La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Galilei e la geometria del moto accelerato
Enrico Giusti
Galilei e la geometria del moto accelerato
Tra l'impressionante numero di testi scientifici, [...] dalla continua estensione dei campi di indagine. Da questa pressione sistematica la matematica uscirà completamente trasformata: nel volgere di un secolo si passerà dalle teorie e dalle tecniche della geometria classica ai metodi analitici della ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tramonto (e trasfigurazione) di una ‘tradizione’
Michele Ciliberto
Nel 1951, in un saggio molto bello (L’influenza culturale di Benedetto Croce, «L’approdo letterario», n. s., ottobre-dicembre 1966, [...] questo intreccio. Alla base del ruolo assegnato alla teoria c’era, nella ‘tradizione’ comunista italiana, una sia perché pose le basi di una più penetrante, e sistematica, attenzione ai problemi della scienza e della filosofia della scienza, ...
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Pensiero
Sergio Moravia
Il termine pensiero indica in primo luogo la facoltà del pensare, cioè l'attività psichica mediante la quale l'uomo acquista coscienza di sé e della realtà che egli considera [...] . Non a caso è stato detto che una storia sistematica dei significati di tale nozione si identificherebbe, per più proprio allo scopo di evitare i pericoli dell'altra teoria.
Per parafrasare una celebre espressione del filosofo americano N ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luigi Galvani
Marco Bresadola
Luigi Galvani fu uno dei massimi esponenti della filosofia sperimentale del Settecento, autore di ricerche fondamentali nel campo delle scienze della vita e in particolare [...] di questi studiosi, sviluppando una pratica molto più sistematica e raffinata, che nel giro di alcuni anni 1995, pp. 19-63.
M. Cavazza, La recezione della teoria halleriana dell’irritabilità nell’Accademia delle scienze di Bologna, «Nuncius. Annali ...
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BORRI (Borro, Borrius), Girolamo
Giorgio Stabile
Figlio di Mariano, nacque ad Arezzo nell'anno 1512.
Studiò con il teologo A. Bonucci, alunno del, Pomponazzi e generale dei serviti, e, nel 1535, ottenne [...] (non un filosofo cristiano è citato) mentre discuteva lungamente e riccamente le teorie fisiche dei presocratici e degli atomisti, attestandosi su una sistematica difesa delle tesi aristoteliche. Quanto all'oggetto del suo scritto, dopo aver ...
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MANCINI, Italo
Piergiorgio Grassi
Nacque a Schieti, frazione di Urbino, il 4 marzo 1925, primo di tre figli maschi, da Adelmo, minatore, e da Elena Guidi, casalinga di famiglia contadina.
Della sua [...] al significato, attraverso il confronto con la teoria e con la prassi. La prassi etico-politica un'apologia della frammentazione del pensiero, contro ogni pretesa sistematica e finalistica, che riattualizzava istanze nietzschiane. "Più ancora di ...
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PAREYSON, Luigi
Gianni Vattimo
– Nacque a Piasco (Cuneo) il 4 febbraio 1918, da Leone, geometra che qui si era trasferito per dirigere lavori di elettrificazione, e da Leontina Coccoz, entrambi valdostani. [...] creatività dell’artista e la natura, così sensibile nel pensiero di Goethe.
La prima grande opera sistematica di Pareyson, Estetica. Teoria della formatività (Torino 1954), benché concentrata su un’analisi fenomenologica molto minuziosa e attenta del ...
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CILENTO, Vincenzo
Giovanni Pugliese Carratelli
Nato il 1° dic. 1903 a Stigliano (Matera) da Giuseppe e Filomena Cavaliere, compì gli studi classici a Firenze, nel collegio "Alla Querce" retto dai padri [...] edito da dotti curatori ma non ancora sottoposto ad una sistematica e rigorosa critica della tradizione manoscritta, venne pubblicata, per della circolarità dei "distinti" e della connessa teoria della contemporaneità della storia; e difatti il C ...
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GATTI, Stanislao
Giuseppe Patella
Nacque a Napoli nel 1820 da Stanislao e da Marianna De Nigro. La mancanza di notizie biografiche certe rende difficile ricostruire la vita di questo singolare pensatore, [...] sua produzione filosofica consentono, pur in assenza di un'opera sistematica che raccolga il complesso del suo pensiero, di delineare i , sulle cui colonne, attraverso una visione critica delle teorie cousiniane, il G. avviò il superamento di un ...
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darwinismo sociale
Locuzione che apparve negli anni Ottanta dell’Ottocento per indicare l’applicazione dell’evoluzionismo allo studio delle società umane. La locuzione non acquistò mai, però, contenuti [...] la reazione antipositivista e la nascita dell’antropologia funzionalista, nonché dalla riscoperta delle teorie biologiche di Gregor Mendel. La prima applicazione sistematica del darwinismo in campo sociale fu attuata da Herbert Spencer in Inghilterra ...
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sistematico
sistemàtico agg. [dal fr. systématique, e questo dal lat. tardo systematĭcus, gr. συστηματικός, der. di σύστημα (v. sistema)] (pl. m. -ci). – 1. a. Di sistema, del sistema; rispondente a un sistema, o che si colloca in un sistema,...
teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...