Io mi credea del tutto esser partito
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime CXIV) fu inviato da D. a Cino da Pistoia, nominato al v. 2, che rispose per le rime col sonetto Poi ch'i' fu', Dante, dal [...] 4 (ché si conviene ormai altro cammino / a la mia nave più lungi dal lito), li metteva in relazione con le prime terzine del canto II del Paradiso, e ne deduceva che D., quando componeva il sonetto da inviare a Cino, era intento alla composizione del ...
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Ratisbonne, Louis
Felice del Beccaro
Scrittore e giornalista francese (Strasburgo 1827 - Parigi 1900). Studiò nella sua città natale e a Parigi, dove intraprese una carriera amministrativa che abbandonò [...] molta cura e venne eseguita con l'assidua assistenza dell'amico Daniele Manin. Abbastanza fedele all'originale adotta, per le terzine, lo schema AAB CCB. Il Lamartine elogiò con particolare calore la traduzione di R. che ritiene superiore a quella in ...
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Poeta e prelato spagnuolo o ispano-americano. Nacque, secondo la tradizione a Valdepeñas, nella provincia di La Mancha, Spagna, nel 1568. È ammissibile però porre la sua nascita prima del 1568, e forse [...] città di Messico, con un prologo e un epilogo eruditi che indicano nell'autore molta dottrina, non sempre ordinata. i. e terzine dànno m quadro vivo e spiritoso, seppure esagerato, del Messico del primo seicento. El Siglo de Oro (Madrid 1608, ma ...
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Nato a Montrone (Bari) il 31 gennaio 1775, morto a Napoli il 18 febbraio 1846. Avendo attivamente partecipato ai moti liberali del 1799, dovette esulare in Francia e là fu volontario nella cavalleria di [...] le idee napoleoniche, e pieno di fede nell'avvenire d'Italia. Tradusse una quarantina di odi di Orazio, e tutto Giovenale in terzine, assai bene. Migliori dei poemetti (Il Peplo, 1807, in memoria del Savioli, Re Manfredi, 1826) sono le liriche sparse ...
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Francesca da Rimini
Antonio Enzo Quaglio
Matilde Luberti
Figlia di Guido da Polenta il Vecchio, signore di Ravenna, F. (o Franceschina) andò sposa, intorno al 1275-1282, a Gianni Ciotto (" zoppo, sciancato [...] rivolta ai dannati ma a noi stessi, come un invito morale alla compunzione onde evitare quelle colpe, e commentando la più famosa terzina (vv. 100-102) con una lunga chiosa sulla " materia d'amore ", estratta dal commento di Dino del Garbo a Donna me ...
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Cavalcanti, Guido
Mario Marti
L'amicizia fra D. e il C. (Firenze 1255 circa - 1300) risale all'epoca in cui D. compose e inviò ai più famosi trovatori del tempo il sonetto A ciascun'alma presa e gentil [...] del C. presenta motivi d'interesse non tanto nelle terzine, ove si propone una blanda e rapida spiegazione della in quell'impresa sovrumana. E il poeta gli risponde con la tormentatissima terzina: Da me stesso non vegno; / colui ch'attende là, per ...
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Grecia
Adolfo Cecilia
Pier Vincenzo Mengaldo
Mario Vitti
Nome dato alla parte più strettamente peninsulare della penisola balcanica; oggi, comunque, comprensivo di tutto lo Stato greco. I Greci antichi [...] a tante traduzioni in lingua dotta dev'essere venuto spontaneo al poeta Lorenzo Mavilis (1860-1912) di cimentarsi nella traduzione, in terzine, di pochissimi versi (If I 1-7 e Pd I 1-9), come a verificare le possibilità della lingua volgare. Tali ...
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Mezzani, Menghino (meno esatte le forme da Mezzano, de Mezano, Meçanus; errate Michinus, Mengino)
Augusto Campana
Notaio e rimatore ravennate, vissuto tra il 1295 c. e il 1375-76, ammiratore di D. e [...] ., 18 giugno 1324); C. Del Balzo, Poesie di mille autori intorno a D.A., I, Roma 1890, 269-273 (epitafio); II, 1890, 543-560 (terzine); C. Salutati, Epistolario, a c. di F. Novati, I, Roma 1890, 54-55; III, ibid. 1896, 371-375, 382-388, e cfr. " Bull ...
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serventese
Ignazio Baldelli
1. Il s. provenzale tratta di poesia d'ispirazione politica, didascalica, guerresca, satirica, religiosa, di solito nel tono dell'invettiva: perfino il s. di Peire Cardinal [...] sulle sessanta più belle donne di Firenze sia stato un serventese caudato (sui rapporti fra lo schema del s. e la terzina dantesca, v. TERZINA): E presi li nomi di sessanta le più belle donne de la cittade ove la mia donna fue posta da l'altissimo ...
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Marchetti, Giovanni
Cesare Federico Goffis
Diplomatico marchigiano (Senigallia 1790 - Bologna 1852), fu dal 1811 presso l'ambasciata del regno d'Italia a Parigi.
Tornato nel 1815 a Bologna, aspirò a [...] nella stampa al solo P. Costa, ebbe grande diffusione. Celebre fu la cantata Una notte di D. (4 canti in terzine), pubblicata nel 1838.
Tratta del soggiorno leggendario di D. al monastero di Fonte Avellana, dove s'immagina che il poeta ascolti ...
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terzina
s. f. [der. di terzo]. – 1. Strofa di 3 versi: una t. di settenarî; le due t. del sonetto. Come metro a sé (terzine o terza rima), è composta di 3 endecasillabi, di cui il 1° rima col 3°, mentre il 2° dà la rima al 1° e al 3° della...
terzino1
terzino1 agg. [der. di terzo]. – Figura t., nel linguaggio della storia e della critica dell’arte, figura rappresentata (nella pittura o nella scultura) in grandezza che è un terzo del naturale.