Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] ideatore di sistemi di notazione di tutti i tempi" (Boyer 1991, p. 442).
Il terzo periodo di Tropfke corrisponde all'elaborazione di quello che è stato chiamato 'linguaggio artificiale'. Nella forma assunta in Europa, questa nozione, sia dal punto di ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] di cui vogliamo parlare. Un predicato a un argomento è uno stato, attività o identità che attribuiamo a un'unica entità (per esempio sviluppo lessicale e grammaticale durante il secondo e il terzo anno di vita? Queste componenti sono dissociabili, e ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] indicava la quantità delle unità prese in considerazione; in terzo luogo, i sigilli erano il segno di riconoscimento di di Elamiti a est e di Hurriti a nord. Sono stati però soprattutto gli scavi condotti da archeologi italiani nella città siriana ...
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GHERARDO (Gerardo) da Cremona
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Nacque nel 1114, presumibilmente a Cremona. La data di nascita si ricava dal brano di una breve biografia che sarebbe stata redatta da alcuni suoi socii (colleghi e [...] sulla malattia. Il trattato nella traduzione latina di G. è stato pubblicato all'interno degli Opera medica omnia di Arnaldo di Villanova, di Ahmad ibn Yūsuf (morto nel 942 circa) al terzo e al quinto libro degli Elementa sono ricordate dai socii ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] riferisce a un’opposizione, molto sensibile in latino, tra due terze persone: una generica e una coreferente con il soggetto (o l se + forma flessa del verbo:
(43) it. il bicchiere è stato rotto ~ spagn. se rumpió el vaso.
Il francese adopera in un ...
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Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] ordinaria. I livelli funzionali a cui si pongono le lingue o varietà di lingua in un repertorio sono stati aumentati, introducendo un terzo gradino, M (middle): si parla quindi di triglossia (esempio: il Marocco, con arabo classico H, francese M e ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] ➔ clitici) o, al passato, dalla costruzione passiva con verbo alla terza persona singolare, senza soggetto esplicito (24):
(23) si dice / si pensa che sia molto malato
(24) è stato detto che è improvvisamente impazzito
(c) L’agente plurimo inclusivo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] simpatico, non me lo immaginavo cosi, e dal primo momento è stato molto simpatico ed è molto buono e mi sono subito affezzionato ( o la madre, Franco, ecc. − comunque un soggetto di terza persona] osasse dirle che non poteva più restare in quella casa ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] vengano compresi; l’entrata in vigore, cioè la produzione di uno stato di cose convenzionale; la sollecitazione di una risposta o seguito, cioè riconoscente alla seconda e assentì anche al mio terzo proposito, sempre sorridendo (Svevo 1988: 179-180 ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] ., venez. e milan. ant. eo e tu) a un sistema moderno in cui queste sono state sostituite dalle forme oblique mi < mī e ti (analogico su mi); parimenti, per la terza persona, agli antichi el(o), ela sono per lo più sottentrati lui e lei.
Un’altra ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe 3°; in numeri romani III): il mio t....
terzo genitore
loc. s.le m. Chi si assume il compito di curare la crescita e l’educazione di un figlio che non ha generato. ◆ Nel vocabolario degli affetti un nome ancora non ce l’hanno. Da un punto di vista concreto si definiscono il «marito...