PESCI, Ugo
Costanza D'Elia
PESCI, Ugo. – Nacque a Firenze il 22 ottobre 1846 da Vittorio e Carlotta Bartoletti.
La famiglia, di estrazione piccolo-borghese, dopo la rivoluzione del 1848 si avvicinò [...] storica breccia» (G. Spadolini, Autunno del Risorgimento, Firenze 1974, p. 227). Un altro dei grandi reporter trovatosi sul terreno delle operazioni in prossimità dell’artiglieria italiana, fu De Amicis, con il quale Pesci in quei giorni visitò il ...
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GALEANI NAPIONE di Cocconato, Gian Francesco
Orietta Bergo
Nacque a Torino il 1° nov. 1748 nella parrocchia del Carmine, figlio primogenito di Valeriano (Carlo Giuseppe) e di Maddalena de Maistre. Come [...] altre lingue europee, la francese in particolare, di fronte alle quali M. Cesarotti dimostrava minore avversione (e questo sarà terreno di scontro fra il G. e il Cesarotti).
La necessità di una lingua nazionale comune si fece particolarmente urgente ...
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FRANCESCO da Buti (de Buiti, da Butrio)
Francesco Bausi
Figlio di Bartolo, nacque a Pisa, da famiglia originaria del castello di Buti nel contado di quella città, intorno al 1324.
Sebbene nel passato [...] a proseguire lo studio dei testi sacri, attingendone il senso spirituale; ma prospetta anche l'ipotesi che la vicenda terrena di Dante e di Beatrice allegorizzi semplicemente il metodo di lettura delle Scritture: "ad ogni uno che studia la Teologia ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] e Antifonte sofista; il quale ultimo, ben lungi dall'essere un sovvertitore della polis, si poneva anzi sul terreno della città per l'educazione democratica dei cittadini, ed era quindi in quella traiettoria di pensiero pedagogico, politico-pratico ...
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GAROGLIO, Diego
Domenico Proietti
Nacque a Montafia, nell'Astigiano, il 4 genn. 1866 da Luigi, magistrato, e da Ernestina Pugno. Compiuti gli studi superiori, ottenne una borsa di studio per la facoltà [...] di nozze, Firenze 1902, e nella raccolta in onore del padre, La passeggiata del vecchio giudice, Domodossola 1903). Un terreno d'incontro e di conciliazione tra queste due polarità si trova, tuttavia, nell'inquietudine, nell'ansia di una ricerca ...
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MALERBI (Malermi, Manermi), Nicolò
Edoardo Barbieri
Nacque verosimilmente poco dopo il 1420; nulla sappiamo sulle sue origini e sul periodo della formazione e della maturità. Probabilmente "Venetus" [...] sono certi i rapporti fra Lapi e il M., si dovrà immaginare che proprio l'esperienza maturata dal primo fosse il terreno sul quale fiorì il tentativo del M., che adombra forse un più vasto progetto di riversamento in volgare della cultura religiosa ...
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DANIELLO, Bernardino
M. Raffaella De Gramatica
Della famiglia Danielli da Pisa, nacque a Lucca intorno alla fine del '400.
Della famiglia Danielli il Libro di Cancelleria della città di Lucca registra [...] sulla pretesa "inutilità" dell'attività poetica). Frequenta casa Venier.
Intanto la sua attività si è spostata sul terreno delle traduzioni e dei commenti, interpretando il richiamo al classicismo della cultura rinascimentale come un invito a fornire ...
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BAIAMONTI, Giulio
Arturo Cronia
Nacque a Spalato il 24 ag. 1744. Iniziati gli studi nella città natale, passò all'università di Padova, dove si laureò in filosofia e in medicina il 29 genn. 1773 discutendo [...] di Spalato (1790). Sono ragguagli preziosi sulla decadenza dell'economia in Dalmazia dovuta in parte all'improduttività del terreno o a criteri e sistemi primitivi dei suoi abitanti, in parte alla noncuranza della stessa amministrazione veneziana che ...
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GARGANI, Giuseppe Torquato
Fulvio Conti
Figlio di Giuseppe, nacque a Firenze il 12 febbr. 1834 e studiò alla scuola dei padri scolopi di S. Giovannino. Qui, sotto il comune magistero di padre G. Barsottini, [...] coerenza fra le convinzioni maturate in campo letterario e le proprie posizioni politiche. E l'intransigenza sul terreno degli ideali dimostrata anche in questa circostanza (scrisse al governo provvisorio toscano chiedendo la facoltà del voto ...
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BELEGNO, Caterino
Gian Franco Torcellan
Nacque a Venezia l'8 apr. 1632, da Paolo di famiglia patrizia e da Elisabetta Malipiero. Educato secondo le rigide tradizioni cittadine, fu avviato alla carriera [...] modo il periodo della minorità di Carlo II e della reggenza di Anna d'Austria. In Spagna il B. trovò il terreno più favorevole alle sue doti di osservatore attento e di efficace descrittore di ambienti, situazioni e personaggi. Scrisse così, nel 1670 ...
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terreno1
terréno1 agg. [lat. terrēnus, der. di terra «terra»]. – 1. a. Della terra, di questo mondo (in contrapp. a celeste o spirituale): la vita t.; i beni, i desiderî t.; le gioie, le vanità, le aspirazioni t.; Volando al ciel colla t....
terreno2
terréno2 s. m. [lat. terrēnum, neutro sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. Nel sign. più generale, lo strato superficiale della crosta terrestre, per designare il quale si preferisce, in geologia, il termine suolo, mentre il termine...