ebbe i primi insegnamenti di economia politica da G. Ricca-Salerno, di cui seguì [...] il Ricca-Salerno esponeva, in un modo semplice e chiaro, le teorie fondamentali della scuola classica, costituirono per il B. le basi schemi e nuove tendenze, quali quelle di impronta keynesiana. Ma nello stesso tempo egli si differenzia notevolmente ...
Leggi Tutto
stagnazione
Domenico Delli Gatti
Condizione in cui produzione e reddito nazionale restano immobili, senza aumentare né diminuire. Se relativa a un periodo prolungato, individua una fase di progressiva [...] significative, come nel periodo successivo alla grande depressione degli anni 1930, quando si diffuse una teoria stagnazionista di matrice keynesiana (a opera prevalentemente di A. Hansen), secondo la quale l’incapacità di crescere era dovuta ...
Leggi Tutto
Posner, Richard Allen
Economista e giudice federale statunitense (n. New York 1939). Nel 1969 ha iniziato a insegnare alla Law School della University of Chicago, dove è divenuto tra i principali fautori [...] l’analisi delle citazioni e della giurisprudenza e la teoria morale. Tra le numerose opere: The economics of capitalism (2011), in cui egli si accosta all’economia keynesiana, avvicinamento già esplicitamente dichiarato nell’articolo How I became a ...
Leggi Tutto
Economista statunitense (Champaign, Illinois, 1918 - New Haven 2002). Tra i più importanti rappresentanti della teoria macroeconomica d'ispirazione keynesiana sin dagli anni Sessanta del Novecento, T. [...] premio Nobel per l'economia per i suoi studi di teoria monetaria.
Vita
Formatosi presso la Harvard University, qui compì finanziarie alla moneta, pervenne a conclusioni tipicamente keynesiane, nel senso che le variazioni della quantità di ...
Leggi Tutto
Economia
Capacità di un sistema economico di adattarsi ai mutamenti della realtà.
La f. dei prezzi
È la caratteristica per la quale i prezzi aumentano quando vi è un eccesso di domanda sull’offerta di [...] disoccupazione o a quello di NAIRU (➔ disoccupazione), è alla base di gran parte delle teorie del mercato del lavoro che si contrappongono all’impostazione keynesiana, in cui non è dato grande rilievo al ruolo del salario nella determinazione del ...
Leggi Tutto
Diritto
D. giudiziale Atto introduttivo del processo e costitutivo di esso, con il quale si chiede al giudice l’emanazione di un provvedimento a tutela del diritto sostanziale dedotto in giudizio.
Il potere [...] delle determinanti di queste sue componenti costituisce il nucleo centrale dell’analisi keynesiana della determinazione del reddito nazionale e della occupazione.
Per la teoria della d. derivata, più nota sotto il nome di principio di accelerazione ...
Leggi Tutto
In economia, sia il metodo di analisi basato sul principio marginalistico e, in particolare, sull’individuazione delle scelte ottime degli agenti economici attraverso il confronto tra beneficio e costo [...] idee degli economisti classici, in particolare della teoria del valore lavoro, secondo cui il prezzo di un bene è determinato dalla quantità del lavoro necessaria per produrlo.
Dopo la parentesi keynesiana e postkeynesiana, quindi dagli anni 1950 in ...
Leggi Tutto
Parte della teoria economica (detta anche macroanalisi economica) che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei grandi aggregati (reddito nazionale, livello dell’occupazione complessiva, [...] J.M. Keynes , e in particolare alla sua opera Teoria generale dell’occupazione, dell’interesse e della moneta (1936). possono portare l’economia a tale obiettivo.
La m. keynesiana è stata largamente utilizzata negli anni 1970 ma con scarsi ...
Leggi Tutto
Economia
Condizione in cui produzione e reddito nazionale restano immobili, senza aumentare né diminuire. Se relativa a un periodo prolungato, individua una fase di progressiva contrazione della crescita [...] del r. o della maturità economica, cui comunemente ci si riferisce quando si parla di teoria del r., è quella di derivazione keynesiana elaborata da A. Hansen tra il 1938 e il 1941, partendo dalla constatazione del progressivo indebolimento, nelle ...
Leggi Tutto
Economista inglese (Londra 1900 - Holt, Norfolk, 1978). Pensatore originale della scuola di Cambridge, dove fu allievo di J. M. Keynes, con lo schema teorico noto come modello H.-Domar ha fornito un importante [...] dirsi il prototipo dei numerosi modelli macroeconomici di derivazione keynesiana. H. ha inoltre approfondito l'analisi del monopolio contribuendo, con J. Robinson, a sviluppare la teoria della concorrenza imperfetta; ha affinato i concetti di costo ...
Leggi Tutto
macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...