La cultura degli anni Settanta del 20° sec. ha prestato una particolare attenzione alle teoriedel c. e del riso, facendo circolare in modo nuovo alcuni 'classici' del Novecento, rimasti relativamente [...] culturale e sociale. Alle classiche teorie dell'inizio del 20° sec. si intrecciava altri): a ciò si aggiungeva la suggestione del rilievo che il c. aveva assunto nella cultura di massa, dal grande cinema comico americano degli anni Venti e Trenta ...
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IVENS, Joris
Francesco Bolzoni
Autore di documentari cinematografici olandese, nato a Nimega il 18 novembre 1898, morto a Parigi il 28 giugno 1989. Sottotenente durante la prima guerra mondiale, nel [...] eroi - Komsomol") approfondì la conoscenza di opere e personalità delcinema rivoluzionario sovietico.
Il lavoro, il rapporto che intercorre fra l , secondo i moduli della cineattualità, sposando le teorie sul ''cineocchio'' di D. Vertov ai metodi ...
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Regista e attore di cinema sovietico, nato a Belozerka, in Ucraina, il 25 settembre 1920. Compie studi teatrali a Rostov sul Don, lavora nel cinema dal 1946, a Mosca, come assistente di S. Gerasimov, con [...] fisionomia compatta e senza incrinature, in linea con le teorie anni Cinquanta dell'"eroe positivo". Nel 1959, in a B. fra i registi rappresentativi della generazione di mezzo delcinema sovietico, anche con buon consenso di pubblico, hanno lasciato ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] dieci anni" (dichiarazione a Carlo di Carlo, in A. Bertini, Teoria e tecnica del film in Pasolini, 1979, p. 147). La tensione che attraversa a momenti la storia delcinema, e di quello documentario in particolare, a superare la ontologica concretezza ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] . Certo, una teoria della c. non può non confondersi con una teoriadel potere e della Fink, "Gaio e tragico! Breve e interminabile!". Le frontiere della commedia, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 2° vol., Gli Stati Uniti, ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità delcinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] disadorno, netto e nitido che richiama le teorie wrightiane nei suoi elementi di purezza ed essenzialità De Santi, …e l'Italia sogna. Architettura e design nel cinema déco del fascismo, in Storia delcinema mondiale, a cura di G.P. Brunetta, 1° vol., ...
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GASSMAN, Vittorio
Raffaella Di Tizio
GASSMAN (in origine Gassmann), Vittorio
Nacque a Struppa, comune indipendente da Genova fino al 1926, il 1° settembre del 1922, secondo figlio di Heinrich, ingegnere [...] . Insieme improvvisarono imitazioni e scenette comiche, discussero teorie estetiche ed esperimenti letterari, riflettendo sul senso e mostra, all'interno delcinema in cui uno degli aspiranti scassinatori troverà lavoro, la locandina del suo Kean. ...
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Svezia
Stefano Boni
Cinematografia
Il cinema svedese si sviluppò con qualche ritardo rispetto a quello di altri Paesi nordici come la Danimarca. Intorno al 1913, tuttavia, entrò nel suo periodo aureo, [...] Ottanta, con il sostanziale ritiro di Bergman dal mondo delcinema, la produzione svedese è tornata ad avere una circolazione proprie teorie con i lungometraggi Barnvagnen (La carrozzina) e Kvarteret Korpen (Il quartiere del Corvo), entrambi del 1963 ...
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Russia
Ornella Calvarese
Cinematografia
di Ornella Calvarese
Pochi mesi dopo la sua prima apparizione al Grand Café di Parigi, il cinema dei fratelli Lumière fece il suo ingresso nella capitale dell'Impero [...] , da parte di scrittori e artisti delle varie discipline, e la nascita delle prime teorie cinematografiche. L'idea di cinema come potenziale nuova arte del Novecento suscitò sdegno o entusiasmo, in particolare tra quanti operavano per una radicale ...
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Generi cinematografici
Roberto Campari
Non si può affrontare la questione dei generi filmici senza partire da quella ormai secolare dei generi letterari. E come afferma N. Frye in Anatomy of criticism: [...] cui data di nascita precede soltanto di un anno quella delcinema.
Per il costituirsi di un genere comunque molti elementi furono nel genere. Ma la commedia, vista nello schema stagionale delle teorie di Frye come 'mito della primavera', è sempre un ...
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complottismo s. m. L’atteggiamento di chi ritiene che dietro ad alcuni fatti si nascondano complotti o cospirazioni. ◆ Il tragico epilogo della liberazione di Giuliana Sgrena, con la morte del funzionano dei Servizi Nicola Calipari che s'è immolato...
politico1
polìtico1 agg. [dal lat. politĭcus, gr. πολιτικός, der. di πολίτης «cittadino»] (pl. m. -ci). – 1. a. Che riguarda la politica, cioè l’arte del governo, l’esercizio dei pubblici poteri, l’amministrazione dello stato e, in genere,...