Genere (Mycobacterium) di Batteri Actinomiceti aerobi, immobili, di forma bastoncellare, generalmente lunghi da 2 a 4 μm; alcune specie producono forme filamentose lunghe fino a 10-15 μm. Presentano tutti [...] (Mycobacterium chelonae, Mycobacterium fortuitum), isolati nei paesi del Mediterraneo, provocano infezioni localizzate alla cute e al tessuto sottocutaneo, dovute a immissione di sostanze estranee, quali il silicone, o alla presenza di cateteri ...
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PROSTAGLANDINE
Paolo Schlechter
(App. IV, III, p. 75)
Le p. (P o PG) costituiscono un gruppo di sostanze che si caratterizza per un'azione regolatrice su alcune funzioni metaboliche cellulari correlate [...] alla somministrazione dall'esterno, in vivo o in vitro, delle p. in esame oppure in seguito al loro dosaggio in tessuti e/o organi alterati. La trasposizione dei risultati alle condizioni normali può esser accettata per numerosi motivi di ordine ...
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Elettrofisiologia
HHarry Grundfrst
di Harry Grundfrst
SOMMARIO: 1. Introduzione. □ 2. Profilo storico: a) il concetto di elettricità animale; b) teorie di Bernstein sulla funzione della membrana; c) [...] concluse che il nervo o il muscolo generavano impulsi i quali facevano sì che l'elettrodo che si trovava su un tessuto intatto divenisse negativo rispetto allo stato di riposo e che gli stessi impulsi viaggiavano nel nervo dal punto di stimolazione ...
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L'espansione degl'interessi della f. agli aspetti sia conoscitivi sia applicativi dell'azione dei farmaci ha comportato lo sviluppo di distinti settori di studio con metodologie e tecniche d'indagine loro [...] stati individuati in colture di fibroblasti e, attendibilmente, in alcune aree del cervello; recettori per l'insulina nel tessuto adiposo. Un recettore degli oppiacei è stato isolato dal cervello del topo, sotto forma di un proteolipide che dimostra ...
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L'Ottocento: biologia. Fisiologia e medicina sperimentale
Frederic L. Holmes
Fisiologia e medicina sperimentale
Nel corso dell'Ottocento la fisiologia divenne una solida disciplina a base sperimentale: [...] per una notte e poi lavandolo di nuovo, Bernard dimostrò che lo zucchero derivava da una sostanza insolubile contenuta nel tessuto epatico. Egli isolò poi questa sostanza nel 1857 e la denominò glicogeno dimostrando che era simile all'amido.
Nel 1852 ...
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alcaptonuria
Luisa Castagnoli
Malattia ereditaria che ha effetti sul catabolismo degli amminoacidi aromatici fenilalanina e tirosina. Questi amminoacidi, introdotti con il cibo, sono degradati a opera [...] altre parti del corpo dove causa ocronosi, ossia depositi color ocra che donano un aspetto bruno-azzurro al tessuto connettivo (ossa, cartilagine e pelle). Questi depositi modificano la struttura della cartilagine rendendola friabile, possono causare ...
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(App. V, i, p. 384)
Le b., intese nel significato più ampio e moderno del termine, possono essere definite come le tecnologie che utilizzano organismi viventi o loro componenti subcellulari, al fine di [...] del Roslin Institute di Edimburgo hanno ottenuto una pecora 'clone', derivata a partire da una singola cellula somatica (tessuto mammario), prelevata da una pecora adulta, il cui nucleo è stato trasferito in una cellula uovo denucleata, impiantata ...
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Genoma
Andrea Ballabio
Sandro Banfi
Il g. costituisce l'insieme delle informazioni genetiche e il materiale ereditario propri di un organismo. È contenuto nel DNA o, per alcuni virus, nell'RNA. A partire [...] es., i geni che partecipano alla funzione visiva sono attivi solamente nelle cellule della retina). Pertanto sapere dove (in quale tessuto) e quando (in quale fase o dello sviluppo embrionale o della vita postnatale) un certo gene è attivo può dare ...
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Fibra
Anna Maria Paolucci
Con il termine fibra si designano elementi di tessuti animali o vegetali caratterizzati da forma allungata, hanno natura per lo più filamentosa e sono dotati di particolari [...] ma risiedono fuori dalle cellule (per es., le fibre collagene e le altre fibre del tessuto connettivo; v. cap. Cellule e tessuti). Nella scienza della nutrizione, l'espressione fibra alimentare indica il materiale non digeribile, prevalentemente di ...
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morfogeno
Sostanza in grado di influenzare una certa regione dell’embrione e di fornire le istruzioni necessarie per la genesi delle forme. Si ritiene che siano i gradienti del morfogeno a fornire alle [...] , a cominciare da un centro di partenza del segnale, e possono dirigere l’organizzazione della specializzazione cellulare nel tessuto circostante; (c) interazioni tra cellule a breve distanza, che possono creare un mosaico dettagliato di cellule in ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e cioè intrecciando un filo con sé stesso...
tessere
tèssere v. tr. [lat. tĕxĕre] (pass. rem. tesséi, tessésti, ecc.). – 1. Intrecciare al telaio i fili della trama con quelli dell’ordito, per fare una tela o altro tessuto: t. la tela, la canapa, il lino; t. una tovaglia, una coperta;...