Nel linguaggio bancario, il complesso delle cambiali attive, dei titoli di Stato e privati che una banca possiede; così detto dall’uso di custodire questi valori in grosse borse o portafogli. Si distinguono [...] l’analisi della domanda di attività finanziarie nei suoi fondamenti microeconomici sulla base della teoriakeynesiana della preferenza della liquidità. Le teorie di p. cercano soprattutto di colmare un aspetto, ritenuto insoddisfacente, della ...
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In passato, nell’ambito degli scambi commerciali tra la madrepatria e le colonie, si parlava di p. bilaterali per indicare la reciproca concessione di dazi doganali di favore. Tale regime provocava spesso [...] di piena occupazione non sia automaticamente raggiungibile, la p. per la liquidità ha una posizione centrale nella teoriakeynesiana (➔ liquidità). P. temporale P. per i godimenti presenti in confronto ai futuri; concetto introdotto nella scienza ...
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Economista inglese (n. 1890 - m. Londra 1963). I suoi contributi più rilevanti sono legati alla teoria monetaria e alla critica costruttiva nei confronti del pensiero keynesiano, dominante all'epoca. La [...] uno dei pochissimi economisti inglesi a non accettare i postulati dell'ortodossia keynesiana dominante dal 1936 fino a tutti gli anni Cinquanta. Sulla scia della teoriakeynesiana, infatti, si tendeva a negare importanza alla quantità di moneta e ...
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Economista (Viborg, South Dakota, 1887 - Alexandria, Virginia, 1975) di origine danese, naturalizzato statunitense; professore nella università del Minnesota (1923-37) e quindi (1937-58) alla Harvard Univ. [...] (1933-38) di Econometrica. È considerato l'economista del New Deal e il maggiore rappresentante americano della teoriakeynesiana del deficit spending, che attribuiva a fenomeni di sottoconsumo l'origine della depressione economica, e ha molto ...
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Economista statunitense (n. New York 1897 - m. 1974), prof. nell'univ. di Harvard (dal 1922 al 1964), membro di commissioni governative in materia di politica commerciale; consulente di Stevenson e Kennedy, [...] si occupò molto di politica e contribuì all'applicazione della teoriakeynesiana alla situazione americana; direttore della Review of economics and statistics (dal 1943) e condirettore del Quarterly journal of economics (dal 1947). Opere principali: ...
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Finanza pubblica
Giuseppe Dallera
I primi studi a carattere sistematico sui problemi della f. p. si possono far risalire all'inizio del sec. 18°, quando l'emergere degli Stati nazionali in Europa pose [...] non creare disincentivi al lavoro e alla produzione di reddito. La teoria ha pure mostrato le condizioni in cui è ottima la progressività lineare di recente si è affermata una Nuova economia keynesiana. Quest'ultima ha sostenuto che nei processi ...
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RISPARMIO (XXIX, p. 453)
Amedeo GAMBINO
Raffaele LOCATELLI
Amedeo CALVANO
La fondamentale distinzione tra l'atto e il risultato del risparmio, che non viene generalmente avvertita nell'uso comune, [...] anche nella teoria non ha avuto risalto fino ad alcuni anni or sono, in quanto è stato assunto per certo che ogni atto di furono emanati taluni provvedimenti, anche essi di ispirazione keynesiana, basati sul sistema delle assicurazioni sociali, che ...
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Poverta
Bruno Stein e Miles L. Wortman
di Bruno Stein e Miles L. Wortman
Povertà
sommario: 1. Introduzione. 2. Misurazione della povertà. a) Misure assolute. b) Misure relative. 3. Distribuzione del [...] banche centrali. Comunemente, il problema del livello di reddito e di occupazione viene oggi visto nella prospettiva della teoriakeynesiana, secondo la quale spetta al governo sostenere il livello della domanda aggregata di beni e servizi, e quindi ...
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DEL VECCHIO, Gustavo
Denis Giva
Nacque a Lugo di Romagna, presso Ravenna, il 22giugno 1883 da Cesare e Bice Cavalieri.
L'infanzia del D. fu turbata da un gravissimo lutto familiare: il padre fu infatti [...] di risparmio e di investimento.
L'inadeguatezza ed il meccanicismo della modellistica keynesiana avevano perciò la loro controparte nell'incapacità -da parte della teoria neoclassica - di sottrarsi all'analisi statica dei principali aspetti dell ...
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Capitale
Giorgio Lunghini
Introduzione
'Capitale' è un termine tratto dal linguaggio comune, con cui si indica normalmente qualsiasi forma di ricchezza accumulata e accantonata, che consenta di ottenere [...] che noi pretendiamo per dividerci da essa è la misura della nostra inquietudine".
Keynes: capitale e (dis)occupazione
La teoriakeynesiana, come si è accennato, si può riassumere così: "Data la psicologia della gente, il livello della produzione e ...
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macroeconomia
macroeconomìa s. f. [comp. di macro- e economia]. – Termine usato nel linguaggio econ. con due diverse accezioni, per indicare: a. la parte della teoria economica che ha per oggetto l’individuazione dei valori di equilibrio dei...
rivoluzione
rivoluzióne s. f. [dal lat. tardo revolutio -onis «rivolgimento, ritorno», der. di revolvĕre: v. rivolgere]. – 1. Nell’uso scient., per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo...