vettore virale
Vettore usato in terapia genica per il trasferimento degli acidi nucleici con funzione terapeutica. I vettori virali più utilizzati sono quelli basati sui retrovirus murini e aviari, sull’adenovirus [...] i vettori retrovirali è quello di ottenere livelli di espressione del gene terapeutico elevati, persistenti e, possibilmente, tessuto-specifici. Più della metà delle sperimentazioni cliniche oggi in corso utilizza vettori retrovirali, in genere sotto ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] la propria reazione con velocità e affinità per il substrato differenti a seconda delle diverse esigenze metaboliche del tessuto al quale appartengono. La regolazione del m. basata sulle modificazioni covalenti degli enzimi è un tipo di controllo ...
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Genetica
Raffaella Elli
(XVI, p. 509; App. II, i, p. 1022; III, i, p. 716; IV, ii, p. 7; V, ii, p. 372)
Le tecniche veloci e sensibili sviluppatesi a partire dalla metà degli anni Settanta, che complessivamente [...] frequenti, si trovano all'estremità 5´ dei geni. Nei geni housekeeping le isole GpC non sono mai metilate. Nei geni tessuto-specifici la metilazione varia con l'attività del gene: le isole GpC davanti ai geni attivi sono ipometilate, mentre quelle ...
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PRIONE
Claudio Massenti
Acronimo sostantivato (dall'inglese Proteinaceus Infective One, unità o particella) coniato da S.B. Prusiner, nel 1982 circa, con riferimento alla particella che egli stesso [...] a polimerizzarsi e, pur non conoscendosene il significato funzionale, si tende a considerarla un normale costituente del tessuto nervoso, ciò che spiegherebbe la sua mancata tendenza a produrre anticorpi. Nettamente diverso è il comportamento della ...
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IMMUNITA'
Gino Doria
. Medicina (XVIII, p. 893; App. II, 11, p. 8; III, 1, p. 844). - Durante gli ultimi vent'anni, l'immunologia ha molto beneficiato dell'esplosivo sviluppo della biologia molecolare, [...] i tipi di linfociti sono circolanti nel sangue e nella linfa, ma la loro distribuzione anatomica è diversa nei vari tessuti linfatici (tab. 2).
I linfociti B stimolati dall'antigene e le plasmacellule da essi derivati producono anticorpi. I linfociti ...
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Calcio
Anna Maria Paolucci
Il calcio è un elemento chimico (simbolo Ca), appartenente al gruppo dei metalli alcalino-terrosi, esistente in natura soltanto allo stato combinato, soprattutto come carbonato, [...] densità, che si accentua notevolmente nelle donne nel periodo della menopausa, per poi rallentare. Negli uomini, le perdite di tessuto osseo sono più lente, perché più lento è il declino del livello di ormoni sessuali. Infatti, nonostante il calcio ...
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adrenalina
Stefania Azzolini
Ormone della famiglia delle catecolammine, ossia ammine attive contenenti un gruppo catecolico formato da un anello benzenico con due gruppi ossidrilici adiacenti. Nota [...] dell’organismo a situazioni che inducono stress e paura o quelle in cui un esercizio fisico particolarmente intenso richiede ai tessuti un aumento del consumo di glucosio e acidi grassi. Svolge il suo ruolo di ormone o neurotrasmettitore, legandosi a ...
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imprinting genètico (o genomico) Forma di eredità epigenetica nella quale, durante la formazione dei gameti, viene modificato il livello di espressione di un gene o di un cromosoma.
Caratteri generali
Le [...] alla presenza di due corredi cromosomici paterni, senza contributo materno; i teratomi ovarici, tumori benigni che contengono tessuti ben differenziati e derivano da cellule che presentano solo cromosomi materni.
Numerose evidenze dimostrano che l ...
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Biologia
In embriologia, l’insieme dei processi che portano al differenziamento dei tessuti e degli organi a partire da elementi indifferenziati; negli animali avviene dopo la gastrulazione.
Movimenti [...] diffusibili, che funzionano a distanza, da un centro di partenza dirigono l’organizzazione della specializzazione cellulare nel tessuto circostante; interazioni tra cellule a breve distanza, che possono creare un mosaico dettagliato di cellule in ...
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QUAGLIARIELLO, Gaetano
Chimico fisiologo, nato a Salerno il 19 dicembre 1883. Laureatosi in medicina a Napoli nel 1908, assistente e aiuto nell'Istituto di fisiologia, vi conseguì la libera docenza nel [...] contrazione muscolare; la prima dimostrazione che la metemoglobina contiene metà dell'ossigeno dell'ossiemoglobina; la dimostrazione nel tessuto adiposo di una lipasi che scinde i trigliceridi degli acidi grassi superiori e di una deidrogenasi atta a ...
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tessuto
s. m. [part. pass. di tessere]. – 1. Manufatto costituito da un insieme di fili, ricavati da fibre tessili, intrecciati fra loro mediante l’opera di tessitura secondo un determinato ordine, e cioè intrecciando un filo con sé stesso...
tessere
tèssere v. tr. [lat. tĕxĕre] (pass. rem. tesséi, tessésti, ecc.). – 1. Intrecciare al telaio i fili della trama con quelli dell’ordito, per fare una tela o altro tessuto: t. la tela, la canapa, il lino; t. una tovaglia, una coperta;...