GRUBER, Karl
Franco VALSECCHI
Uomo politico austriaco, nato il 3 maggio 1909 a Innsbruck. Dedicatosi dapprima agli studî elettrotecnici, entrò come funzionario nell'amministrazione postale. Nel 1936 [...] si laureò in giurisprudenza. Nel periodo del terrorismo nazista precedente all'Anschluss, diresse la sorveglianza del servizio telegrafico e telefonico. Congedato dopo l'annessione, si stabilì a Berlino come impiegato di un'azienda privata: qui, dal ...
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Tattica di guerra, condotta, con specifica conoscenza delle condizioni ambientali, da parte di formazioni di limitata entità, per lo più irregolari, contro le truppe regolari dello stesso Stato o di uno [...] e della consistenza delle azioni. Ciò è avvenuto nel caso della resistenza palestinese nei territori occupati, passata al terrorismo dopo il fallimento della g. nel 1967-1968. Fondamentale è il sostegno della popolazione. Qualora il sostegno attivo ...
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Alamu´t Fortezza della Persia settentrionale, 56 km a NE di Qarwīn, di cui restano solo scarse rovine. Costruita in sito rupestre sin dal sec. 9°, ebbe notorietà nei sec. 12°-13°, come residenza del gran [...] maestro degli Assassini; covo di terrorismo politico-religioso, fu distrutta dai Mongoli alla metà del sec. 13°. ...
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] infatti finito per rendere impensabile la possibilità stessa di una g. generale e per impostare la propria coesistenza su un ‘equilibrio del terrore’.
Tra il 1989 e il 1991, la caduta dei comunismi e dell’URRS ha suscitato l’illusione che il mondo si ...
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Bandito siciliano (Montelepre 1922 - Castelvetrano 1950). Nel 1943 costituì una banda che estese le sue attività nella Sicilia occid., potendo contare sul titolo di copertura di Esercito volontario per [...] l'indipendenza della Sicilia (EVIS) e conducendo un'attività criminosa cui non fu estraneo il terrorismo politico contro i partiti di sinistra (il 1º maggio 1947 compì la strage di Portella della Ginestra) e contro l'esercito. Essendosi convertito ...
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Stato dell’Africa settentrionale, affacciato a N e a E sul Mediterraneo, confinante a SE con la Libia e a O con l’Algeria. È il più orientale e il più piccolo dei tre Stati indicati, talora aggiungendovi [...] controllo dei Francesi. Fra il 1952 e il 1954 il contrasto ridivenne molto aspro e allo sviluppo di un terrorismo nazionalista si contrappose un ‘controterrorismo’ antiarabo di matrice colonialista.
A partire dal 1954, la Francia modificò la propria ...
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Guerre dimenticate
Marina Forti
L’espressione guerre dimenticate si è affermata nel vocabolario politico-giornalistico italiano nei primi anni del 21° sec. e contiene in sé una connotazione polemica: [...] soprattutto in ragione dei 381 miliardi di dollari destinati alle operazioni in Afghānistān, ῾Irāq e altrove nell’ambito della guerra al terrorismo, ma anche per l’aumento del budget militare di base che nel 2007 è stato il più alto dalla fine della ...
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Uomo politico tedesco (Reideburg, Halle, 1927 - Wachtberg-Pech 2016). Avvocato, membro del partito liberaldemocratico tedesco-orientale, si rifugiò nel 1952 nella Repubblica Federale di Germania dove entrò [...] partito liberale. Deputato al Bundestag dal 1965, come ministro degli Interni (1969-74) ha dovuto affrontare il problema del terrorismo. È stato presidente del partito dal 1974 al 1985. Ministro degli Esteri dal 1974 e confermato in tale incarico nel ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] hanno provocato a Madrid circa 200 vittime e migliaia di feriti. Dichiarazioni di Aznar tese a incolpare della tragedia il terrorismo basco si sono ritorte contro il partito popolare e il voto ha visto la vittoria dei socialisti. Il governo di ...
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Organizzazione populista russa («Volontà del popolo») nata nel settembre 1879 dalla scissione della Zemlja i volja (➔) che diede contemporaneamente vita al gruppo denominato Čërnyj peredel («Ripartizione [...] e mobilitazione antizarista nelle campagne già svolta dalla Zemlja i volja, mentre la N. indicò e perseguì il terrorismo quale strumento necessario per l’avvio di una liberalizzazione politica della Russia zarista. A essa risale l’assassinio dello ...
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terrorismo
s. m. [dal fr. terrorisme]. – 1. Nella storiografia, il governo del Terrore in Francia, durante la Rivoluzione; per estens., regime politico, metodo di governo fondato sul terrore. 2. L’uso di violenza illegittima, finalizzata a...
terrore
terróre s. m. [dal lat. terror -oris, der. di terrere «atterrire»]. – 1. a. Sentimento e stato psichico di forte paura o di vivo sgomento, in genere più intenso e di maggiore durata che lo spavento: suscitare, incutere t.; vista, scena,...