BENINI, Rodolfo
Giorgio Dall'Aglio
Nacque a Cremona l'11 giugno 1862 da Angelo e Luigia Anelli. Fin dall'inizio i suoi interessi di studioso furono rivolti ad argomenti commerciali e finanziari (nel [...] evidente.
La fiducia del B. nella fecondittà dell'accostamento tra statistica e teoria delle probabilità appare anche dell'interpretazione della media di una serie di dati osservati come valore più probabile, e così via. Questo punto di vista è stato ...
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BOZZANO, Ernesto
Bruno Di Porto
Nato a Genova il 9 genn. 1862, si formò da autodidatta un'eclettica cultura, al cui centro era la convinzione filosofica positivistica. Dopo aver pubblicato, con lo pseudonimo [...] il 24 giugno del 1943.
Al di sopra del suo grande impegno di erudito e delle ipotesi e teorie particolari da lui la raccolta del materiale documentario e di catalogarla per categorie di fenomeni che di vagliare l'effettivo valore scientifico di ...
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LORI, Ferdinando
Adriano Paolo Morando
Nacque a Macerata il 29 sett. 1869, da Luigi e da Candida Lucchini. Conseguita a 17 anni la maturità classica, nel 1886 si trasferì a Roma dove si laureò in ingegneria [...] 325, 383-390, 413-421), offrì conferma al suo valore di tecnico. Ma furono in particolare le ricerche sul tracciare una teoriadel rivelatore magnetico a onde hertziane (Trasmissione di segnali per mezzo di correnti alternate, in Atti del R. ...
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DI GIOVANNI, Vincenzo
Luca Lo Bianco
Nato a Salaparuta (Trapani) il 19 ott. 1832 da Calogero e da Caterina Bruscia, in seno a una famiglia agiata, fu educato nei primi anni dallo zio paterno, il canonico [...] , proseguendo nella diffusione delle teorie filosofiche legate alla figura di dal Gentile "di scarsissimo valore filosofico, come tutti ibid. 1884; Ciullo d'Alcamo e le costituzioni del Regno del 1231, ibid. 1888; La topografia antica di Palermo, ...
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FRANCHINI, Raffaello
Valeria Del Vasto
Nacque a Napoli il 5 ott. 1920 da Vincenzo e da Anna Scalera. Insegnò filosofia teoretica dal 1964 presso l'università di Messina e dal 1974 alla facoltà di lettere [...] di vista della teoriadel giudizio prospettico. Il sorgere e lo svilupparsi del pensiero dialettico coincide, della cultura filosofica del '900, Messina 1992, pp. 237-254; G. Cantillo, R. F., Napoli 1992; E. Paolozzi, R. F., il valore dei dettagli, ...
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BUSCAINO, Vito Maria
Giuseppe Armocida
Nato a Trapani il 1° dic. 1887 da Giuseppe e Maria Cernigliaro, si trasferì a Reggio di Calabria con la famiglia quando era ancora bambino, e in questa città compì [...] segnalò per valore nell'apparato sanitario, organizzando un reparto per l'assistenza ai militari affetti da malattie del sistema nervoso. fiduciosa aderenza alla ricerca biologica; costruì vaste teorie, propose originali concezioni e modelli che non ...
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CASAVOLA, Franco
Claudio Strinati
Nacque a Modugno (Bari) il 13 luglio 1891 da Donato e da Giovanna Russo. Iniziati gli studi al liceo musicale di Bari con P. La Rotella, li proseguì in seguito a Milano [...] con il grado di capitano, meritandosi una decorazione al valore sul Carso. Al termine del conflitto aderì al movimento futurista, di cui tra fu il contributo da lui dato allo sviluppo delle teorie già espresse dal Russolo nel manifesto L'arte dei ...
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BORDA, Andrea
Claudio Mutini
Nato a Pavia nel 1767, fratello minore di Siro, vestì in età giovanile l'abito domenicano trascorrendo il noviziato nel convento di Barlassina, fino a quando, divenuto sacerdote, [...] giudizio politico a causa del suo acceso antibonapartismo: sì che questa corrispondenza ha un valore non tanto in vista feroce è il popolo irritato nella sua lunga pazienza... Colle teorie succhiate alla lettura degli antichi e moderni sono in grado ...
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BASTIANELLI, Giannotto
Raoul Meloncelli
Nato a Fiesole (Firenze) il 20 luglio 1883, praticamente autodidatta, raggiunse assai presto una salda e seria preparazione musicale, tanto da divenire insegnante [...] dell'esecutore, che per giungere ad una perfetta interpretazione del puro valore artistico dovrebbe avere lo stesso genio dell'interpretando (Della Corte). Persistendo poi in tale teoria, arrivò a sostenere che il fine dell'attività interpretativa ...
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PEROZZI, Silvio
Massimo Nardozza
PEROZZI, Silvio. – Nacque a Vicenza il 2 dicembre 1857 da Giordano e da Elisabetta Dal Bianco. Nel paese natale compì i primi studi fino alla conclusione di quelli liceali. [...] Moriani, Vittorio Scialoja e Muzio Pampaloni) apprezzò «il valore della critica del Perozzi, nell’esame delle fonti e nello studio della sulle teorie della comproprietà (1890), in cui la dogmatica dell’istituto tiene saldamente le fila del discorso ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...